CRISTO E LA LOGICA DI ROVESCIO
Un Grido di Aiuto
Un fratello è un dono, il prossimo è un Tessore. Siano fratelli che prossimi sono preziosi e vanno accolti e riconosciuti.
Gesù di San Matteo dice:
Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano … Mtt 18: 15-20
“Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui ..”. Carissimi, secondo la logica umana, chi ha commesso colpa contro il suo fratello è colpevole, quindi tocca a lui andare da suo fratello a chiedere perdono. Ma Gesù di San Matteo pensa diversamente, colui che è stato offeso dovrà cercare il volto del suo fratello, lo deve cercare come quell’uomo che ha lasciato le sue novantanove pecore sui monti in cerca di una sua pecore perduta perché è preziosa e ha bisogno di essere aiutata.
Gesù non s’è fermato a chiederci di cercare un fratello perduto, ma ci dice di fare questo con perseveranza e aiuto degli altri e della comunità dei fedeli, “va’ e ammoniscilo fra te e lui solo, … prendi ancora con te una o due persone, … dillo alla comunità. E’ ancora difficile per noi a fare primo passo verso un fratello in difficoltà, il secondo tentativo non è pensabile mentre la terza via ci sembra impossibile, ma tutto è la via verso l’unità, verso la pace e verso l’amore.
La logica di rovescio di Cristo è semplice da capire per chi ama pace, per un vero cristiano che segue le orme del maestro, colui che sulla croce ha pregato per coloro che egli hanno offeso. Un fratello colpevole e uno in difficoltà, un fratello che offende il suo confratello è debole, stanco e sfinito, non vede più bene, si trova in pozzo e non può aiutarsi, ha bisogno di essere aiutato per uscire da quel pozzo, ha bisogno di una mano che gli guidi per è cieco, ecco perché Gesù dice oggi che colui che è stato offeso da un fratello ha il compito di cercare il suo fratello, di dargli la possibilità di vedere ancore, di estendergli una mano di aiuto.
La logica di Cristo è la logica di aiuta, aiuto alle persone sotto il potere di peccato, aiuto alle persone che si sono lasciati vincere dai meccanismi di odio, guerre, conflitto, divisione, lotta del potere e dell’esclusione dei prossimi. Un fratello non va battuto ma aiutato e amato ecco perché S. Paolo nella seconda lettura di questa Domenica dice: Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge (Rm 13,8-10), siamo custodi dei nostri fratelli nella stessa maniera in cui il Signore ha posto Ezechiele come sentinella per la casa d’Israele (Ez 33,1.7-9).
Signore aiutaci a vedere il tuo volto nel volto del fratello e imparare apprezzare il dono chi ci fai tutti i giorni attraverso i nostri fratelli.
P. Kenneth Ani
Un Grido di Aiuto
Un fratello è un dono, il prossimo è un Tessore. Siano fratelli che prossimi sono preziosi e vanno accolti e riconosciuti.
Gesù di San Matteo dice:
Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano … Mtt 18: 15-20
“Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui ..”. Carissimi, secondo la logica umana, chi ha commesso colpa contro il suo fratello è colpevole, quindi tocca a lui andare da suo fratello a chiedere perdono. Ma Gesù di San Matteo pensa diversamente, colui che è stato offeso dovrà cercare il volto del suo fratello, lo deve cercare come quell’uomo che ha lasciato le sue novantanove pecore sui monti in cerca di una sua pecore perduta perché è preziosa e ha bisogno di essere aiutata.
Gesù non s’è fermato a chiederci di cercare un fratello perduto, ma ci dice di fare questo con perseveranza e aiuto degli altri e della comunità dei fedeli, “va’ e ammoniscilo fra te e lui solo, … prendi ancora con te una o due persone, … dillo alla comunità. E’ ancora difficile per noi a fare primo passo verso un fratello in difficoltà, il secondo tentativo non è pensabile mentre la terza via ci sembra impossibile, ma tutto è la via verso l’unità, verso la pace e verso l’amore.
La logica di rovescio di Cristo è semplice da capire per chi ama pace, per un vero cristiano che segue le orme del maestro, colui che sulla croce ha pregato per coloro che egli hanno offeso. Un fratello colpevole e uno in difficoltà, un fratello che offende il suo confratello è debole, stanco e sfinito, non vede più bene, si trova in pozzo e non può aiutarsi, ha bisogno di essere aiutato per uscire da quel pozzo, ha bisogno di una mano che gli guidi per è cieco, ecco perché Gesù dice oggi che colui che è stato offeso da un fratello ha il compito di cercare il suo fratello, di dargli la possibilità di vedere ancore, di estendergli una mano di aiuto.
La logica di Cristo è la logica di aiuta, aiuto alle persone sotto il potere di peccato, aiuto alle persone che si sono lasciati vincere dai meccanismi di odio, guerre, conflitto, divisione, lotta del potere e dell’esclusione dei prossimi. Un fratello non va battuto ma aiutato e amato ecco perché S. Paolo nella seconda lettura di questa Domenica dice: Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge (Rm 13,8-10), siamo custodi dei nostri fratelli nella stessa maniera in cui il Signore ha posto Ezechiele come sentinella per la casa d’Israele (Ez 33,1.7-9).
Signore aiutaci a vedere il tuo volto nel volto del fratello e imparare apprezzare il dono chi ci fai tutti i giorni attraverso i nostri fratelli.
P. Kenneth Ani