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Con Cristo
misurate le cose
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Con Cristo
misurate le cose
L’icona della Vergine Madre di Dio cara alla comunità cristiana di Roma dopo oltre 90 anni e scesa tra la sua gente, per camminare tra le strade nel cuore della città e ricevere l’omaggio dei figli e delle figlie che hanno cantato, supplicato, sostenuto il ritmo della vita e della fede nei passi sconnessi di quel selciato, che ricopre le strade dell’Urbe. Dal santuario di Campitelli per San Carlo ai Catinari, tra la curiosità della gente che attraversa via dei giubbonari composta e stupita. Passa la Madonna di Campitelli! Qualcuno intima, la protettrice della nostra città! Poi Campo dei fiori, piazza della Cancelleria e l’omaggio del parroco e dei fedeli di San Lorenzo in Damaso, della Trinità dei Pellegrini di Sant’Agostino in Campo Marzio, Poi giù per via del Pellegrino; quella strada racconta il cammino di fede e di speranza di tanti uomini e donne che si uniscono oggi allo sguardo di Maria, alla sua voce evangelica: “Fate quello che vi dirà!”. Come al tempo di Galla la nobile che ebbe il privilegio di contemplare la luce di Maria nella sua casa: “la pietas dei romani divenne la fede cristiana” ricorda l’Arcivescovo Sciacca ai sacerdoti, religiosi, religiose, fedeli che gremiscono il santuario di Campitelli. E quando è elevato il piccolo Quadro di santa Maria in Portico, nello stesso gesto che compì il papa Giovanni I quando con la piccola icona benedisse la città di Roma, si leva un grido di affetto e di devozione alla Madre di Dio. La processione giubilare giunge a San Salvatore in Lauro e la Vergine portata a turno dai Chierici dell’Ordine della Madre di Dio, dai Diacono e dai Sacerdoti; scortata dalle autorità cittadine e dalle forze dell’ordine, è accolta sulla soglia del santuario lauretano di Roma, dal Cardinale Angelo Comastri che accompagna l’ultimo tratto della processione fino all’altare. Durante l’Eucaristia citando le parole di Luigi Santucci ha ricordato come la madre di Gesù è “rifugio dalle nostre paure”. Sono tante le paure che segnano la società, la famiglia i nostri figli. “Se non si mette Cristo al centro l’intreccio delle relazioni paterne, materne e filiali, spacca lo specchio, facendo saltare il volto di Dio che vi è riflesso”. E Maria ci aiuta a superare le paure riportando l’uomo del nostro tempo a rispecchiarsi in Dio. Ed ha concluso con una piccola parabola: “Un giorno la paura bussò alla porta dell’uomo e rispose la fede”. Già, la fede di Maria questa donna che è “vetta della femminilità” che aiuta a “riportare Gesù nella famiglia umana”. Al termine della liturgia eucaristica l’icona di Santa Maria in Portico ha ricevuto l’omaggio dei numerosi fedeli accorsi.