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Con Cristo
misurate le cose
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Con Cristo
misurate le cose
L’annuale solennità di san Giovanni Leonardi è stata vissuta con intensità nel santuario parrocchiale di Santa Maria in Campitelli che custodisce le spoglie mortali del santo. La festa che quest’anno coincideva con la domenica è stata preparata da momenti di preghiera, ascolto, adorazione. Il Concentus leonardino venerdì 7 ottobre con l’ascolto di alcuni sermoni del fondatore proclamati da Franca Salerno del programma Orizzonti cristiani della Radio Vaticana e accompagnati da intermezzi musicali eseguiti dalla Ensamble Diego Carpitella dell’Università della Sapienza di Roma diretti dal M° Vincenzo Di Betta. Sabato il vespro solenne in polifonia con l’esecuzione gregoriana dell’inno Salve Joannes legifer e la processione con la reliquia del santo per le vie del quartiere di Campitelli. Domenica giorno della solennità, l’omaggio floreale alla statua del Santo presso l’abside esterno di san Pietro e l’Eucaristia presieduta dal Vescovo Enrico dal Covolo e concelebrata dai nuovi sacerdoti OMD P. Seelan, P. Sekar, P. Santhiyagu e P. Cruz. Durante l’omelia il Vescovo dal Covolo Rettore magnifico della Pontificia Università Lateranense ha ritracciato la vita delLeonardi seguendo lo schema biblico della vocazione: “la chiamata; la risposta; la missione”. In effetti ha proseguito il vescovo: “Quella di san Giovanni Leonardi fu una risposta senza riserve alla volontà di Dio. E’ proprio questa una linea caratteristica della sua spiritualità: la matura consapevolezza della volontà divina, a cui lui – come il “servo biblico” – non poteva in alcun modo sottrarsi. Di fatto, la certezza di essere uno strumento nelle mani del Signore l’accompagnò sempre, dall’inizio alla fine della sua storia di vocazione”.