Curia Generale dell'Ordine
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Omelia professione Livinus
12 settembre 2020 Domenica 24 dell’anno A
1. Nel discorso della Comunità cui l’evangelista Matteo dedica tutto il capitolo 18, viene affrontato oggi il tema del perdono. Nei rapporti fraterni, Gesù ci dice quale è l’atteggiamento giusto di un fratello nei confronti di un altro fratello che lo ha offeso. E’ Pietro che suscita l’intervento di Gesù, con la sua domanda: Quante volte devo perdonare? Gesù risponde con unna affermazione paradossale che certamente sconvolge le attese dell’Apostolo. Tanto è vero che Gesù continua, allargando il discorso, offrendici motivazioni definitive.
Dentro questo discorso, infatti, c’è la motivazione meglio la rivelazione di Dio. Chi è il nostro Dio? E’ quel re tanto compassionevole. E’ quel re che Gesù ci ha rivelato con la sua parola e con la sua vita, morte e risurrezione. Ecco dove si spinge la misericordia, a sacrificare il Figlio per noi.
2 Nessuno di noi ha il coraggio di prendere questo modello, questa misura: chi sarà capoe di fare lo stesso? Cos’è allora la professione religiosa? E’ il desiderio di essere avvolti in questa misericordia, di respirare la stessa compassione, di cercare la misura di Cristo.
La vocazione alla vita religiosa è questo desiderio di avvicinarsi al mistero di Dio, di abbandonarsi come Gesù nelle braccia del Padre, di non pensare alle cose del mondo, alla ricchezza, al potere, al prestigio, al piacere, al capriccio: è amare tutte le cose e tutte le persone con lo sguardo e l’amore di Dio.
La consacrazione o professione religiosa è il desiderio di amare tutte le cose con l’amore di Dio. L’immenso amore, l’infinita compassione che io ho sperimentato, voglio gridarla a tutti e dedicare la mia vita perché venga conosciuta e vissuta.
Rev.mo P. Vincenzo Molinaro
Rettore Generale OMD
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Carissimi fratelli Vishal e Velgith,
nella imminenza della vostra Solenne Professione, voglio farvi giungere il mio saluto e il mio augurio.
L’Ordine della Madre di Dio è davvero lieto di accogliere la vostra domanda e di ammettervi tra i propri membri, affidando anche a voi l’eredità spirituale che il Santo Fondatore ha lasciato alla Chiesa. Che la vostra Professione avvenga alla vigilia della solennità dell’Assunzione di Maria costituisce una coincidenza provvidenziale. Infatti il nostro Ordine ha in Maria Assunta la sua Patrona, in questo giorno rinnova i suoi voti, e quindi ciò stringe ancora di più i legami tra l’Ordine stesso e voi che in maniera definitiva vi inserite nel gruppo.
A Maria Assunta, quindi, voglio affidare la vostra consacrazione, le vostre persone, il vostro futuro, il vostro servizio apostolico. A Maria Assunta, in questo anno mariano, sarete consacrati per la vita, secondo l’esempio di San Giovanni Leonardi. Maria Assunta, sia dunque il vostro orizzonte, la vostra aspettativa, il vostro ideale. Avvicinatevi a Lei con totale fiducia, sarà la maestra per la vostra povertà, castità e obbedienza. Avvicinatevi a Lei per il vostro servizio, seguite il suo esempio di umiltà e dedizione.
Insieme a voi voglio salutare tutti i fratelli che rinnovano i voti e in particolare coloro che rinnovano allo scadere dei tre anni. Voglio salutare le vostre famiglie e augurare a tutti la pace interiore e la buona salute.
Sappiate che vi sono vicino e che tutto l’Ordine vi è vicino.
Ricevete la mia benedizione con l’assicurazione della mia preghiera.
Roma, 12 agosto 2020 Dev. mo P. Vincenzo Molinaro
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