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Con Cristo
misurate le cose
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Con Cristo
misurate le cose
Dal sermone sulla divina bellezza (C.167)
“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito” (Gv 3,16)
Proprio perché Dio è somma bellezza questo ci dovrà convincere ad amarlo in modo sublime. Ora, volendo parlare della divina bellezza, è come voler svuotare tutto il mare goccia a goccia. Sarebbe più facile calcolare tutte le stelle del cielo, contare tutte le rane del mare.
In Dio, risiedono tutte le bellezze dell’universo come è scritto : E in mio possesso la bellezza del compo (Cf. Sal 49,11) Di che campo si tratta se non dell’universo dove egli esce a seminare (Cf. Mt 13,3) il seme della sua bellezza? […]
Nella conoscenza di tale bellezza, noi infermi, siamo chiamati a salire come scrive Platone: Ascendere per mezzo delle realtà belle, di grado in grado fino alla bellezza ultima, profondo oceano di splendore nel quale le creature s’immergono.
Vedi cristiano, tutte le cose belle dell’universo sono unite in Dio in modo eminente. Così come i raggi splendenti del sole dispersi sulla terra, essi sono sono uniti nel disco solare. Osservando queste cose eleviamo in alto il nostro intelletto per comprendere che le creature portano in sé le tracce della divinità ed alcune sono fatte ad immagine di Dio. […]
La vera bellezza è una scintilla che Dio ha seminato nel campo dell’universo. In lui è tutta la bellezza, di tutti gli uomini che sono stati e che saranno.