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Venerdì, 19 Agosto 2011 17:21

Il Cardinale Sodano celebra i funerali di P. Lucio Migliaccio

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190811Lunedì 15 agosto presso l’Ospedale Fatebenefratelli di Roma compiva la sua Pasqua P. Lucio Migliaccio già Rettore Generale dell’Ordine della Madre di Dio. Nelle parole pronunziate dal Cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, durante la messa esequiale celebrata mercoledì 17 agosto a Roma nella chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli. Al rito funebre ha partecipato il cardinale Paolo Sardi, Patrono del Sovrano militare ordine di Malta, di cui P. Lucio era cappellano. Con P. Francesco Petrillo, rettore generale dei Chierici regolari della Madre di Dio, erano presenti numerosi sacerdoti di Napoli (città natale del defunto) e di Roma. La salma di Padre Lucio Migliaccio è stata tumulata nel cimitero romano del Verano, nella cappella dell’Ordine. Così il Cardinale Angelo Sodano ha voluto ricordare P. Lucio Migliaccio nell’omelia: “Nelle prime ore della festa di Maria Assunta in cielo, il padre Lucio Migliaccio chiudeva i suoi occhi a questo  mondo e li apriva alla luce dell’eternità. Terminava così una lunga esistenza di ben novantatrè anni di vita e di settanta anni di sacerdozio, vissuti intensamente al servizio della Chiesa. In realtà egli iniziò il suo sacerdozio nel 1941 in un periodo tragico della storia dell’umanità e obbedendo alla consegna data ai cattolici dal Papa Pio XII ‘Non lamento ma azione’. Visse il suo sacerdozio come servizio alla Chiesa e al mondo, soprattutto ai sofferenti di ogni genere. Memorabile è stata pure l’assistenza a molti ebrei raccolti da lui nella casa del suo Ordine in piazza di Campitelli, nel cuore di Roma. Terminata la guerra, prestò generosamente la sua opera per un  rinnovamento spirituale dell’Italia, come animatore dell’Azione Cattolica  e dei Comitati Civici e come promotore di numerose opere di solidarietà sociale. Lo ricordano pure con gratitudine numerosi alunni del liceo classico Virgilio di Roma, ove pure, per essere vicino ai giovani volle insegnare religione per ben ventidue anni. Il Papa Pio XII ebbe per lui una particolare predilezione, insieme a quella che riservo a quella generazione alla   di uomini che contribuirono alla ricostruzione morale e materiale di Roma e dell’Italia nei difficili anni del dopoguerra. Proverbiale fu poi la devozione che il Padre Migliaccio manifestò verso i successivi Sommi Pontefici che venerava con profonda intensità. L’eucaristia che celebriamo non è solo una messa di suffragio, secondo la tradizione della Chiesa, ma è anche una messa di ringraziamento per il dono che il Signore ha fatto alla sua Chiesa con la vita e le opere di questo suo sacerdote buono e generoso. L’Ordine della Madre di Dio poi, che ebbe il padre Lucio come superiore generale per ben dodici anni, lo ricorda come una guida sicura, nel solco della spiritualità apostolica del fondatore, san Giovanni Leonardi che alla fine del 1500 e all’inizio del 1600, insieme a san Filippo Neri, si dedicò generosamente al rinnovamento spirituale dell’Urbe”. (© Osservatore Romano, 19 agosto 2011)
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