La festività dell’Esaltazione della croce ci permette di sostare su uno dei temi della spiritualità leonardina ne proponiamo un frammento. La scuola della Croce è sempre stata la cattedra dei Santi: «Tutti li santi che al cielo sono andati, hanno innalzato la Croce nel loro cuore» (San Giovanni Leonardi, Sermone per l’esaltazione della croce). La scuola della croce mette a nudo l’inconsistenza delle nostre pretese, la fatuità dei nostri sogni di grandezza nella ricerca di una protezione dell’io identificata come fonte di successo. Il santo proprio alla scuola della croce, comprende la lezione evangelica del chicco di grano che caduto a terra muore e porta frutto; del «chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà» (Cfr Lc 17,33). E’ una sapienza nuova quella che sgorga dalla contemplazione della croce: sapientia crucis che genera un modo di rapportarsi con se stessi e con gli altri, in cui la misura di tutto è data da un Altro: “e con Lui misurate le cose”. Il metro di giudizio e di azione non può più essere la propria sapienza o intelligenza, ma quella nuova che si apprende alla schola crucis, come gesto estremo dell’amore di Dio. Perché con questo Gesù sta descrivendo il suo personale cammino, che attraverso la croce lo conduce alla risurrezione.
14 settembre 2013