9 OTTOBRE
SAN GIOVANNI LEONARDI
Sacerdote, fondatore dei Chierici Regolari della Madre di Dio
(1541-1609)
Memoria facoltativa
LETTURE: Cor 4,1-5; Sal Cor 4,1-5; Lc 10,1-9
Giovanni nacque a Diecimo di Borgo a Mozzano, presso Lucca, nel 1541. Era il settimo figlio di Giacomo Leonardi e Giovanna Lippi, una famiglia di buone condizioni economiche. Da giovane si trasferì a Lucca per diventare farmacista.
A Lucca Giovanni non si lasciò distrarre dalla vita mondana, ma, guidato dal domenicano padre Bernardini, costituì una associazione di giovani in cui si praticavano la preghiera in comune e l'assistenza ai poveri e ai pellegrini. Chiese di entrare nell'ordine francescano, ma la sua richiesta non venne accolta. Aiutato nella sua ricerca vocazionale da padre Bernardini, a 25 anni Giovanni lasciò gli studi di farmacia e si dedicò agli studi ecclesiastici.
Giovanni venne ordinato sacerdote e celebrò la sua prima messa il giorno dell'Epifania del 1571. Gli fu affidata la chiesa di S. Giovanni della Magione. Qui fondò una scuola per l'insegnamento della religione cattolica che ebbe da subito molti consensi.
Nel 1574 presso la chiesa di S. Maria della Rosa Giovanni fondò con alcuni amici la Congregazione dei Preti Riformati, approvata nel 1595 da Clemente VIII. Giovanni, tuttavia, incontrò l'ostilità e il sospetto di molti concittadini che lo ritenevano un inviato dell'Inquisizione. Decise per questo di trasferirsi a Roma. A Roma strinse amicizia con il card. Baronio, San Filippo Neri e san Giuseppe Calasanzio.
Nel 1614 la Congregazione dei Preti Riformati assunse il nome di Congregazione dei Chierici regolari della Madre di Dio. Il seminario della Propaganda Fide, fondato da san Giovanni Leonardi e dallo spagnolo Vives nel 1603, venne trasformato da Urbano VIII nel 1627 in Collegium Urbanum de Propaganda Fide e assunse un posto di primissimo piano nell'impegno missionario della chiesa universale.
Giovanni Leonardi fu beatificato nel 1861 e venne dichiarato santo il 17 aprile 1938. Il suo corpo riposa nel santuario romano di Santa Maria in Portico in Campitelli.
Criteri di autentico rinnovamento
Dalle «Lettere a papa Paolo V» di san Giovanni Leonardi, sacerdote
(Lett. per la riforma universale della Chiesa; archivio dell'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio).
E' necessario che coloro che aspirano alla riforma dei costumi degli uomini cerchino specialmente, e per prima cosa, la gloria di Dio e da lui, dal quale procede ogni bene, aspettino e insieme sperino l'aiuto per un compito così vantaggioso e difficile. Si presentino agli sguardi di quanti essi vogliono riformare come specchi di ogni virtù e come lucerne poste sul candelabro. Risplendano davanti a tutti quelli che si trovano nella casa di Dio per l'integrità della vita e l'eccellenza dei costumi. Così, più che costringere, attireranno dolcemente alla riforma, perché, secondo gli insegnamenti del Concilio Tridentino, non si può esigere dal corpo quello che non si trova già nel capo. Far diversamente significa sconvolgere il giusto procedimento e l'ordine di tutta la famiglia del Signore.
Chi vuole operare una seria riforma religiosa e morale deve fare anzitutto, come un buon medico, un'attenta diagnosi dei mali che travagliano la Chiesa per poter così essere in grado di prescrivere per ciascuno di essi il rimedio più appropriato.
Il rinnovamento della Chiesa deve verificarsi parimenti nei primi e negli ultimi, nei capi e nei dipendenti, in alto e in basso. Deve cominciare da chi comanda ed estendersi ai sudditi.
Bisognerebbe che cardinali, patriarchi, arcivescovi, vescovi e parroci, ai quali é demandata direttamente la cura delle anime, fossero tali da dare il migliore affidamento per il governo del gregge del Signore. Ma scendiamo anche dai primi agli ultimi, cioè dai grandi ai piccoli, perché questi non devono essere trascurati da chi si preoccupa di elevare il livello della vita cristiana. E' ben giusto che non si debba lasciare nulla di intentato perché i fanciulli, fin dai primi anni, siano educati nella purezza della fede cristiana e nei santi costumi. Nulla é più urgente e indispensabile dell'insegnamento della dottrina cristiana. L'istruzione dei fanciulli va affidata solo a persone buone e timorate di Dio.
Questo, beatissimo Padre, è ciò che al presente il Signore mi ha suggerito su un problema di tanta importanza. Si tratta certo di cose non facili, ma se si confrontiamo con la posta in gioco, nessuno sforzo sarà considerato eccessivo. Grandi mete del resto si raggiungono con mezzi grandi e, d'altro canto, grandi imprese si addicono ad anime grandi.
MESSALE
Antifona d'Ingresso Lc 4,18
Lo Spirito del Signore è sopra di me
Per questo mi ha consacrato con l’unzione,
mi ha mandato a recare il lieto annunzio ai poveri
a curare le piaghe dei cuori affranti
Colletta
O Dio fonte di ogni bene,
che hai ispirato al sacerdote san Giovanni Leonardi
il vivo desiderio di portare a tutti i popoli il tuo Vangelo,
fa’ che per sua intercessione
si diffonda sempre e in ogni luogo la vera fede di Cristo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Isaia 61,1-3
Il Signore mi ha mandato ha portare il lieto annunzio ai poveri
Dal libro del profeta Isaia
Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti, per allietare gli afflitti di Sion.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 95
Cantiamo al Signore: è lui che ci salva
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza;
in mezzo ai popoli narrate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Dite tra i popoli: «il Signore regna!».
Sorregge il mondo perché non vacilli;
giudica le nazioni con rettitudine.
Seconda Lettura 1 Cor 4,1-5
Ministri di Cristo è amministratori dei misteri di Dio
Dalla prima Lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, quanto si richiede negli amministratori è che ognuno risulti fedele. A me però, poco importa di venir giudicato da voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso, perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
Canto al Vangelo Cfr. Mt 10,5.9
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è in mezzo a voi, dice il Signore;
portate il messaggio di pace a tutti gli uomini.
Alleluia.
† Vangelo Lc 10,1-9
La messe è molta, ma gli operai sono pochi
Dal vangelo secondo Luca
Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.
Sulle Offerte
Accogli Signore, i nostri doni
Nel ricordo di san Giovanni Leonardi,
e fa’ che il sacrificio eucaristico
che proclama la tua gloria
ci ottenga la salvezza eterna.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione Mt 28,20
«Ecco, io sono con voi tutti i giorni
Sino alla fine del mondo», dice il Signore.
Dopo la Comunione
O Dio, nostro Padre,
che ci hai nutriti con il pane della vita,
fa’ che seguendo l’esempio di san Giovanni Leonardi
ti onoriamo con fedele servizio
e ci prodighiamo con carità instancabile
per il bene dei fratelli.
Per Cristo nostro Signore