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Martedì, 31 Maggio 2016 12:43

L’omaggio di Roma a Santa Maria in Portico

omaggio-smpL’icona della Vergine Madre di Dio cara alla comunità cristiana di Roma dopo oltre 90 anni e scesa tra la sua gente, per camminare tra le strade nel cuore della città e ricevere l’omaggio dei figli e delle figlie che hanno cantato, supplicato, sostenuto il ritmo della vita e della fede nei passi sconnessi di quel selciato, che ricopre le strade dell’Urbe. Dal santuario di Campitelli per San Carlo ai Catinari, tra la curiosità della gente che attraversa via dei giubbonari composta e stupita. Passa la Madonna di Campitelli! Qualcuno intima, la protettrice della nostra città! Poi Campo dei fiori, piazza della Cancelleria e l’omaggio del parroco e dei fedeli di San Lorenzo in Damaso, della Trinità dei Pellegrini di Sant’Agostino in Campo Marzio, Poi giù per via del Pellegrino; quella strada racconta il cammino di fede e di speranza di tanti uomini e donne che si uniscono oggi allo sguardo di Maria, alla sua voce evangelica: “Fate quello che vi dirà!”. Come al tempo di Galla la nobile che ebbe il privilegio di contemplare la luce di Maria nella sua casa: “la pietas dei romani divenne la fede cristiana” ricorda l’Arcivescovo Sciacca ai sacerdoti, religiosi, religiose, fedeli che gremiscono il santuario di Campitelli. E quando è elevato il piccolo Quadro di santa Maria in Portico, nello stesso gesto che compì il papa Giovanni I quando con la piccola icona benedisse la città di Roma, si leva un grido di affetto e di devozione alla Madre di Dio. La processione giubilare giunge a San Salvatore in Lauro e la Vergine portata a turno dai Chierici dell’Ordine della Madre di Dio, dai Diacono e dai Sacerdoti; scortata dalle autorità cittadine e dalle forze dell’ordine, è accolta sulla soglia del santuario lauretano di Roma, dal Cardinale Angelo Comastri che accompagna l’ultimo tratto della processione fino all’altare. Durante l’Eucaristia citando le parole di Luigi Santucci ha ricordato come la madre di Gesù è “rifugio dalle nostre paure”. Sono tante le paure che segnano la società, la famiglia i nostri figli. “Se non si mette Cristo al centro l’intreccio delle relazioni paterne, materne e filiali, spacca lo specchio, facendo saltare il volto di Dio che vi è riflesso”. E Maria ci aiuta a superare le paure riportando l’uomo del nostro tempo a rispecchiarsi in Dio. Ed ha concluso con una piccola parabola: “Un giorno la paura bussò alla porta dell’uomo e rispose la fede”. Già, la fede di Maria questa donna che è “vetta della femminilità” che aiuta a “riportare Gesù nella famiglia umana”. Al termine della liturgia eucaristica l’icona di Santa Maria in Portico ha ricevuto l’omaggio dei numerosi fedeli accorsi.
Pubblicato in 2015
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smpIn occasione del Giubileo dei Diaconi la venerata icona di Santa Maria in Portico (Romanae Portus Securitatis) particolare protettrice della città di Roma, sarà traslata dal suo santuario di Campitelli in Piazza San Pietro  per l’Eucarestia presieduta da Papa Francesco il prossimo 29 Maggio. Con i permessi del Cardinale Vicario Agostino Vallini, una speciale processione giubilare partirà Sabato 28 maggio ore 16,30 dalla Chiesa di Santa Maria in Campitelli alla Chiesa di San Salvatore in Lauro. Il rito della traslazione ricalca i numerosi pellegrinaggi che i Pontefici nei secoli hanno voluto che fossero realizzati nei giubilei o in circostanze particolari con la piccola icona di Santa Maria in Portico, la cui devozione popolare si fonda su un’apparizione mariana avvenuta il 17 luglio del 524 alla nobile romana santa Galla figlia del Prefetto Simmaco e al Papa Giovanni I. La nobile Galla era solita accogliere e nutrire i poveri e i pellegrini nel portico della sua casa. Questo servizio che rendeva efficace il Vangelo della Carità, fu confermato, afferma una antichissima tradizione, da una singolare luce che avvolse la dispensa dove la santa custodiva il pane degli ultimi e dei bisognosi. Ed per questo motivo, ha affermato S. E. Mons. Rino Fisichella Presidente del Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione, incaricato dell’organizzazione dell’Anno Santo straordinario della Misericordia,  che: “Per la particolare venerazione riservata dall’Urbe all’icona di Santa Maria in Portico è assai significativo, considerata l’origine diaconale della venerazione della santa effigie, che in occasione del prossimo Giubileo dei Diaconi, potesse essere traslata in Piazza San Pietro”.


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