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Con Cristo
misurate le cose
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Una giornata di Studio organizzata dalla Provincia di Lucca in collaborazione con il Centro studi OMD, ha visto radunarsi dopo il convegno romano, diversi studiosi che hanno proposto la vicenda umana e intellettuale di P. Ludovico Marracci orientalista e traduttore del Corano. Nel salone dell’arcivescovado sabato 14 dicembre le riflessioni hanno toccato la “Figura il contesto storico e spirituale di P. Ludovico Marracci. il Prof. Ignazio Del Punta dell’Università di San Marino, Luca Santini storico di Camaiore, Gian Luca D’Errico dell’Università di Bologna, Francesco Bustaffa dell’Università di San Marino, Paolo Branca dell’Università Cattolica di Milano. Nel saluto rivolto ai convenuti il Segretario Generale dell’Ordine P. Davide Carbonaro ha e sottolineato la gratitudine: “per il dono di uomini come Ludovico Marracci figlio di questa terra. Ad essi riconosciamo il ruolo di ‘puntellatori’ della società umana e cristiana. Certo del Marracci possiamo riaffermare, guardando al patrimonio di cultura e di fede di cui fu estensore, la lungimiranza profetica del Leonardi: “uomo di grammatica e di spirito” (Cf. Lettera del 21 novembre 1608). Il suo ingegno e la sua passione per la cultura araba ed orientale in genere, lo rendono per il suo tempo custode intelligente di quelle “porte del mediterraneo” oggi così al centro di tragedie umane che la cronaca del nostro tempo evidenzia, generando nei cuori domande antiche e nuove”. Così, ha proseguito p. Davide: “Ludovico si mise in ascolto di una cultura diversa dalla sua. Egli stesso ricorda che fu ‘la curiosità intellettuale’ che lo spinse a decifrare i caratteri cufici che erano su un foglietto abbandonato dai ‘levantini del Tevere’. Quell’episodio emblematico e rivelativo dell’animo di Marracci: curioso, intelligente, investigatore, prudente, scientificamente onesto; ma pur sempre figlio della Chiesa e del Leonardi e quindi ‘uomo di obbedienza’. Lo riconosciamo a pieno titolo tra i protagonisti ‘del meticciato culturale’ che nel XVII secolo condurrà all’incontro tra la lingua sacra dell’Islam ed il latino, la lingua dell’Europa. In effetti, la traduzione del Corano, come ‘apostolato intellettuale’ operò una sorta di dialogo interreligioso anzitempo e permise di accostare senza paura colui che rimaneva pur sempre l’atavico ‘nemico’. Con la penna di P. Ludovico l’Islam entrò in Europa in un modo nuovo senza spada, e senza sangue. Ben venga questo Convegno a Lucca che segue immediatamente quello di Roma. Ringrazio quanti ne hanno curato la preparazione scientifica e documentale e gli aspetti organizzativi ed economici. Il Centro Studi dell’Ordine della Madre di Dio continuerà nel prossimo futuro lo studio, la conservazione e la trasmissione del patrimonio marracciano che rimane un caposaldo del’umanesimo cristiano e italiano”.
16 dicembre 2013
Civiltà Cattolica la rivista dei Gesuiti e Settimana dei Dheoniani, ricordano la figura di P. Ludovico Marracci OMD nel quarto centenario della nascita. I contributi sono di Wafik Nasry S.I., “Ludovico Marracci (1612-1700) Breve introduzione alla sua vita e alla sua opera”; Quaderno N°3906 del 23/03/2013 - (Civ. Catt. I 531-636 ); e di Davide Carbonaro OMD, “Ludovico Marracci ponte tra cristiani e musulmani”, Settimana, 14 (2013) 12. Il Marracci, sacerdote dei Chierici Regolari della Madre di Dio, fu un uomo dai molti interessi e dai molteplici talenti. Fu sacerdote e padre spirituale, ricercato dalle più alte autorità ecclesiastiche del suo tempo. Fu un pensatore profondo e uno studioso completo, un linguista, versato in molte lingue, tra cui l’ebraico, il siriaco e l’aramaico. Fu autore prolifico, avendo lasciato 91 volumi di manoscritti, tra cui una traduzione latina del Corano in due tomi, con il testo arabo a fronte, e un ampio apparato di commenti e note. Per la prima volta in Europa, egli utilizzò le principali fonti arabe, presentando diversi aspetti della tradizione e della dottrina musulmana. A questo riguardo, inaugurò uno studio scientifico dell’islàm in Europa. Il volume si pone nella linea di una lunga tradizione apologetica e missionaria cristiana. 10 aprile 2013
La rivista “Testimoni” delle Dehoniane, quindicinale di informazione spirituale e vita consacrata, proprone per il numero 19 del 2012 pag. 20-22 una articolo di P. Davide Carbonaro su P. Ludovico Marracci traduttore del Corano e della Bibbia arabica. Lo scopo del suo impegno, in pieno XVII secolo, fu di offrire ai missionari un manuale insieme apostolico e apologetico, per la propagazione della fede tra i musulmani. Con lui l’orientalismo scientifico compie i suoi primi passi. 22 novembre 2012
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Testimoni
Così ha affermato il Card. Tauran, che ha aggiunto:”Il dialogo interreligioso non è tra religioni, ma tra credenti” nella conclusione del Convegno Internazionale sulla figura e l’opera di Padre Ludovico Marracci primo traduttore del Corano nel 1698, organizzato dall’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio (OMD) il 15-16 novembre, nella Sala Baldini in Piazza Campitelli, 9. La sezione mattutina – presieduta da Miguel Angel Ayuso Guixot, Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso – ha preso il via dalla relazione di Giovanni Pizzorusso,
ell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, che ha descritto la vivacità dell’ambiente orientalista romano del XVII secolo - nel quale Marracci era perfettamente inserito - specchio dell’interesse del Papato verso l’Oriente e l’Islam. “Il Corano non contraddice il Vangelo quando dice la verità”, ha affermato il relatore, ponendo l’accento sulla comprensione del testo da parte della Chiesa che spinse Papa Gregorio XVI, nel 1622, alla fondazione della Congregazione “de Propaganda Fide” e all’istituzione di numerosi centri di studio presso gli ordini religiosi. Le fonti usate da Marracci sono state al centro della riflessione di Roberto Tottoli dell’Orientale di Napoli, che si è soffermato sull’analisi dei manoscritti di provenienza andalusa e morisca presenti a Roma e riferiti direttamente al Corano.La relazione di Giovanni Rizzi dell’Università Urbaniana ha focalizzato l’attenzione del pubblico sulla traduzione di Marracci, della “Biblia sacra arabica”, definita espressione della ”lingua araba cristiana”. L’opera, come ha sottolineato il relatore, aveva il duplice intento di fornire un testo valido alle comunità cristiane di lingua araba e contemporaneamente favorire un accostamento anche da parte dei musulmani. La sezione mattutina si è conclusa con un dibattito che ha visto i relatori impegnati a rispondere alle numerose domande del pubblico, circa il mancato apprezzamento del mondo islamico nei riguardi di Marracci, sulla sua competenza nell’uso delle fonti anche ebraiche e la sua vocazione missionaria e filologica. Nel pomeriggio, il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, ha presieduto la sezione conclusiva del convegno. “Per noi cristiani la novità non è il libro, ma Cristo” ha affermato, marcando una differenza con la fede islamica ma altresì ricordando che non può esserci un vero dialogo interreligioso senza la disponibilità verso l’altro, proprio perché “la religione esprime l’uomo come apertura al trascendente”. Da parte sua Giovanni Maria Vian, Direttore de L’Osservatore Romano, ha ribadito l’importanza dei testi sacri, sottolineando il fatto che mentre “il Corano fino al X secolo è considerato intoccabile”, nel senso di intraducibile, le scritture per i cristiani sono“ispirate da Dio”, ma “non nella loro costituzione letteraria, o nella singola parola” ma in modo da permettere al cristiano “una certa distanza che lo protegga dal fondamentalismo”. P. Francesco Petrillo, Rettore Generale dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, ha concluso ringraziando “abbiamo scoperto in questo convegno un carisma in più di S. Giovanni Leonardi, lo spirito missionario” L’evento si è concluso con un Concentus Commemorativo nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli: “Il '600 romano e il regno delle due Sicilie” eseguito dalla Cappella Musicale Santa Maria in Campitelli ed Ensemble La Cantoria, che ha proposto un programma con autori raramente eseguiti e di notevole interesse come i mottetti di Giovanni Felice Sanches ed il Dialogo a cinque voci e strumenti dal “Diluvio universale” di Michelangelo Falvetti. Il concerto è stato diretto dal M° Roberto Gini interprete di punta della musica antica internazionale. 17 novembre 2012
Al via i lavori del Convegno Internazionale che si sta svolgendo a Roma, nella Sala Baldini in Piazza Campitelli, 9: ”Corano e Bibbia. L’uso delle fonti in P. Ludovico Marracci”, organizzato dall’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio che si concluderà domani, 16 Novembre. Numerosi gli interventi, davanti ad un pubblico attento e competente, seguiti al saluto di P. Francesco Petrillo, Rettore Generale OMD, che ha aperto il convegno sottolineando l’importanza di Marracci come “grande rappresentante del suo tempo, pioniere della comprensione del Corano”, aggiungendo che “mettersi all’ascolto di Marracci significa entrare in dialogo con l’Islam”. A seguire, nella sua pregevole esposizioneGiovanni Maria Vian, Direttore dell’Osservatore Romano, ha percorso una panoramica sulla storia dell’orientalismo nella tradizione cristiana, lungo l’età tardo-antica fino a Marracci, concludendo che “l’orientalistica contemporanea si fonda su queste basi”. Da parte sua, il Prof. Gianluca D’Errico, dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, si è soffermato sul ruolo di Marracci nel Sant’uffizio. “Il suo lavoro in Curia è stato marcato dall’attenzione missionaria che ha imparato da San Giovanni Leonardi” ha ricordato, soffermandosi sul singolare permesso accordatogli di consultare libri a quel tempo proibiti. Ha concluso questa prima giornata del convegno,Paolo Aranha, del Warburg Institute (London), analizzando il ruolo di Marracci nella Congregazione di Propaganda Fide, mettendone in luce il profilo missionario profondamente legato al suo slancio evangelizzatore.
15 novembre 2012
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Intervento P. Generale - Convegno Marracci
Con una lettera della Presidenza della Repubblica, è stata comunicata l’Adesione del Capo dello Stato On. Giorgio Napolitano alle celebrazioni per il IV Centenario della nascita di P. Ludovico Marracci (1612-2012), orientalista e traduttore del Corano e della Bibbia arabica. Il Presidente, ha inoltre voluto destinare , quale suo premio di rappresentanza al Convegno internazionale, una medaglia e gli auguri per il successo dell’iniziativa. 31 ottobre 2012