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Con Cristo
misurate le cose
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Durante la celebrazione di domenica 8 luglio nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli a Roma ha emesso la professione solenne nelle mani del Rev.mo P. Generale P. Francesco Petrillo il Chierico Esron che, ha ricordato P. Carbonaro Rettore della Comunità di Campitelli nell’indirizzo di saluto: “in modo speciale oggi è chiamato a rispondere in prima persona al dono della vocazione ricevuto perché davanti alla comunità si impegni a seguire Cristo Signore casto, povero e obbediente, senza anteporre nulla a Cristo”. Esron proviene dalla Delegazione indiana dell’Ordine della Madre di Dio, ha iniziato la sua prima formazione nella comunità di Samayapuram dove ha compiuto gli anni di postulato e di noviziato. Inviato nella comunità formativa di Napoli ha percorso l’itinerario della formazione religiosa insieme a quella accademica in filosofia e teologia. Giunto a Roma nella Casa internazionale di Studi OMD completa l’iter accademico in Comunicazioni sociali presso la Pontificia Università della Santa Croce. Nella Comunità di Roma ha espletato le ultime tappe formative che oggi lo portano a compiere il segno della Professione Solenne che chiude un percorso e ne apre un altro alla piena sequela di Cristo. Nei riti della Professione solenne si manifestano appieno i segni di quella sequela del Signore che San Giovanni Leonardi ha vissuto e che ha lasciato come carisma nell’Ordine. Così il P. Generale durante l’omelia ha riferito che: “Se Gesù ci ha rivelato che cosa è l’uomo e che cosa è Dio, scegliere di seguire fino in fondo ciò che Lui ha fatto, e diventato una cosa affascinante, un paradosso. Il paradosso cristiano continua anche nella vita del discepolo Esron. Dio si è fatto uomo e dunque si rende presente nell’umiltà,la povertà, la castità e del’obbedienza di Esron, della sua condizione umana. Conseguentemente, perché Esron possa essere efficace nella sua decisione, non c’è affatto bisogno che egli sia potente in se stesso e per se stesso. Gli è necessaria e sufficiente la forza di Cristo, che in un apostolo debole, povero ed ammalato raggiunge la sua manifestazione di potenza. Paolo, ad affermare: ‘ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza’”. Le Comunità di Roma, Torre Maura e Napoli si sono strette intorno ad Esron per celebrare insieme la gratitudine e la gioia per la sua consacrazione.
11 luglio 2012
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Omelia del P. Generale