Gli ultimi minuti dell’anno appena trascorso nella Chiesa di Campitelli, sono stati scanditi dalla voce di centinai di giovani che, raccolti intorno alla croce, hanno posto in essa le speranze e i desideri per l’avvenire. Solo Cristo dà solidità al tempo e alla storia. E mentre nella città di Roma risuonava il frastuono di un anno che passa e del nuovo che giunge, il cuore dei giovani si accendeva di Cristo: “Dans nos obscurités… nelle nostre tenebre accendi un fuoco che non si spegne mai”. La celebrazione vigiliare è stata seguita in diretta dalla Radio Francese RCF e preparata dagli interventi di Mons. Deris Moutel vescovo di Saint Brien e responsabile della Pastorale giovanile francese ed il commento di Fr Benoit di Taizé. Dopo la preghiera i giovani si sono incontrati per celebrare la Festa dei popoli nella Sala Baldini, canti e giochi espressivi per liberare la gioia e ritrovarsi insieme uniti nel sorriso che è fonte di benedizione e di pace. La celebrazione eucaristica del primo gennaio solennità della Madre di Dio e giornata della pace, è stata presieduta dal Vescovo Matteo Zuppi Ausiliare di Roma; ai giovani si è rivolto con affabilità e calore ricordando che: “La chiesa non è mai piccola, ma ha un cuore grande. In effetti quando il cuore è piccolo tutto diventa un problema, quando il cuore è grande impariamo a fare cose grandi ed è questa la pace che Dio vuole”. Poi ha proseguito Mons. Zuppi: “Il bambino che è nato a Betlemme ci aiuta a guardare tutti con occhi buoni. In definitiva, un uomo buono è un uomo fortissimo, perché ha vinto la paura, mentre i violenti hanno paura perché non sanno voler bene. Questo dunque è un anno buono e ci auguriamo di viverlo da uomini e donne pieni di bontà”. Al termine dell’Eucaristia ai giovani è stato distribuito il santo protettore dell’anno secondo la tradizione dell’Ordine e si sono ritrovati insieme per condividere il pranzo offerto dalla comunità religiosa e parrocchiale di Santa Maria in Portico in Campitelli.
2 gennaio 2013