Alle due di notte nella seconda domenica di Avvento, il Buon Pastore ha accolto fra le sue braccia P. Mauro Giacometti sacerdote religioso dell’Ordine della Madre di Dio, nato a Napoli il 12 maggio 1940 e ordinato presbitero a Santa Maria in Campitelli il 18 dicembre 1965. Attualmente Rettore di Villa Mater Dei a Lariano (RM). Le esequie sono state celebrate nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria intemerata martedì 6 dicembre. Durante l’omelia il Vescovo di Velletri-Segni Mons. Vincenzo Apicella, ha ricordato che la numerosa presenza di fedeli e confratelli, è il riconoscimento dell’affetto che lega ciascuno a Padre Mauro, il quale si è distinto per la sua semplicità e generosità. La sua, ha proseguito il vescovo, è stata una “testimonianza alla portata di tutti, egli realizza la parola ascoltata nel Vangelo, figura del Pastore che va in cerca delle pecore”. Quanti ha segnato di umanità, di amicizia e di amore, costituiscono “il corteo che oggi lo accompagna davanti al Signore”. D’altro canto, “le nostre lacrime sono un legame di amore, ma occorre avere attenzione a versarle alla luce del mistero che celebriamo”. Così, ogni qualvolta il mistero della morte colpisce una persona cara, ci viene spontaneo dire “povero!”. “Poveri noi!” poveri nella nostra fede, ha aggiunto Mons. Apicella, “se non entriamo in sintonia con il distacco della morte apparentemente insormontabile”. P. Mauro ha vissuto il tempo della malattia con grande consapevolezza sicuro del fatto che tale “abbandono lo portava nelle braccia del Buon Pastore”. Strana la malattia, ci accompagna fino alla morte “e poi muore lei per prima”. P. Mauro è stato sacerdote fedele alla Parola e ai Sacramenti li ha dispensati con generosità e costanza per ben quarantasette anni, ora è accolto dal Pastore che porta in sé il premio. “Beato P. Mauro che ricevi oggi quanto hai seminato!”. Al termine della liturgia il saluto ed il commiato del Reverendissimo P. Generale P. Francesco Petrillo che ha portato ai familiari l’affetto di tutto l’Ordine. P. Mauro è stato accompagnato dai confratelli con il segno della candela pasquale al canto mariano del Sub tuum praesidium.
6 dicembre 2011