Oggi, domenica 9 febbraio, nella Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Gallipoli, si è tenuta la solenne celebrazione della Professione temporanea dei voti di Kristianus e Albertus, due novizi indonesiani dell’Ordine della Madre di Dio. Un momento di grande gioia e commozione, durante il quale hanno espresso pubblicamente il loro “sì” a Cristo, entrando ufficialmente nella vita consacrata.
I Segni della Consacrazione
La celebrazione è stata arricchita da gesti simbolici, segni visibili del percorso che i due novizi hanno intrapreso. Uno dei momenti più intensi è stato quando hanno indossato per la prima volta l’abito religioso, simbolo esteriore della loro appartenenza alla Famiglia Leonardina e della scelta di una vita interamente dedicata a Dio.
Altro momento significativo è stata la consegna delle Costituzioni e delle Regole, guida per il loro cammino nella comunità, e della coroncina del Rosario, che simboleggia il loro affidamento alla Vergine Maria, Madre e Maestra nella sequela di Cristo.
Una Chiamata che Trasforma
Nell’omelia, il Padre Generale ha richiamato il Vangelo del giorno, soffermandosi sulla chiamata di Pietro, Giacomo e Giovanni. Ha sottolineato come l’incontro con Gesù sia sempre capace di trasformare la vita: così come i primi discepoli lasciarono le loro reti per seguire il Maestro, anche Kristianus e Albertus hanno accolto la chiamata a lasciare tutto per dedicarsi completamente a Dio.
Al centro della riflessione è stato l’invito di Gesù a “prendere il largo”: un invito a superare paure e sicurezze per affidarsi totalmente a Dio. Un passo di fede che richiede coraggio e abbandono, come quello dei discepoli che lasciano ogni cosa per seguire il Signore. Il Padre Generale ha inoltre evidenziato come la vita consacrata sia un cammino comunitario, in cui si impara a vivere nella fraternità, a servire gli altri e a diventare testimoni dell’amore di Dio nel mondo.
Un cammino di fedeltà e speranza
La professione temporanea segna l’inizio di un itinerario di discernimento, una tappa fondamentale per radicarsi nella vocazione e rispondere con sempre maggiore consapevolezza alla chiamata divina. Come gli apostoli, anche i consacrati sono chiamati ad annunciare il Vangelo, a servire il prossimo e a vivere la missione con dedizione e amore.
Il Padre Generale ha ricordato che ogni vocazione passa attraverso momenti di crisi e di prova, ma questi diventano occasioni di rinnovamento e di crescita nel rapporto con Dio. La professione religiosa non è solo una scelta personale, ma una risposta alla chiamata d’amore di Dio, un impegno a vivere in comunità e a servire il prossimo con umiltà e gioia.
Un nuovo inizio verso la consacrazione definitiva
Kristianus e Albertus iniziano oggi un cammino di consacrazione, sostenuti dalla comunità e dalla grazia di Dio. Come canta Maria nel Magnificat, la loro vita diventa testimonianza della grandezza delle opere di Dio in chi si affida a Lui con umiltà e amore. Il loro “sì” è una risposta fiduciosa a Colui che continua a chiamare e a rendere feconda ogni vita donata.
Dopo questa tappa significativa, i due neo professi proseguiranno il loro percorso formativo a Roma, dove approfondiranno gli studi teologici e spirituali in vista della consacrazione definitiva e del servizio ministeriale. Questo periodo di formazione sarà un’ulteriore opportunità per crescere nella fede, nella conoscenza e nell’amore per Dio, preparandosi a diventare strumenti del Suo amore nel mondo.
Con questo passo, Kristianus e Albertus si uniscono a una lunga tradizione di uomini e donne che, attraverso i secoli, hanno scelto di seguire Cristo con radicalità e dedizione, diventando segni viventi del Suo amore.
Alla celebrazione erano presenti, oltre alle madrine di Gallipoli, anche quelle di San Ferdinando di Puglia, testimoni della vicinanza e del sostegno che l’Opera Madrina offre con la preghiera e non solo alle vocazioni.
L’intera Famiglia Leonardina li accompagna con il sostegno spirituale, augurando loro un cammino ricco di frutti spirituali e di gioia nel servizio al Signore, nella certezza che la loro vita, donata a Dio, porterà luce e speranza al mondo.