Nella solennità di Pentecoste a pochi giorni dalla Giornata delle Madrine OMD 31 maggio, si è svolto il IV Meeting delle Madrine delle Vocazioni OMD, giorno emblematico per un Meeting, lo Spirito Santo scende quando i discepoli sono radunati insieme con un medesimo progetto di vita, un medesimo desiderio di seguire Cristo via resurrezione e vita – ha ricordato il Padre Generale nell’omelia - e questo Spirito dona a ciascuno carismi utili al bene di tutti. In questo Meeting, le madrine OMD, hanno guardato a “Maria icona della missione”, o meglio sono entrate – sotto la guida di don Piero de Sanctis - nella vita e nella persona nel mistero di Maria per assimilarsi a lei.
Maria è figura della Chiesa, Maria è figura di ciascun fedele, e quindi di ogni Madrina OMD. Maria è donna feriale, ha ribadito don Piero, giovane ebrea di uno sperduto paese della giudea, una laica diremmo oggi con “Christifideles laici”, che ha trattato le cose del mondo secondo Dio. Questa è Maria, una laica doc che ha vissuto ogni cosa ordinandola secondo Dio. Maria è una donna estroversa, non è autocentrata, non autoreferenziale, così la Madrina OMD o è estroversa come Maria o non può essere Madrina. Come Maria la Madrina OMD non pone ostacolo alcuno alla grazia ma lascia a Dio dilatare la tenda del proprio cuore per fare spazio a Dio stesso e ad ogni uomo, a far che ognuno si senta di casa nel suo cuore. Chi è accogliente sa far funzionare il cuore, non soffre di sclerocardia, di cuore chiuso e duro, ma ha cuore libero di battere per gli altri. La dilatazione del cuore di Maria è stata resa possibile dall’ascolto, parola che ricorre in tutta la Bibbia, che è l’ascolto, shema Israel, ascolta Israele segna l’incipit del dono dei comandamenti, cosi la Bibbia si chiude con la frase di Apocalisse, ascolta ciò che lo Spirito dice alla Chiesa, e San Paolo quando dice ai cristiani da dove partire, dice: “fides ex auditu”, la fede, la missione, la testimonianza scaturiscono dall’ascolto. Maria è donna accogliente perché ha saputo ascoltare. Il verbo si è fatto carne perché Maria ha ascoltato!
Donna piena di Dio, ricolma della grazia non è donna statica, ma dinamica, attiva e sollecita verso gli altri così come la contempliamo nella visitazione alla cugina Elisabetta quando la vita è piena avverte una urgenza che non comandi più tu della tua vita ma chi la rende piena. C’è una pienezza da versare, da comunicare, da condividere per cui la vita diviene attiva e non perde tempo, non corre il rischio di diventare stantia e di abbruttirsi. Una Madrina non è tale se non sente la forza della sollecitudine di Maria. Se è piena di Dio non ha bisogno di qualcuno che le ricordi che è madrina, la sua vita è dinamica nell’azione dello Spirito per effetto di una presenza. Maria è così diventata la prima missionaria mossa da una presenza, mossa dalla presenza di Cristo, lo porta, nella vita di Elisabetta e dello stesso Giovanni Battista che danza nel grembo per la gioia dell’incontro con Dio. Guardando Maria la madrina vive l’urgenza del regno, il cammino richiede il sacrificio, che è scelto da chi ama. Scevro da un amore che non costa niente. Il vero credente, la madrina, vive l’amore a misura di croce che proviene da Gesù Cristo, l’amore non guarda al sacrificio. La madrina non deve mai fermarsi a quello che fa e cosa le torna: il calcolo è la negazione dell’amore! L’amore rende importanti gli altri e non si preoccupa che la propria persona passi in secondo piano, la madre non si preoccupa di sé stessa, pensa a mettere al primo posto la vita e il bene dei figli, la loro realizzazione, la pienezza della loro vita.
Ascolto, docile prontezza sotto l’azione dello Spirito, sollecitudine, estroversione, cuore battente per un amore a misura di croce: questo Maria, icona della missione dischiude ai credenti, ad ogni Madrina delle Vocazioni OMD.