«I have a dream» («Io ho un sogno») è il titolo del discorso tenuto da Martin Luther King il 28 agosto del 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili: in esso esprimeva la speranza che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi. Anch’io ho avuto dei sogni con l’Africa da quanto mi sono arrivato in Nigeria nel 2005. Vedevo un bosco, una foresta che incuteva timore e preoccupazione, ma sognavo con un giardino! Vedevo dei seminaristi spauriti e fragili, sognando di vederli un giorno forti e maturi religiosi dell’Ordine della Madre di Dio. Vedevo bambini che cercavano qualcuno che volesse aprire il cammino della vita, dandogli educazione e futuro, sognando di offrire una scuola, una casa di affetto e di rispetto. Mi sono svegliato ed era realtà.
Si, ieri, mi sono svegliato e ho visto tutto quello che il sogno aveva di concreto. Ieri era il giorno di san Giovanni Leonardi, il 9 ottobre. Mi sono svegliato nel nostro seminario intitolando al santo in Nigeria e ho potuto lodare il Signore in un bellissimo giardino che fino a pochi anni fa era la foresta. Poi sono andato a Amakoia, un villaggio poco distante, dove anche i primi seminaristi dell’Ordine avevano una casa d’affitto, sono stato ricevuto da centinaia di bambini nella scuola “St. Leonardi Nursey & Primary School” che l’Ordine della Madre di Dio ha costruito con l’appoggio della Conferenza Episcopale Italiana, con l’aiuto della EsseGiElle. È stato fantastico vedere quei volti piccoli e occhi grandi che sprizzavano gioia. Lì, con il visitatore P. Lourdu, abbiamo fatto la prima Vista Canonica alla casa dell’assunta inaugurata il 15 agosto del 2014. Li c’erano due religiosi sacerdoti, un professo semplice, sette postulanti. Era una bella comunità.
Sono ritornato al seminario di San Giovanni Leonardi e il giorno dopo, il 10 ottobre, ho visto religiosi giovani e forti che hanno detto “Si” a Cristo con la Professione Solenne. Erano Eneji Emmanuel ed Ajogo Michael che si sono consacrati a Dio seguendo l’esempio del loro fondatori. È stata una mattina indimenticabile. Piena di colori, di canti, di danze per dire a tutto il mondo che il sogno è realtà.
P. Francesco Petrillo