ROMA – Lunedì 15 giugno alle 21:00, nella Chiesa di Santa Maria in Campitelli, è risuonata la musica di uno dei più grandi compositori romani del Seicento, Orazio Benevoli, con l’esecuzione della Missa in angustia pestilentiae per sedici voci e organo. L’autore compose la messa nel 1656, dedicandola a papa Alessandro VII, per impetrare a Dio la fine del contagio che mieteva vittime a Roma. L’evento rientra nel progetto culturale “Barocco a Roma. La meraviglia delle Arti” promosso dalla Fondazione Roma e organizzato dalla Fondazione Roma-Arte-Musei, per la valorizzazione del patrimonio storico artistico e architettonico barocco della città e del territorio ed è stato organizzato dall’Associazione La Cantoria nell’ambito del Festival di musica rinascimentale e barocca La Cantoria Campitelli 2015.
La Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli, grandioso esempio di architettura barocca su progetto di Carlo Rainaldi, venne fatta erigere per il voto del Popolo e del Comune di Roma rivolto all’immagine santa della Madonna in Portico, che la tradizione soleva far risalire al VI secolo con un’apparizione a Santa Galla, e che era conservata nell’antica chiesa di Santa Maria in Campitelli, situata nel luogo dove oggi sorge il palazzo dell’Anagrafe. Durante la pestilenza la popolazione romana si recava spontaneamente a rivolgere preghiere e suppliche all’immagine santa della Vergine, alla benignità della quale venne poi attribuita la fine della pestilenza. Con la conclusione del contagio si fecero grandi festeggiamenti e ringraziamenti al Signore per la grazia ricevuta, ed alla Madonna. Il papa Alessandro VII ordinò una processione guidata da lui stesso, alla quale parteciparono tutti i rappresentanti della città, dai principi, ai Senatori, al popolo intero, che si mosse dalla Chiesa di Santa Maria in Aracoeli, e si concluse nella nuova Chiesa di Santa Maria in Campitelli, impreziosita per l’occasione da addobbi di damaschi e arredi sacri, con l’esecuzione di musiche altisonanti ad opera dei cantori sistini, il coro personale del Papa, che cantavano dalle fastose cantorie barocche della chiesa, sapientemente progettate da Carlo Rainaldi, che oltre che architetto fu anche compositore. L’evento intende ricostruire la liturgia che si celebrò nella chiesa, con l’esecuzione della messa policorale di Orazio Benevoli, che all’epoca ricopriva il posto più prestigioso per un musicista del tempo, quello di Maestro della Cappella Giulia della Basilica Vaticana, interpolata da brani in canto gregoriano ed interventi strumentali per ensemble di archi e fiati barocchi e all’organo, un Pollicolli originale del 1635 in dotazione della Chiesa.
Il Maestro di Cappella della Chiesa di Santa Maria in Campitelli, Vincenzo Di Betta, ha diretto l’evento musicale che coinvolge diverse realtà dedite all’esecuzione della musica barocca: la Cappella Musicale Santa Maria in Campitelli, il Coro da Camera Italiano, l’Ensemble strumentaleLa Cantoria e l’Ensemble di fiati Vigesimanona, con la partecipazione di Massimo Bisson all’organo e alla direzione del canto piano. L’ideazione e realizzazione dell’evento sono a cura di Vincenzo Di Betta, per quanto riguarda la concertazione e l’esecuzione musicale, e Paola Ronchetti, che ha effettuato la ricerca storico documentaria sulle fonti manoscritte e a stampa, conservate nell’Archivio della Parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli dei Chierici OMD e la trascrizione in notazione e chiavi moderne della messa, a partire dal manoscritto conservato presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana e dall’edizione del 1963 curata da L. Feininger. L’evento ha ricevuto il Patrocinio del pontificio Consiglio della Cultura.
Paola Ronchetti