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Con Cristo
misurate le cose
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“C’era una volta… e vissero per sempre felici e contenti”. Ognuno di noi ha trascorso parte della propria infanzia leggendo o ascoltando fiabe che iniziavano e finivano con queste due frasi magiche. I bambini di ogni nazione vengono istruiti e sensibilizzati ai valori fondamentali della loro società tramite questi racconti di eroi e principi, di buoni e cattivi in cui vincono l’amore, l’intelligenza, l’amicizia e la verità. Spesso però accade che, crescendo e incontrando persone diverse, queste “istruzioni di vita” vengano dimenticate, ed occorre magari rinfrescare la memoria anche di giovani adulti e non solo di bambini.
Questa è stata la linea guida che ha dato vita al Campo estivo parrocchiale dal 22 al 25 Agosto per i giovani dai 13 ai 17 anni, provenienti da San Ferdinando e da Torre Maura. Ogni giorni si iniziava con una scenetta interpretata dagli animatori, alla scoperta di quattro storie con quattro temi.
Il primo giorno è toccato alla storia della Bella e la Bestia che riportava alla luce l’importanza dell’incontro tra persone spesso diverse ma che possono arricchire l’uno la vita dell’altro.
Successivamente, tramite la storia del Mago di Oz, si è cercato di capire se effettivamente ognuno di noi ha consapevolezza dei suoi talenti, spesso nascosti dietro apparenti sconfitte con chi sembra più capace di noi.
Durante il terzo giorno, con l’aiuto di Alice e del suo viaggio nel Paese delle Meraviglie ci si è posti una delle domande più ostili: dov’è la verità? Spesso confusi da un mondo che ci promette potere e magici cambiamenti, la verità è nascosta ai nostri occhi o addirittura impossibile da raggiungere.
L’ultimo giorno invece il tema principale è stato la condivisione, con la fiaba del Povero e del principe, in cui l’uno volendo essere l’altro, scopre e capisce la realtà e le fatiche di ricoprire un certo ruolo.
Incontro, consapevolezza, verità e condivisione però non sono solo concetti che riguardano la vita dell’uomo in sé, ma anche il suo rapporto con Dio. Ecco come i significati di 4 storie vengono arricchiti tramite la necessità di avere un incontro con Dio, che non è lontano da noi anzi, si rende uomo e ci dona la possibilità di conoscerlo, di essere consapevoli della sua salvezza e della sua parola con gli occhi del cuore, della fede e della mente. Inoltre Dio si offre come guida : “io sono la via, la verità e la vita”, allontanando ogni vana ricerca di felicità false e volubili, dandoci quella certezza di cui tutti siamo affamati. Infine trattandosi di un campo estivo per ragazzi, cosa c’è di meglio che condividere questa ricchezza con altri? Ecco la condivisione, punto centrale di tutte le comunità cristiane in cui ci si riconosce legati fortemente l’uno all’altro dall’essere tutti figli di Dio, abbattendo qualunque diversità.
Quattro giorni intensi di attività, preghiera, giochi e canti, di amicizie nuove o ancor più consolidate, un buon modo per chiudere le vacanze estive e riprendere con le faccende di studio e lavoro, ma soprattutto l’occasione per ognuno di avere qualcosa in più con cui arricchire la nostra storia personale! (Gabriella Piazzolla)
18 sttembre 2013