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Con Cristo
misurate le cose
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Con Cristo
misurate le cose
Da un Sermone sulle quarant’ore (C. 134v)
"Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava" (At 1,10)
Ognuno si sforzi di ravvedersi con il suo spirito e a Dio elevi gli occhi del cuore. Dica con il salmista: A te levo i miei occhi a te che abiti nei cieli (Sal 122,1).
A te non al mondo che non può darmi che fatiche; a Te mio liberatore; a Te ogni pensiero, non più ai sensi e alla carne che stringe, impiglia e inganna. A Te non più agli amici, perché non c’è nessuno che fa il bene (Sal 52,2); non più al possesso delle cose che ti possono recare offesa; A Te non più alle creature, a Te che sei il mio creatore. A Te vita mia, mia luce, mia verità, mia guida, mia speranza.
A Te che mi hai donato quest’anima. Alla tua grandezza e santità. Tu che sei sovrano di tutto l’essere, governi ogni cosa, e distribuisci i tuoi doni. Tu che contieni tutto ed ogni cosa riduci al nulla. […]
Restituisci a noi i nostri sensi, perché possiamo vivere come uomini e non come ignoranti. Solo fissando gli occhi a te, potremo gustare la libertà da ogni affanno.