Ven. P. Cesare Franciotti, Pratiche, v59-r60
Gv 11,1-45
Lazzaro il nostro amico dorme. Vergognati, anima mia, poiché il Signore reputandoti sua familiare ed amica, per essere venuto più volte nella tua casa, oggi ti debba trovare stanca, tiepida, addormentata, e come morta nello spirito e nella devozione. Meravigliati come sia possibile che, avendo per amico un sì grande Signore e attraverso i suoi aiuti, tu ti sia lasciata vincere dalla pigrizia. Temi, temi, che le Comunioni passate ti abbiano, per tua negligenza portato poco giovamento! Riconosci la bontà del Signore, che ancora ti chiama amica e si accontenti di venirti a destare dal sonno.
Marta dunque come udì che veniva Gesù. Osserva che prima andò Marta e poi Maria non solo perché era maggiore di età, ma perché tu intendessi che chi vuole ottenere la dolcezza della vita contemplativa, gustando del Signore nel Santissimo sacramento bisogna che prima si eserciti molto bene nell’agire con il prossimo, vincendo le proprie passioni, sopportando i suoi difetti e non dando occasioni di scandalo, rallegrandosi del bene altrui e soccorrendolo nelle sue necessità temporali e spirituali. Infine,impara che nelle tue fatiche ed amarezze non devi far altra scelta che ricorrere al Signore e riceverlo umilmente in casa tua.
Dove lo avete posto? Rifletti anima mia come il Signore entrato subito in te, domandi all’intelletto ed alla volontà, le quali sono due potenze dell’anima, come due sorelle; che cosa hanno fatto del cuore e dove lo hanno posto. Tu allora confusa, mentre vedi che si trova nel fetido sepolcro della tiepidità, legato con abiti invecchiati, risponderai con obbligo: Signore vieni e vedi. Egli vedendolo coperto con una pietra per la durezza del cuore si meraviglia nel dire: Come [mai] ancora non hanno potuto spezzare questa dura pietra tanti benefici e tante grazie?
Gesù scoppiò in pianto. Dunque, anima mia, mentre il Signore è entrato nel tuo cuore e stato tale e tanto il fetore sentito, che le ha causato disgusto e provocato il pianto. Ahimè, comprendi da questo che la tua tiepidità per essersi tanto assuefatta ha bisogno, per colpa tua, d’altro che di una semplice e sola Comunione (benché in sé sarebbe sufficiente per togliere ogni vizio invecchiat. [Per questo sono necessari] sospiri, lacrime e preghiere; vincere se stesso. Queste cose cooperando con la Santissima Comunione, come principale aiuto e rimedio, gioveranno non poco alla tua spirituale resurrezione.
Lazzaro vieni fuori Una sola voce fu necessaria per far tornare vivo un corpo fetido. E tu non sorgerai [ascoltando] le parole del tuo Signore, essendo nutrita spesso della sua preziosissima carne e [e del suo] sangue? Sorgi, sorgi, anima mia, ma avverti che Lazzaro sorgendo era legato con bende. Perché tu intenda che sebbene le parole del Signore ed i suoi Sacramenti ti faranno uscire fuori dal sepolcro dei peccati attuali e delle loro occasioni, ad ogni modo, per la tua debole contrizione, ti resteranno i comportamenti e ti circonderanno come tante funi le vecchie consuetudini. Di conseguenza avrai bisogno di continua diligenza e vigilanza.