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Con Cristo
misurate le cose
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Con Cristo
misurate le cose
In questo periodo le previsioni per il nuovo anno si sprecano ad ogni livello. Nel corso del nuovo anno, vi saranno avvenimenti che non dipenderanno da noi, ma da Dio o da fattori sui quali non potremo interferire; è facile, allora, comprendere come oroscopi, interviste ai maghi siano comportamenti poco seri per ogni uomo e per un cristiano in particolare. Altri avvenimenti dipenderanno da noi. Dovremmo, anziché aspettarci tutto dalle “stelle”, darci da fare per viverli in modo conveniente e utile a noi e ai fratelli. E’ anche tempo di auguri. Moltissimi sono quelli che riceviamo e offriamo. Facciamo poca fatica a porgere auguri di buon anno a tutti quelli che incontriamo. Se un amico o parente, al quale li abbiamo porti, nel corso dell’anno si venisse a trovare in difficoltà e ci chiedesse aiuto, quale soccorso saremmo disposti ad offrirgli? La benedizione viene da Dio e non dagli oroscopi o dai maghi. E se ci facessimo porgere gli auguri da Dio? Porgere auguri a qualcuno, augurargli felicità, benedirlo, significa riconoscere che la vita umana non ha in sé il segreto del suo essere, ma che dipende dalla benevolenza di “Qualcuno”. Nella Bibbia la benedizione è conferita con l’imposizione delle mani, per significare che avviene la “realizzazione” dell’augurio da parte di Dio. Unica condizione, per la sua efficacia reale, è che l’uomo accetti il Dio benedicente. Accettare il Dio benedicente, significa fidarsi di lui, credere che, di là dalle vicende umane, ci ha preparato una gioia più certa e più grande. Anche in questo Maria si presenta come modello perfetto e illuminante.