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“Soffrendo profondamente col suo Unigenito e associandosi con animo materno al sacrificio di lui, amorosamente consenziente all'immolazione della vittima da lei generata”, in questo modo Maria “serbò fedelmente la sua unione col Figlio sino alla croce ”(Lumen gentium, 58):l'unione mediante la fede, la stessa fede con la quale aveva accolto la rivelazione dell'angelo al momento dell'annunciazione.Allora si era anche sentita dire: “Sarà grande..., il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre..., regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine ” (Lc 1, 32-33). La sacra effige sosterà nella Parrocchia del Rosario fino al 22 marzo per poi fare tappa nella Parrocchia di San Ferdinando Re fino al Venerdì Santo quando dopo la processione dei misteri farà ritorno nella chiesa del Carmine dove da cento anni è esposta al culto.
17 aprile 2012