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Lunedì, 08 Agosto 2011 17:50

Padre Paolo Fredella nella Pasqua di Cristo

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080811Giovedì 4 agosto P. Paolo Fredella ha detto il suo definitivo eccomi al Signore circondato dall’affetto del P. Generale, dei religiosi dell’Ordine e da numerosi fedeli della comunità parrocchiale di San Giovanni Leonardi a Torre Maura e delle diverse comunità dove P. Paolo ha prestato un instancabile servizio presbiterale. I funerali si sono svolti sabato 6 agosto festa della Trasfigurazione del Signore. Durante la celebrazione eucaristica presieduta da P. Rosario Piazzolla Vicario Generale dell’Ordine, è stato rilevato il dono carismatico e la luminosa figura di P. Paolo che riflette il volto di Cristo  Maestro e  Pastore. Così, P. Rosario ha riferito che questa celebrazione non è solo frutto di una coincidenza in quanto: “Parlare di trasfigurazione e di trasformazione, metamorfosi della vita e dello sguardo per contemplare la bellezza, fa un tutt’uno con il celebrare la Pasqua di p. Paolo, questo passaggio da noi al Padre, questo cambiamento nuovo, questo incontro nuovo: ora gli occhi contemplano ciò che hanno raccontato, la bellezza luminosa del volto di Dio. Ma la trasfigurazione è anche l’icona per eccellenza per parlare della chiamata alla vita consacrata e questa celebrazione è veramente l’ultimo “eccomi” di Padre Paolo, dopo una lunga serie che ha accompagnato la sua vita e quelli di molti di noi, nell’Ordine della Madre di Dio”. Infine, il Vicario Generale, ha evocato alcune tappe del percorso spirituale di Padre Paolo La sua esperienza di Pastore e predicatore, di accompagnatore di coscienze e di uomo profondamente spirituale. “Negli anni 80, p. Paolo incontrerà il movimento neocatecumenale, ho ancora il ricordo delle catechesi a San Ferdinando: è stata per lui da quel momento in poi un nuovo modo di ravvivare la sua fede, di riprendere a piene mani la Scrittura, e proprio in un momento speciale della sua vita verso i 60 anni. Neglianni 90, la sua esperienza lo ha portato ad un nuovo pellegrinaggio della fede, l’esperienza di Taizé, lo ha profondamente cambiato nella sua visione dei giovani. E’ stata una vera conversione: chi di noi non ricorda le omelie di quel periodo, dopo che aveva visto tanti giovani in preghiera e nel silenzio e di tutto il mondo, a tutti voleva dire sono una vera speranza questi giovani e vogliono incontrare Cristo. Sempre in questo periodo l’esperienza di Medjugorie, lo ha portato a rinverdire, vi assicuro sono sue parole, quel carisma mariano che ci portiamo dentro come ordine fondato da San Giovanni e affidato alla Regina degli angeli. La riscoperta di Maria come Madre dei sacerdoti, proprio mentre celebrava entusiasta il suo 50° anniversario di Ordinazione Sacerdotale.Grati al Signore per questa nobile testimone di Cristo Risorto, vogliamo ripetere con lui le sue ultime parole: “Domus est col nostro Santo Padre e con tutti i nostri Santi”.
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