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Con Cristo
misurate le cose
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Con Cristo
misurate le cose
Con l’Editto emesso dal Cardinale Vicario Agostino Vallini si dà inizio alla causa di Beatificazione e Canonizzazione dei Servi di Dio Cosimo Berlinsani OMD e Anna Moroni fondatori della Congregazione delle Oblate del Bambino Gesù. Già dall’agosto 2012 la Congregazione delle Suore Oblate del Bambino Gesù nella persona della Madre Generale Raffaella Funari, e l’Ordine della Madre di Dio nella persona di P. Francesco Petrillo Rettore Generale, hanno convenuto con l’approvazione dei rispettivi Consigli, di nominare due Postulatori per l’avvio del “Processo di Beatificazione e Canonizzazione dei Servi di Dio”. Due processi distinti come prevedono le normative del Diritto e del Magistero ecclesiale. Il primo atto ufficiale prodotto dalle due Postulazioni è stato il “Supplex libello” emesso da P. r2t6qef Sciberras OSA e da P. Davide Carbonaro OMD rispettivamente per la Causa di Madre Anna e di Padre Cosimo, rivolto al Cardinale Agostino Vallini Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma. Questo primo documento ufficiale consiste in una supplica nella quale i postulatori manifestano il desiderio delle parti attrici di intraprendere la Causa descrivendo brevemente le motivazioni per cui le due figure, ancora oggi, rappresentano un riferimento evangelico per il popolo di Dio. Infine, in una serie di appendici sono raccolti brevi tratti biografici dei Servi di Dio e un elenco di testimoni divisi tra clero, religiosi e popolo di Dio. Le lettere postulatorie sono state accolte con parere positivo dalla Conferenza Episcopale Laziale, oggi con l’Editto promulgato dal Cardinale Vicario, la Congregazione delle Oblate e l’Ordine della Madre di Dio si impegnano a presentare i nuovi Servi di Dio alla Chiesa imitandone i doni e le virtù. Pubblichiamo di seguito gli “Editti” del Cardinal Vicario e un articolo del Postulatore Generale OMD P. Davide Carbonaro: “La Chiesa ‘Nutrice di Santi’: L’iter del processo di Canonizzazione dei Servi di Dio Cosimo Berlinsani e Anna Moroni”.
9 luglio 2014
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La Chiesa nutrice di Santi
A 342 anni dalla Fondazione delle Suore Oblate del Bambino Gesù ad opera di Madre Anna Moroni e P. Cosimo Berlinsani OMD, La Congregazione domenica 6 luglio, ha voluto celebrarne la memoria con il 5° Colloquio di studio “Un Cammino di Santità”. Nella celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. il Cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore, la Comunità delle Suore Oblate ha inteso rendere grazie al Signore per il dono della loro presenza nella Chiesa; e durante l’omelia il Cardinale Piacenza ha affermato che Anna e Cosimo incarnano: “L’atteggiamento di Maria di fronte all’evento trascendente dell’Incarnazione, che si avvera nella tenerezza delle sue piccole membra, è il silenzioso stupore, è un silenzio adorante, che si infrange soltanto per magnificare il Signore ed esultare nel Dio di ogni salvezza. E’ uno stupore motivato, dal momento che vuole prendere dimora in Lei Colui che estende la sua presenza ad ogni angolo dell’universo. E’ una taciturnità pensosa davanti al prodigio della sua divina maternità, del suo essere “nutrice”, che Maria mantiene anche dopo aver raccolto la testimonianza giubilante dei pastori: “Serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2,18-19).
9 luglio 2014
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Omelia del Cardinale Mauro Piacenza
Domenica 15 giugno nella Solennità de la Ssma. Trinità, sono stati cosacrati presbiteri due diaconi cileni Javier e Claudio. L’Eucaristia è stata celebrata nel Duomo di Rancagua il rito è stato officiato da Mons. Alejandro Goic Karmelic, vescovo di questa diocesi. Hanno concelebrato il Rettore Generale e il P. Delegato del Cile. Durante l’omelia Mons. Goic ha sottolineato sopratutto il dono e il centro della Trinitá: amore; questo amore che chiama e porta a farsi di Dio. Alla fine ha detto che “soltanto nella mano della Vergine, la Madre di Dio, possiamo andare avanti nel ministero sacerdotale”. In conclusione il Padre Generale ha ringrazio il vescovo ed anche tutto il popolo di Dio, affermando che in questa solennità i neo sacerdote sono un dono per l’Ordine, ma anche per tutta la Chiesa. Dopo la celebrazione si è condiviso insiseme a tutti i partecipanti presso la Parrocchia N. S. del Carmine. Il Tema di P. Javier é: “Concedi al tuo servo un cuore docile” (1 Re 3,9), e quello di P. Claudio é: “Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore” (Gv 10,11)
News 1
News 2 17 giugno 2014
On 12th June, on the eve of the Soleminity of Antony, during the Eucharistic Celebration, presided over by Msgr. John Robert, the vicar General of the diocese of Vellore, OMD Indian delegation, after the approval and decree from General Council, has taken up its third parish, Sanipoondi, a newly bifurcated Parish. The Vicar General as the delegate of the Bishop, announced the creation of the parish and Fr.Jeyan Santhiyagu took the oath as the Parish Priest and then the contract between the diocese and the Order was signed by the Indian Delegate General. Fr.Kulandairaj is appointed as assistant parish priest and Rector of the community, which is named after our Patronesss, Mary, assumed into heaven. The rented house , which is at present for staying of our priests, is known as CASA ASSUNTA, was blessed by the Indian delegate on 13th June, on the feast of St.Antony and all the fathers and the brothers of the delegation came together to witness the function.
The parish has around 200 families, one primary school, 3 acres of land around the Church. 90% of the people of the village are agricultural coolies, others are working as teachers, army men and cooks in hotels. This would be our third OMD parish in India and while the other two parishes come in Central (Samayapuram) and southern (Azhickal) part of Tamilnadu, this third one is in northern part of the state, thus making our Leonardian presence in Tamilnadu a more balanced one. This new parish is also different in its geographical nature because our first parish Samayapuram is on Trunk road from Trichy to Chennai, the capital of Tamilnadu, and the second parish, Azhickal, which is close to the city of Nagercoil whereas this is purely in a village atmosphere, having more huts than concrete houses, poor road system and very simple and naïve Church structure and without a house for priests. But what is outstanding is their faith and enthusiasm to collaborate. And this is giving us a hope on which we can really build up. Also people are not much organized and taken care of due to the absence of a priest, but once our presence is made permanently with them, they could be easily organized and nurtured.
15 giugno 2014
On 31st May, on the feast of the visitation of Blessed Virgin Mary, novice brother Sagayaraj, made his Temporary profession into the hands of Fr. Lourdu Rajan, the delegate for India, in our formation community at Samayapuram, India. It was held in a Eucharistic celebration , participated by other fathers of the delegation, our missionary fathers in Indonesia and other fathers who have come for vacation from Italy to India, all of our seminarians and the family members of the novice. Fr.Delegate, in his homily, brought out Mary, as the ark of the New Covenant, brings nearer Jesus, the Redeemer, to the people whom she visits. A consecrated person needs this nearness of the Redeemer for his personal sanctification and his ministry of the salvation of souls. Then he went onto explain the rituals of profession and their meanings; the handing over the religious habit, which symbolizes the vows of poverty.obedience and chastity and giving of the Constitutions and rules, which is a handbook in his path to holiness and receiving the holy Rosary which reminds of our specific Marian Cult and which serves to remind that a Leonardian can't be without being a Marian.
2 giugno 2014
Tutti noi sappiamo che la Nigeria è una grande paese nel quale molti contrasti si sono manifestati in questi ultimi tempi. Rapimenti di 240 ragazze, autobomba nelle piazze, persone che si fanno esplodere in Chiesa contro i cristiani. Sono pagine che fanno piangere ai nigeriani, ma anche a noi che con loro continuavamo la missione. Questo ha detto il P. Generale dell’Ordine della Madre di Dio in visita alla Nigeria. I constasti sono evidente. Da un lato si sono stragi e ferite, ma da un altro c’è pace e riconciliazione, come oggi hanno fatto i religiosi OMD in Nigeria con il loro seminario e con i fedeli. Abbiamo voluto celebrare la domenica V di Pasqua con la comunità, offrendo alla Chiesa i tre nuovi ministri, uno di Accolitato gli altri due di Lettorato, come segno di riconciliazione e di pace. Annunciare Cristo e servire l’altare del Signore, ha detto P. Francesco Petrillo, significano mettere una risorsa capace di spaccare ogni prepotenza e guerra. È Il Signore che ci da questa forza e ci fa capaci di continuare la missione pasquale che lui ha inaugurato. Un mondo nuovo del quale Cristo è la pietra d’angolo. La festa è stata partecipate da tutti, ma in particolare i bambini che oggi hanno fatto la loro festa e sono stati messi al centro del seminario. Nel pomeriggio il P. Generale ha fatto una visita alla scuola “ St. John Leonardi nursery primary and secondary school”, fatta costruire dell’Ordine della Madre di Dio con i proventi ricevuti dalla Conferenza Episcopale Italiana, grazie all’attenzione della EsseGiElle. Anche questa iniziativa, va in contrasto con quanto abbiamo detto della violenza e della soprafazione. Una scuola, che sarà inaugurata il 15 agosto, è una vittoria della pace e della voglia di mettere al centro i bambini contro ogni volontà di usarli per i loro sforzi i ribelli e i terroristi.
L’Ordine in Cile ha la gioia di festeggiare nel prossimo mese due celebrazioni importanti: La Professione Solenne del Chierico Saúl Ahumada il giorno di Pentecoste nella parrocchia N.S. di Guadalupe e l’ordinazione presbiterale dei diaconi: Javier e Claudio nella Solennità della Santissima Trinità nel Duomo di Rancagua da Mons. Alejandro Goic. 16 giugno 2014
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Invitacion ordenacion
Si terrà presso il Santuario Santa Maria della Chiesa Jaddico (Brindisi) il prossimo 1 giugno, il Meeting delle Madrine OMD 2014. “Una giornata di comunione e formazione, preghiera e condividere”, ha affermato P. Luigi Piccolo Delegato Generale Opera Madrine OMD. La presenza delle Madrine OMD nella Chiesa, ispirata al carisma leonardino, ha lo scopo di pregare e sostenere le vocazioni dell’Ordine. 13 maggio 2014
Hanno preso parte all’Eucaristia di lunedì 12 maggio nella Cappella di Santa Marta in Vaticano celebrata da Papa Francesco, una rappresentanza di fedeli della Parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli accompagnati dal Parroco P. Davide Carbonaro. Al temine della celebrazione sono stati ricevuti e ascoltati dal Santo Padre con paterna cordialità. La comunità parrocchiale ha voluto lasciare in dono a Papa Francesc,o una copia dell’icona di Santa Maria in Portico particolare protettrice di Roma. Nell’omelia durante la santa Messa, il Papa ha ricorrdato il compito essenziale della Chiesa che è quello di “aprire porte”. “Chi siamo noi per chiudere le porte” allo Spirito Santo? È la domanda ricorrente che Papa Francesco ha posto durante l’omelia della Messa del mattino, presieduta a Casa Santa Marta, e dedicata alla conversione dei primi pagani al cristianesimo. Lo Spirito Santo, ha ribadito, è quello che fa andare la Chiesa “oltre i limiti, più avanti”. Lo Spirito soffia dove vuole, ma una della tentazioni più ricorrenti di chi ha fede è di sbarrargli la strada e di pilotarlo in una direzione piuttosto che un’altra. Una tentazione non estranea nemmeno agli albori della Chiesa, come dimostra l’esperienza che vive Simon Pietro nel brano degli Atti degli Apostoli proposto dalla liturgia. Una comunità di pagani accoglie l’annuncio del Vangelo e Pietro è testimone oculare della discesa dello Spirito Santo su di loro, ma prima esita ad avere contatti con ciò che aveva sempre ritenuto “impuro” e poi subisce dure critiche dai cristiani di Gerusalemme, scandalizzati dal fatto che il loro capo avesse mangiato con dei “non circoncisi” e li avesse persino battezzati. Un momento di crisi interna, che Papa Francesco rievoca con un filo di ironia: “E’ una cosa che non si poteva pensare quella. Se domani venisse una spedizione di marziani, per esempio, e alcuni di loro venissero da noi, ecco... marziani, no? Verdi, con quel naso lungo e le orecchie grandi, come vengono dipinti dai bambini ... E uno dicesse: ‘Ma, io voglio il Battesimo!’. Cosa accadrebbe?”. Pietro comprende l’errore quando una visione gli illumina una verità fondamentale: ciò che è stato purificato da Dio non può essere chiamato “profano” da nessuno. E nel narrare questi fatti alla folla che lo critica, l’Apostolo – ricorda Papa Francesco – rasserena tutti con questa affermazione: “Se dunque Dio ha dato loro lo stesso dono che ha dato a noi, per avere creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?”. “Quando il Signore ci fa vedere la strada, chi siamo noi per dire: ‘No Signore, non è prudente! No, facciamo così’… E Pietro in quella prima diocesi – la prima diocesi è stata Antiochia – prende questa decisione: ‘Chi sono io per porre impedimenti?’. Una bella parola per i vescovi, per i sacerdoti e anche per i cristiani. Ma chi siamo noi per chiudere porte? Nella Chiesa antica, persino oggi, c’è quel ministero dell’ostiario. E cosa faceva l’ostiario? Apriva la porta, riceveva la gente, la faceva passare. Ma mai è stato il ministero di quello che chiude la porta, mai!”. Ancora oggi, ripete Papa Francesco, Dio ha lasciato la guida della Chiesa “nelle mani dello Spirito Santo”. “Lo Spirito Santo – prosegue – è quello, come dice Gesù, che ci insegnerà tutto” e “farà che noi ricordiamo quello che Gesù ci ha insegnato”: “Lo Spirito Santo è la presenza viva di Dio nella Chiesa. E’ quello che fa andare la Chiesa, quello che fa camminare la Chiesa. Sempre più, oltre i limiti, più avanti. Lo Spirito Santo con i suoi doni guida la Chiesa. Non si può capire la Chiesa di Gesù senza questo Paraclito, che il Signore ci invia per questo. E fa queste scelte impensabili, ma impensabili! Per usare una parola di San Giovanni XXIII: è proprio lo Spirito Santo che aggiorna la Chiesa: veramente, proprio la aggiorna e la fa andare avanti. E noi cristiani dobbiamo chiedere al Signore la grazia della docilità allo Spirito Santo. La docilità a questo Spirito, che ci parla nel cuore, ci parla nelle circostanze della vita, ci parla nella vita ecclesiale, nelle comunità cristiane, ci parla sempre”.
Papa Francesco ha presieduto sabato 19 aprile nella Basilica Vaticana la Veglia Pasquale. Nell’omelia ha commentato l’invito dell’angelo ai discepoli a tornare in Galilea, perché lì Cristo risorto li precede. “La Galilea – ha detto il Papa - è il luogo della prima chiamata, dove tutto era iniziato! Tornare là, tornare al luogo della prima chiamata” significa “riscoprire il nostro Battesimo come sorgente viva, attingere energia nuova alla radice della nostra fede e della nostra esperienza cristiana”, significa “tornare a quel punto incandescente in cui la Grazia di Dio mi ha toccato all’inizio del cammino. E’ da quella scintilla che posso accendere il fuoco per l’oggi, per ogni giorno, e portare calore e luce ai miei fratelli e alle mie sorelle” testimoniando Cristo Risorto con gioia umile e mite. 20 aprile 2014