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Celebrato nelle comunità OMD presenti nel mondo il 1 settembre festa della fondazione dell’Ordine. 448 anni di vita e servizio alla Chiesa ancora con quello sguardo universale voluto da San Giovanni Leonardi. Cominciamo dall’Italia dove il P. Generale P. Antonio Luigi Piccolo, ha celebrato con la comunità di san Ferdinando di Puglia. Nelle parole rivolte ai fedeli ha ricordato come il nostro impegno nella Chiesa  nasce da questo sguardo su Dio che: “Diventerà la scala ascensionale per stare nel suo luogo santo. Questo è possibile soltanto se abbiamo la ferma consapevolezza che ogni cosa è nostra in quanto dono da Dio in Cristo Gesù”. Un invito a partire dal Fondatore che chiedeva ai primi Chierici: “Di misurare ogni cosa in Cristo,  anzi di umiliarci nello sguardo di Cristo, di farci piccoli agli occhi di Cristo e di raccoglierci in lui per fare discernimento e comprendere qual è la volontà di Dio, come poter trovare felicità piena in lui”. Riprendendo la risposta di Pietro a Gesù  nel Vangelo - “Sulla tua parola getterò le reti”- sottolinea come il vero miracolo sta nel “cambiamento radicale della vita”. “Il passaggio da una vita a misura d’uomo a una vita a misura di Dio. Dall’orizzonte umano all’orizzonte divino. Perché Dio nutre sempre più ambizioni sull’uomo di quanto l’uomo possa nutrire sulla sua esistenza”. L’immagine della barca di Pietro e la “piccola barchetta” con la quale Giovanni Leonardi indica la sua famiglia religiosa è evidente: “C'è un particolare, un dettaglio nella fondazione di questa piccola barchetta: Giovanni Leonardi e il suo piccolo gruppetto di seguaci, la sparuta ciurma, si trovano a fare i conti con uomini che intendono letteralmente atterrare questo dono di Dio ma nel fondatore è chiara la consapevolezza che questo dono è un dono di Dio . E allora lui si fa piccolo, si stringe fisicamente nelle spalle, si restringe per entrare nello sguardo di Dio, per tuffarsi e raccogliersi in Dio,  nel suo progetto”.  “Vedremo la sua Provvidenza!”. Sembra esortare i suoi figli il Leonardi ancora oggi nella Chiesa del nostro tempo, lì dove è presente l’Ordine che, con gioia e gratitudine, ha celebrato la memoria di questa nascita carismatica nella Chiesa. Dall’Italia, al Cile all’India, Colombia, Nigeria Indonesia, Inghilterra. Sono pervenuti biglietti augurali, momenti celebrativi, e commemorativi. Dall’India con la presenza del Vescovo emerito di Kottar Peter Remigius, al Cile con la benedizione del nuovo quadro del Santo fondatore da parte di Mons. Oscar Blanco OMD. Il volto del Leonardi continui ad indirizzare lo sguardo dei suoi figli tra le sfide del nostro tempo.

 

Giovedì, 01 Settembre 2022 06:46

Messaggio del Padre Generale per il 1° Settembre

Nel giorno in cui l’Ordine della Madre di Dio ricorda l’anniversario della fondazione, il P. Generale P. Antonio Luigi Piccolo OMD, ha rivolto un messaggio ai confratelli dell’Ordine: “In questo giorno, 448° memoriale della Fondazione dell’Ordine, auguro a ciascuno di voi e a tutte le Comunità di riporre ogni attesa, apostolica e comunitaria, in Dio col medesimo fervore di preghiera di San Giovanni Leonardi. Egli ci ottenga di sperimentarne la provvida azione a garanzia del nostro apostolato per il Regno. Possa risuonare incoraggiante nella mente e nel cuore di tutti noi l’invito del Fondatore: Non temete, perché vi ho offerti e donati tutti alla Regina degli Angeli, la quale in ogni luogo dove andrete, ritroverete in vostra protezione”. La consapevolezza di essere un dono offerto a Maria ci motivi, altresì, ad una continua riforma di noi stessi per essere degni di tanto privilegio”.

Mercoledì, 31 Agosto 2022 16:31

Ventiduesima Domenica del Tempo Ordinario

San Giovanni Leonardi, dal Sermone per rimanere nella Preghiera (C. 305)

Se vuoi vivere bene. Prega di buon ora! Fai questo buon proposito! Questa cosa è talmente utile ad ognuno che si potrà sottrarre il tempo dell’orazione al riposo. Quando  ci decidiamo, se non sentiamo trafiggerci dentro il cuore? Quando desideriamo di metterci davanti alla passione del Signore? Quando mai riscaldarsi intimamente?

E giunta l’ora di dare inizio ad una opera talmente vera, così grande e pia, così necessaria che è comandata da Dio stesso, il quale avverte che ogni cosa ha il suo tempo e la preghiera deve avere il suo, poiché Dio vuole che a lui offriamo le nostre primizie, le offerte, i primogeniti, l’erba, i fiumi, i prati, gli uccelli, gli alberi, la terra, l’acqua, gli angeli. La religione e la bellezza dell’arte te ne danno continuamente l’esempio.

E’ il desiderio che t’invita ad essere beato, ad essere puro di cuore, sterminatore del male, ad eccitare il fuoco dell’amore di Dio in te, ad essere come Giacobbe benedetto da Dio, a saziare di cibo celeste e di soave manna la tua anima, coltivarla, seminarla, far sì che il seme fiorisca e faccia frutti. Se vuoi esaltare la misericordia di Dio, lodarlo e riempirti della sua compassione, armarti contro i nemici, rimani nella preghiera! […]

 

Il 1 settembre si compiono 448 anni dalla fondazione dell’Ordine della Madre di Dio. Erano presenti nella piccola chiesa della Rosa di Lucca San Giovanni Leonardi con i primi due compagni: il Venerabile Giovanni Battista Cioni e Giorgio Arrighini. Proprio quel giorno ricordano le cronache, il Cioni lasciò la casa paterna per unirsi al Leonardi. "Vi ho offerti alla Regina degli Angeli ovunque voi andrete ella sarà vostro rifugio e protezione”. Con queste parole ci viene trasmessa dai primi biografi di San Giovanni Leonardi, una sorta di istantanea della fondazione dei Chierici Regolari della Madre di Dio avvenuta a Lucca nel piccolo Oratorio di Santa Maria della Rosa il 1 settembre 1574. Più tardi P. Ippolito Marracci, anch’egli lucchese, scrittore mariano tra i figli più illustri del Santo di Diecimo, scriverà: “Pose la Vergine Maria tra le fondamenta della sua istituzione”. E ancora additando in una sua lettera ai religiosi la spiritualità mariana del Leonardi, riferiva come la preghiera dell’Angelus era tra le preferite del Santo e che la memoria dell’Incarnazione sovente accarezzava la mente ed il cuore. Tra le giaculatorie che il Leonardi amava ripetere vi era quella che, alludendo alle parole del Cantico dei Cantici (1,3), affermava il desiderio profondo della sequela di Cristo partendo dal discepolato di Maria: “Attirami a te o Madre Santa”. Si può dire da questi brevi tratti, che la Vergine Maria fu la vera dimora del Leonardi, il luogo dove egli sperimentò l’indissolubile primato di Cristo nella sua esistenza e l’appassionato amore alla Chiesa immacolata e ferita. Se egli amava ripetere ai suoi religiosi, “abbiate Cristo avanti agli occhi della vostra mente e con lui misurate le cose” era alla “scuola” della Madre di Dio che egli aveva appreso a meditare tutte queste cose nella profondità del cuore (Lc 2,51). La sua fu una vita spesa “tra le Case di Maria”. Se da una parte il Leonardi pose la sua dimora in colei che aveva offerto nel grembo immacolato una tenda all’Altissimo, l’esistenza del nostro Santo non solo fu tracciato dalla presenza di Maria, ma egli come l’Apostolo Giovanni la prese tra le sue realtà più care (Cf. Gv 19,27). Fin dalla giovinezza nel piccolo borgo di Diecimo e nella vicina frazione di Villa Basilica nel silenzio delle antiche pievi dedicate all’Assunta, elesse Maria quale custode della sua castità e la volle come sua celeste Patrona e più tardi dell’Ordine. Da giovane prete percepì che le istituzioni alle quali lo Spirito dava corpo, erano riflesso di quel si incondizionato che Maria pronunziò per la salvezza dell’umanità. In effetti, la prima regola che egli indicò ai primi compagni fu l’obbedienza, la capacità di porre mente e cuore alla volontà di Dio servendolo in modo radicale. Quasi a voler confermare questo suo desiderio di prendere dimora presso la Vergine e di costruirgli una casa in mezzo agli uomini, si fece pellegrino insieme ai primi compagni presso il Santuario di Loreto custode delle povere mura nelle quali dimorò il Verbo fatto carne. La spiritualità lauretana ed il pellegrinaggio, segnarono la devozione dei primi padri che, non solo produssero una abbondante letteratura mariana (vedi il pellegrinaggio a Loreto del Venerabile Cesare Franciotti), ma nella Chiesa di Santa Maria Corteorlandini, Casa Madre dell’Ordine a Lucca, nel XVII secolo i religiosi leonardini vollero viva questa memoria spirituale del Fondatore con una riproduzione della dimora lauretana.

La Chiesa celebra la memoria liturgica di san Giuseppe Calasanzio della Madre di Dio, fondatore degli Scolopi, Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio. Con san Giovanni Leonardi vissero una passione per l’educazione dei piccoli. La scuola del Vangelo li mise a contatto con le esigenze educative dei poveri del loro tempo. Furono consci che la formazione dei giovani di oggi avrebbe costituito la vitalità umana e spirituale degli adulti di domani.  Il Leonardi collaborò con il santo spagnolo per l'avvio delle Scuole dei poveri di Roma è riconoscibile la sua mano ed esperienza nella formulazioni di alcuni regolamenti della prima comunità degli Scolopi. Fu il Calasanzio a testimoniare durante il processo di Beatificazione del Leonardi affermando: “ Quanto la cognizione di detto Padre, dico averlo conosciuto nel tempo di Clemente Ottavo, col quale ho avuto pratica intrinseca, mentre egli è stato in Roma sino alla sua morte. Io dopo che lo conobbi per li molti discorsi avuti seco, sempre ne feci stima di persona ornata di lettere e di ottime virtù”. Ed ancora: “come uomo dotato di molta prudenza, si serviva la Santità di Clemente Ottavo, e particolarmente mi ricordo, che l’elesse per quietare alcune differenze e pretensioni che erano tra alcuni Gentiluomini Secolari e li Maestri delle Scuole Pie” (Archivio OMD, Processo informativo 1634). All'inizio del 1600 Scolopi e Leonardini furono uniti nel comune servizio apostolico, ma poi ognuno continuò nella propria esperienza carismatica: chi per le scuole chi per l'attività pastorale. Papa Gregorio XV quattrocento anni fa, elevò i due istituti a Ordine religioso con voti solenni, "canonizzando" in questo modo le esperienze carismatiche degli ultimi due Ordini della Riforma Cattolica.

Le professioni religiose e gli ingressi in noviziato, celebrati in questi giorni in alcune comunità dell’Ordine della Madre di Dio, ci offrono lo spunto per riflettere su una delle istituzioni care alla vita consacrata e a San Giovanni Leonardi: Il noviziato. L’esperienza primaria di bussare alla porta del convento ha origini evangeliche. Bussate e vi sarà aperto cercate e troverete (cf. Mt 7,7). In effetti, con il temine novizio e noviziato fin dalle origini della vita consacrata in oriente e in occidente, si vuole indicare una “Nuova casa da abitare”; una nuova appartenenza. Il termine è applicato al monaco novello da Cassiano. Tuttavia, le  probatio, postulatio usate in modo indistinto, indicano il tempo della  “prova” del candidato. Spesso i “cercatori di Dio” non erano accolti immediatamente, ma era riservato loro uno spazio alla porta del monastero e i candidati dovevano spesso bussare per qualunque necessità. Tale esercizio li metteva a contatto con quella “carità della soglia” che educa al servizio del prossimo: ospiti, pellegrini, monaci. Un’occasione per praticare la costanza e la perseveranza, dando prova delle buone disposizioni. Il processo educativo lo ritroviamo nelle prima cronache della famiglia del Leonardi. Il santo lucchese ebbe ad accogliere nella nascente istituzione i primi giovani della Lucca bene. Spesso li lasciava alla porta del convento, per provare la loro vocazione. Lo scopo della prova dei novizi fin dall’inizio è duplice. Da una parte il candidato manifesta la propria volontà di abbracciare la vita religiosa per cercare Dio senza alcun interesse, e dall’altra, la comunità si accerta delle qualità umane e spirituali del novizio.  Possiamo parlare di una doppia “osservanza”. I membri della comunità osservano il novizio, ma anche il novizio osserva la comunità, per discernere la sua scelta libera e lo stile di vita consono alla vocazione ricevuta. La durata del noviziato nella storia della vita consacrata è variabile, in oriente e in occidente abbiamo diverse indicazioni, ma bisognerà attendere il Concilio di Trento perché sia stabilita la durata minima di un anno. Lo spazio dedicato ai novizi ha la sua importanza. Spesso era una dipendenza del monastero, lontano dalla comunità. La verità di questa prassi, la ritroviamo in alcune raccomandazioni che San Giovanni segnala nel documento sulla Riforma dei Religiosi: “E’ necessario avere conventi ben distinti dagli altri nei quali, oltre i novizi ci siano solo pochissimi religiosi e questi siano esemplari e molto osservanti”. E ancora in alcuni appunti sul noviziato: “Si costruisca la casa di coloro che vengono ad ‘habitare nella religione’ lontana da ogni sorta di contaminazione. Infatti, attraverso i cattivi esempi degli inosservanti, i novizi possono corrompersi come delle giovani piante in un ambiente malsano”. Fu Papa Clemente VIII che affidò al Leonardi la visita apostolica  di numerosi monasteri benedettini, a stabilire alcune indicazioni sul noviziato che il Santo ebbe ad eseguire nel suo servizio di riforma e a prescrivere nei resoconti sulla vita regolare. Per prevenire abusi e ingerenze, Papa Boncompagni indicò che la casa di noviziato fosse addirittura autorizzata dalla Santa Sede e deliberò in modo minuzioso la struttura del noviziato, dando importanza alla figura del maestro dei novizi. Così, il Leonardi in alcuni suoi appunti sul noviziato: “Chi vuole che le cose siano ben fatte, cerchi il migliore e più perito maestro. Come chi vuole un buon abito, cerca un ottimo sarto e chi vuole costruire  una casa, provveda al migliore muratore. Allo stesso tempo chi vuole istruire i giovani nella via della perfezione, elegga il migliore religioso, giacché la formazione è l’arte delle arti (ars artium). […] Inoltre, tali religiosi segnalati per virtù e santità, educhino i novizi di virtù in virtù (virtute in virtutem). Questo compito lo possono esercitare i grandi, i dotti e i graduati, i quali, non si tirino indietro, perché è nobile cooperare con Dio alla salvezza delle anime”. Infine, parafrasando San Basilio  afferma: “Chi è destinato alla formazione dei giovani prevenga gli altri religiosi sia per età che per esperienza. Per l’attestazione di tutti egli, con paterna dolcezza e con parole prudenti, sappia correggere gli errori dei giovani e proponga per ognuno gli eventuali rimedi perché, a un tempo, evidenzi gli errori ed educhi l’animo a superare i vizi disordinati”.

Domenica, 21 Agosto 2022 10:15

Ventunesima Domenica del Tempo Ordinario

San Giovanni Leonardi. Dal Sermone nella quarta domenica dopo Pasqua (C.371)

Quanto è grande la bontà di Gesù Cristo verso coloro che lo servono fedelmente. Essi non di meno sono percossi da flagelli e nella stessa tribolazione egli è presente come amorevole padre, li conforta in tal modo che, le persecuzioni appaiono come consolazioni. Se nel Vangelo gli apostoli sono afflitti per la dipartita di Gesù egli subito li consola mostrando loro che: “è bene che io vada, perché se non me ne andrò non verrà a voi il Consolatore” (Cf. Gv 16,7).

Questa parola del Vangelo mi offre l’opportunità di riflettere con voi sulla consolazione che sentono i servi di Dio nel servirlo soprattutto nella sofferenza. Contrariamente, coloro che vivono immersi nei loro piaceri, sentono in sé una grande amarezza […]. Ora fate bene attenzione. E’ stata sempre tra le caratteristiche divine la consolazione per chi è nell’afflizione. Ascoltate cosa dice l’apostolo Paolo: “Benedetto sia Dio che ci consola in ogni nostra tribolazione” (Cf. 2Cor 1,3). Così i numerosi esempi della Scrittura, attraverso gli angeli buoni inviati a Noè e ad Abramo.

[…]Se noi come gli antichi non percepiamo questa dolcezza nella tribolazione, è perché non diamo a Dio la possibilità di operare in noi. Poiché stando ad una causa ne segue un effetto se non impedito. Dio ha sempre fatto questo con anime disposte  ad essere tali. Pertanto gustate queste dolcezze. “Gustate e vedete come è buono il Signore” (Cf. Sal 33, 9)[…].

Domenica, 21 Agosto 2022 09:51

L’Assunta tra le comunità OMD nel mondo

“Vi ho affidati alla Regina degli Angeli ovunque andrete”: Le parole del Fondatore sono ancora più sentite in questa solennità dell’Assunta che segna la devozione mariana dell’Ordine dove oggi è presente nel mondo. Dalla preparazione alla rinnovazione dei voti, alle solenni celebrazioni e processioni mariane, la famiglia religiosa fondata da San Giovanni Leonardi, ha onorato la “Regina degli Angeli”, chiedendo per l’Ordine intero presente oggi in Italia, Cile, India, Nigeria, Indonesia, Colombia e Inghilterra i doni per una rinnovata attività missionaria ed evangelizzatrici ad immagine della Madre di Dio. Di seguito alcune immagini delle diverse celebrazioni.

14 agosto 2022

Il Padre Generale P. Antonio Luigi Piccolo il suo Consiglio e le Comunità dell'Ordine della Madre di Dio

sono vicini al dolore di P. Cesar Gonzalez per la morte del caro papà 

Héctor Fernando Gonzalez

di anni 66

Affiliato OMD

La Madre di Dio che lo ha tenuto sotto il suo manto

in questo tempo di sofferenza lo attiri nella beatitudine dei Santi

I funerali saranno celebrati lunedì 15 agosto (Italia ore 21.00)

presso la Parrocchia Nostra Signora dell'Assunzione di Quinta de Tilcoco Cile

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