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Con Cristo
misurate le cose
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Il 1° Giugno al Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa in Jaddico (BR) si è svolto il 2° Meeting della Madrine delle Vocazioni OMD. Una giornata di comunione, formazione, preghiera e condivisione a cui hanno partecipato Madrine OMD di Gallipoli e San Ferdinando di Puglia.
L’incontro è avvenuto alle ore 9,30 con l’accoglienza e il saluto tra i vari partecipanti e Padre Generale Francesco Petrillo, P. Luigi Piccolo Delegato Generale Opera Madrine OMD e P. Luigi Murra che ha relazionato la catechesi: “Maria Madre e Maestra nella formazione dei Chierici OMD”.
P. Luigi Murra ha iniziato la catechesi partendo da un quadro la cui immagine ha destato, nei giorni precedenti al meeting, curiosità e stupore in quanto raffigura la Madonna che sculaccia Gesù, un quadro del 1926 del pittore tedesco Max Ernst che, quando dipinse questo quadro aderiva alla cultura francese del Surrealismo, un movimento culturale anticlericale in molte sue espressioni. Egli non voleva fare teologia, forse mirava a sottolineare l’umanità dei soggetti ritratti; è un modo di raffigurare una madre nel suo ruolo umano di educatrice di un bambino che ha combinato una marachella e viene punito per essere corretto.
Questa immagine destò indignazione da parte di molti.
Se Maria e Gesù furono immuni dal peccato originale, com’è possibile che il bambino abbia commesso un errore meritevole di tanta punizione e che la madre si sia arrabbiata al punto da sculacciare il frutto benedetto del suo seno? Può la disubbidienza di un bambino essere paragonata ad un peccato? O dobbiamo pensare che Gesù fin da piccolo giocava già a fare il Messia?
A tutti questi quesiti P. Luigi Murra ha cercato di dare risposte esaustive.
Il Figlio di Dio si è fatto uomo come noi e anche Lui è stato un bambino che, pur crescendo in sapienza e grazia, era pur sempre un bambino che commetteva marachelle come tutti i bambini, (non dimentichiamo quando lasciò i genitori per predicare nel tempio di Gerusalemme); di conseguenza dobbiamo immaginare anche Maria che lo rimproverava (in questo caso lo sculaccia) quando il piccolo Gesù sbagliava.
Proviamo ad immaginare che sulle ginocchia di Maria ci possa essere ciascuno di noi; non a caso l’artista ha raffigurato nel quadro l’aureola di Gesù per terra e in quell’aureola ha posto la sua firma come se volesse dire che quel bambino è lui stesso o ciascuno di noi e, nel gesto di Maria compiuto con fermezza, dobbiamo essere capaci di vedere Colei che ci accompagna nel nostro cammino e ci rimprovera quando sbagliamo, perché Maria è la madre nostra e si preoccupa di educarci nella nostra crescita spirituale.
Gesù stesso prima di ascendere al cielo ci ha affidati a Maria madre dei discepoli e guida nel cammino della Chiesa, la nostra madre spirituale verso la quale dobbiamo volgere il nostro sguardo perchè ci indica la strada che porta a Cristo.
Ecco perché Maria è ritenuta anche madre e maestra nella formazione dei Chierici OMD e chi respira la spiritualità dell’Ordine deve essere concorde e perseverante come Lei ci insegna, nonostante le difficoltà.
Essere madrine dei Chierici OMD significa essere come Maria delle madri sante nella realtà quotidiana: la maternità di Maria deve continuare ogni giorno con ciascuno di noi; assumendo lo stile Mariano, in cui ogni uomo è figlio e fratello, deve pregare per la loro vita.
Questa è la spiritualità Mariana voluta da San Giovanni Leonardi il fondatore dell’OMD il quale diceva che ogni cristiano deve santificare la vita attraverso: la recita del Santo Rosario, la preghiera Sub Tuum Praesidium e con le Litanie mariane attraverso cui Maria ci viene presentata con titoli e appellativi bellissimi che ci fanno pregustare il Paradiso.
Al termine della relazione dopo che alcuni partecipanti hanno elogiato l’esaustiva spiegazione del quadro, abbiamo partecipato alla Celebrazione Eucaristica celebrata nel Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa presieduta da P. Francesco, P. Luigi Piccolo e P. Luigi Murra.
All’ora di pranzo abbiamo vissuto un momento di convivialità anche con i Padri Carmelitani e dopo pranzo uno di loro, P. Enzo ci ha illustrato e spiegato l’origine del Santuario.
Subito dopo ci sono stati i saluti tra i partecipanti e il rientro.
La giornata delle Madrine a Gallipoli
Quest’anno la giornata delle Madrine a Gallipoli è stata celebrata con una connotazione particolare. Dal momento che la nostra Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù ospita, nel suo territorio, il Santuario di S. Maria del Canneto col gruppo statuario della Visitazione, la solennità ha avuto inizio lì, in mattinata, con la S. Messa e la Supplica alla Vergine, quindi la statua è stata traslata nella nostra chiesa, dove ha fatto sosta. In serata ha avuto luogo una Solenne Concelebrazione Eucaristica con la partecipazione della nostra Venerabile Confraternita del S.S. Sacramento e delle altre comunità parrocchiali della città, quindi il simulacro è stato ricondotto al Santuario con la processione aux flambeaux. Le Madrine hanno partecipato a questo evento sino alla conclusione con l’atto di affidamento alla Madonna e la preghiera per le vocazioni. Al termine, ciascuna ha offerto un fiore alla Vergine in segno di omaggio, gratitudine e supplica.