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Lunedì, 01 Luglio 2013 14:12

IL GREMBO DELLA CHIESA

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La chiamata alla santità


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* Tra le parti più importanti di una chiesa ha un posto di rilievo il Battistero, il luogo cioè in cui è collocato il fonte battesimale. In quel luogo si celebra il Battesimo, primo sacramento della Nuova Alleanza, in forza del quale gli uomini, aderendo nella fede a Cristo Signore, ricevono lo Spirito di adozione a figli. Essi vengono chiamati e sono veramente figli di Dio tanto da chiamarlo “Abbà, Padre” come Gesù.
Uniti a Cristo con una morte e una risurrezione simile alla sua, entrano a far parte del suo corpo; segnati dall'unzione dello Spirito, diventano tempio santo di Dio, membri della Chiesa, «stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato».

* In questo battistero, venne battezzato Giovanni Leonardi nel 1541.
E’ l’inizio dell’avventura della santità. Una chiamata universale per tutti coloro che attraverso il passaggio nell’acqua e nello Spirito sono divenuti immagine e somiglianza di Cristo stesso.
La vita consacrata radicalizza il battesimo, perché nulla della sua forza vada perduto (Cfr. PC 5, LG46).

* Al momento di vestirci per celebrare l’Eucarestia rinnoviamo il nostro essere in Cristo e rivestiti di Lui, resi santi per santificare. Riscopriamoci consacrati, uomini eucaristici e offerta viva al Signore.
Preghiamo con le nostre Costituzioni:

Se uno è in Cristo, è una creatura nuova.
Le cose di prima sono passate, ne sono nate di nuove.
Alleluia! Alleluia! Alleluia!

8. Signore Gesù, che ci hai chiamato alla vita nuova con il Battesimo e ci hai resi tua immagine e tua somiglianza, donaci ogni giorno di ricordarci che il dono della sequela della consacrazione religiosa, che consiste essenzialmente nella professione dei consigli  evangelici, è una delle espressioni più alte dei valori e delle esigenze battesimali. Determinata dall'amore, essa tende a renderlo in noi sempre più perfetto, mediante l'intimità feconda con te, Divino Modello, che, vergine e povero, nell'obbediente immolazione hai salvato il mondo e così sei entrato nella gloria.

9. Tu ci hai amato per primo, tu ci rendi capaci di amare e donare amore per rispondere alle esigenze profonde del tuo Regno. O Signore, fa che tutti i nostri religiosi sappiano chiaramente che il dono totale di sé, mediante i voti, non ostacola minimamente lo sviluppo della propria personalità; al contrario ne facilita l'espansione perché offre al consacrato ricche possibilità di raggiungere, in Te, la pienezza dell'uomo perfetto, per raggiungere l'ampiezza, l'altezza, la lunghezza, la profondità del tuo amore che sorpassa ogni conoscenza, per essere ricolmi di tutta la pienezza di Dio

10. Sei tu che ci esorti a rinunciare a tutto e perfino a noi stessi per seguirti e amarti di più, fa che la rinunzia volontaria di certi beni molto apprezzabili non implicano disconoscimento o disistima dei valori terrestri, ma diventano, sul Tuo esempio affermazione e testimonianza della loro provvisorietà e migliore manifestazione dei beni celesti già presenti in questo mondo che abbiamo ricevuto in te, per te e con te.

11. La completa appartenenza a Te o Cristo, unico amore della nostra vita, anziché chiuderci in noi stessi, ci rende disponibili al mistero della Chiesa, aperti ad una illimitata comprensione verso tutti gli Uomini, nostri fratelli, che attendono da ognuno di noi la vivente espressione delle beatitudini e un segno profetico del regno dei cieli.

12. Donaci una dilatazione del cuore capace di essere come te, per compiere continuamente il progetto del Padre tuo e Padre nostro.
Gesù, che nel tuo passaggio hai sanato e beneficato tutti passando la notte in preghiera, donaci la saggezza di ricordare che il grande segreto di un vero apostolato dipende dalla nostra intimità con Dio, la quale a sua volta viene rinvigorita dall'esercizio dell'apostolato.
Donaci di alimentare la nostra vita nascosta, nell'intimità con Te in Dio Padre tuo e nostro. Donaci di diventare innanzitutto uomini di preghiera, di rimanere fedeli alle costituzioni, vangelo reso accessibile.
Donaci la certezza che sarà proprio questo la più valida garanzia del nostro efficace contributo all'attività apostolica nell'edificazione del Corpo Mistico.

13. SeguirTi o Cristo, impegna costantemente ad uniformare la propria vita e la propria volontà alla Tua, ad aderire a Te con tutto il nostro essere, assimilandone il pensiero e i sentimenti sino alla completa identificazione che si raggiunge con la piena docilità all'azione dello Spirito Santo. Donaci con abbondanza lo Spirito del Tuo amore, tu che solo puoi donarlo senza misura, fa che esso ci trasformi, ci trasfiguri, ci renda te.

14. Questa profonda unione con Te o Cristo viene resa assoluta e definitiva dai vincoli perpetui dei tre voti, la cui professione ci consacra associandoci al Tuo sacrificio perenne, che si rinnova nel mistero eucaristico. Donaci di sentirci tutt'uno con te che per noi ti sei donato con un amore senza fine, donaci di donarci con te e come te con un amore senza fine.


Costituzioni dei Chierici Regolari della Madre di Dio
(Capitolo II - Consacrazione religiosa 1. Principi generali, in forma di preghiera)


 
Letto 2971 volte Ultima modifica il Lunedì, 01 Luglio 2013 14:20

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