Domenica 13 ottobre, in occasione della Giornata per le Vittime del Lavoro, l’ANMIL ha organizzato una celebrazione per ricordare tutte le vittime del lavoro nella Chiesa di Campitelli presieduta da S.E. Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Durante l’omelia rivolta ai numerosi convenuti accompagnati dal presidente nazionale Franco Bettoni, l’Arcivescovo ha ricordato che: “non sempre la condizione di coloro che lavorano è sostenuta ed alimentata”. Come i lebbrosi della pagina evangelica quanta gente oggi: “ai margini della società non è amata né aiutata”. Allora in questa Eucaristia, ha affermato Paglia: “torniamo a ringraziare”. Ed è necessario per tutti “ricordarsi di Gesù” davanti a tale ricordo: “la cattiveria si arretra”. Chi si ricorda di Cristo: “si allontana dal privilegio del guadagno e del profitto”. In effetti, “è la dimenticanza di Gesù che è all’origine di tanti mali e disgrazie che segnano in maniera dura la vita di numerosi uomini e donne”. In tutto questo ha concluso l’Arcivescovo Paglia, “Maria continua a guardarci”. La piccola immagine della Madre di Dio posta al centro dell’altare di Campitelli è piccola perché vuole entrare in tutti i posti e non vuole abbandonare nessuno”. Lo sguardo della madre di Gesù: “da la forza di resistere alle disattenzioni verso i diritti negati”. Al termine della liturgia nell’indirizzo di saluto il Parroco, P. Davide Carbonaro, ha ricordato: “come è impossibile per chi entra nella Chiesa di Campitelli non alzare lo sguardo verso l’alto è questo è urgentemente necessario oggi in una società ripiegata su se stessa”. Il titolo che la chiesa ha dato alla “piccola” icona di Campitelli che oggi raccoglie questo singolare gruppo di pellegrini è: “porto di sicurezza”. In questa immagine “porto”, ha concluso p. Davide, c’è il desiderio di riconoscere nella Madre di Gesù colei che pone un confine, un limite al male che colpisce l’umanità.”.
13 ottobre 2013