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Con Cristo
misurate le cose
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Sabato 26 gennaio il Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, visiterà la Parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli. L’occasione è dovuta alla celebrezione dei trecentocinquanta anni dalla posa della prima pietra con la quale il Papa Alessandro VII (Chigi) inaugurò il nuovo tempio di Campitelli, voluto dalla Città di Roma per onorare la Madre di Dio Porto della Romana Sicurezza. Il Cardinale Vicario alle 17,00 sarà accolto dal Parroco P. Davide Carbonaro, incontrerà gli operatori pastorali e alle 18,30 celebrerà l’Eucaristia. 23 gennaio 2013
La tela di Cesare Baronio del XVII secolo derubata a Campitelli nel 1998 è stata ritrovata e consegnata in questi giorni dal comando dei Carabinieri per la tutela del Patrimonio Culturale. A notificare la consegna del dipinto al Rettore P. Davide Carbonaro, il Capitano Massimo Maresca, il Maresciallo Michele Speranza, l’Appuntato Andrea Pescitelli. La gratitudine dell’Ordine all’Arma dei Carabinieri ed in modo particolare al Comando operativo di via Anicia a Roma. Cesare Baronio (Sora, 30 ottobre 1538 – Roma, 30 giugno 1607) è stato uno storico, religioso e cardinale italiano. Membro degli Oratoriani di San Filippo Neri, nel 1596 papa Clemente VIII lo innalzò alla dignità cardinalizia: il suo nome è legato alla redazione dei primi volumi degli Annales ecclesiastici (storia della Chiesa dalle origini al 1198) e alla revisione del Martirologio Romano (1586 - 1589). Fu primo cardinale protettore dell’Ordine della Madre di Dio e rivide le Costituzioni scritte da San Giovanni Leonardi ed approvate da Clemente VIII nel 1604. Il 12 gennaio 1745 papa Benedetto XIV lo proclamò Venerabile. Il ritrovamento avviene in un momento significativo dell’Ordine, la celebrazione dell’Anno delle Costituzioni. 17 gennaio 2013
As we are celebrating the Year of Constitutions and Rules an one day Symposium was organized by the Indian Delegation on 14th January 2013 at our Mother House Arulagam, Samyapuram. It was well planned and organized by The Very Rev. Fr. LourduRajan omd, The Delegate General of India and his Council.
The programmes were started around 10.00AM, with the Prayer Dance by the girls of our Pallividai St.Mary’s School. It was followed by the Lighting of the Lamp, Scripture Reading and the Reading from our Constitutions. The Very Rev. Fr. Delegate explained the purpose behind the Symposium and welcomed the gathering. We had 4 sessions.
In the First session The Most Rev. Fr. Francesco Petrillo, Rector General OMD, presented his paper on the topic “The Role of OMD in the life of the Church”. Starting with the quotations from the Book of Wisdom(6,18) “Loving the Wisdom means keeping her Laws”, he connected Love with Laws. To Put Christ first of all we should observe our Constitutions. He also remembered how Our founder St. John Leonardi and his companions observed the Constitutions. Observing our Constitutions will add colors to our religious life and help us to live the Gospel in our day to day life, he added. The Talk was moderated by Fr. Beno Omd.
Then the Second session began with the paper “Renewal of the Constitutions of the Congregations” by Mons. Y. Irudhayaraj, Canonist and emeritus professor of St. Paul’s Seminary-Trichy. While his presentation, he insisted “If you want to bring changes we have to follow these four things, ie. 1. Fidelity to Christ and his Gospel, 2.Fidelity to the Church and its Mission, 3. Fidelity to the Religious Institute and its Charism, 4. Fidelity to Humanity and its Needs. The session was moderated by Fr. Manohar omd. The Third session began after the lunch. Around 2.00 PM, a small video was projected to portray the growth of Indian Delegation during the past years.
The Third session started around 2.30 PM. This time it’s Rev. Fr. Arul Xavier OFM Cap, Rector of Francesco, Capuchin Theologate, Manachanallur, came forward with his idea on the topic “The Problems which we are facing in the Community life”. He explained the Six Dimensional Wellness – Social, Intellectual, Spiritual, Physical, Emotional and Occupational Wellness and mentioned some of the problems which we are facing in our day to day life in the communities, like Frustrations, Caste mindedness, Consumerism, Power-chasing, Lack of Conviction etc., The Session was moderated by Fr. Donthaius Omd.
The Last session of the day began around 3.45 PM. Rev. Sr. Julie, Holy Cross Sister came forward to share his thoughts on “Formation in today’s situation”. While sharing her thoughts, she mentioned Formation is basically the prime work of Holy Spirit. She quoted some role models from the Bible, Mary of Nazareth, St. Paul, and Jesus. She insisted more on Personalization Formation. The session was moderated by Fr. Starlin Omd. The whole day came to an end with the Vote of Thanks delivered by Rev. Fr. Delegate. Finally a historical event took place. The very Rev. Fr. Delegate and his Council handed over to The Most Rev. Fr. General the copy of Constitution in Tamil. Then it was released by Father General and the first copy was received by Rev. Fr. Tommaso, Previous Delegate general. The whole day programme was co-ordinated by Bro. Francis omd. In this historical event many religious from the other congregations and some lay people from our parishes, teachers of our schools, friends and Well-wishers participated.
13 gennaio 2013
Sono state celebrate sabato 12 gennaio le esequie di P. Enrico Giannetta. Durante l’omelia il Vicario Generale P. Rosario Piazzolla ha riletto la “lunghissima vita” di P. Enrico a partire dall’elogio della sapienza nell’Antico Testamento. Sapienza e prudenza hanno attraversato i suoi giorni terreni nei quali: “ha avuto una grande attenzione alla storia”, P. Enrico ci insegna come “uno sguardo all’ordinario ci può essere di aiuto senza dimenticare la Parola di Dio che vuole riconoscenza e dona longevità che va ricercata nella pace e nell’equilibrio”. Riproponendo la pagina evangelica di Simeone che attende la salvezza nel tempio, P. Rosario ha affermato che :“Quando si lascia il mondo avviene l’ incontro fra il grande e il piccolo”, in tal modo P. Enrico ora “è il piccolo nelle mani di Dio”. Così, “incontra la vita chi ama la vita” e P. Giannetta la vita l’ha vissuta: studioso, insegnante, pubblicista appassionato delle tradizioni storico-spirituali di Amaseno sua città natale e delle rivelazioni della santa svedese Brigida; pastore umile e riservato “che ha offerto la misericordia di Dio agli altri”. Ora i suoi occhi sono in quelli del Padre, per ricevere il premio dei giusti. A noi rimane la memoria dei suoi giorni terreni nei quali: “ha brillato di sapienza per il suo creatore”. Alla celebrazione ha presenziato S.E. Federico Abbate de Castello Gran Maestro dell’Ordine Militare del S.S. Salvatore e di Santa Brigida. Le spoglie mortali di P. Giannetta dopo la celebrazione delle esequie nella sua città natale saranno sepolte nella tomba di famiglia ad Amaseno. 12 gennaio 2013
E’ morto oggi 10 gennaio 2013 a Napoli P. Enrico Giannetta Sacerdote dell’Ordine della Madre di Dio. Nato ad Amaseno nel 1916 ha vissuto il suo sacerdozio per svariati anni nella città partenopea e nella Comunità di Santa Brigida che ora lo ricorda con affetto e commozione. Oltre l’assiduità al confessionale, con diverse pubblicazioni ha onorato la mistica svedese Santa Brigida e le sue rivelazioni. Torna tra le braccia del Buon Pastore ricco di anni e di grande amore alla Chiesa e all’Ordine della Madre di Dio. Le esequie saranno celebrate a Napoli nel Santuario parrocchiale di Santa Brigida sabato 12 gennaio ore 10,30. 10 gennaio 2013
Domenica 6 gennaio 2013 nel Seminario Arulgam di Samayapuram India, hanno professato i voti solenni nelle mani del P. Generale i chierici Arul James; Sahaya Sabino Ajin; Antony Francis. Durante l’omelia ricordando il racconto della visita dei Magi al Bambino Gesù, il P. Generale ha indicato che è proprio in questo viaggio il senso della consacrazione dei fratelli oggi dedicati al Signore per sempre con il titolo speciale della Professione Solenne. In effetti, ha proseguito P. Generale: “La domanda ultima è sempre una domanda su Dio, è sempre una domanda sul senso della vita, sul suo inizio e soprattutto sul termine del cammino che l’uomo percorre sulla terra. La fame di verità non troverà cibo sufficiente fino a quando l’uomo non vedrà il volto del Signore”. 10 gennaio 2013
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Omelia del P. Generale
"Padre Baldo Santi é stato un grande discepolo del Signore, un gran servitore del popolo nel nome del vangelo di Gesù Cristo”, ha affermato Mons. Ezzati, arcivescovo di Santiago, mentre ha reso omaggio alle spoglie del sacerdote leonardino che ha compiuto la sua Pasqua venerdì 4 gennaio. Tra i numerosi segni di affetto quelli dei religiosi della delegazione cilena i sacerdoti, i familiari, gli stretti collaboratori, politici e benefattori legati al suo impegno solidale. Il corpo di Padre Ubaldo Santi Lucherini OMD, è vegliato nella cappella del Seminario San Giovanni Leonardi, Regina Apostolorum. Da parte sua, l´arcivescovo di Santiago, ha ricordato l’ultimo incontro con il padre avvenuto due mesi fa, durante una celebrazione eucaristica presso la “Clinica Familia”. “Ho potuto scorgere la sua profonda gioia. L’opera compiuta, è molto bella, e vogliamo portarla avanti con molta forza e con un senso di servizio verso i più bisognosi”, ha proseguito affermando che: “ Nel suo lavoro pastorale era mosso dalla carità del Signore”. Tale carità “è possibile viverla quando uno è credente e quando avverte di essere un servitore del Signore”. (www.iglesiadesantiago.cl) 5 gennaio 2013
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Omelia nel funerale di P. Santi
Oggi 4 gennaio 2013 si è addormentato nel Signore P. Baldo Santi dell’Ordine della Madre di Dio. Nato a Barga in Toscana nel 1920 dopo l’ordinazione sacerdotale fu inviato nella Delegazione cilena, correva l’anno 1946. Destinato a Rancagua dopo qualche tempo fu parroco a Santiago. Nel 1956 entrò a far parte della Caritas Chile e vi lavorò per 47 anni in modo creativo e profetico. Provvide ad una fondazione per la prevenzione e l’accompagnamento dei malati di HIV e per rispondere alle necessità delle persone povere infettate dal male. Per la sua opera nel 1994 ricevette dal governo Frei la nazionalità cilena. La camera ardente sarà allestita presso la Cappella del Seminario Regina Apostolorum di Santiago e i funerali saranno celebrati domenica sei gennaio ore 15,00 nella Chiesa di San Lazzaro. 4 gennaio 2013
Gli ultimi minuti dell’anno appena trascorso nella Chiesa di Campitelli, sono stati scanditi dalla voce di centinai di giovani che, raccolti intorno alla croce, hanno posto in essa le speranze e i desideri per l’avvenire. Solo Cristo dà solidità al tempo e alla storia. E mentre nella città di Roma risuonava il frastuono di un anno che passa e del nuovo che giunge, il cuore dei giovani si accendeva di Cristo: “Dans nos obscurités… nelle nostre tenebre accendi un fuoco che non si spegne mai”. La celebrazione vigiliare è stata seguita in diretta dalla Radio Francese RCF e preparata dagli interventi di Mons. Deris Moutel vescovo di Saint Brien e responsabile della Pastorale giovanile francese ed il commento di Fr Benoit di Taizé. Dopo la preghiera i giovani si sono incontrati per celebrare la Festa dei popoli nella Sala Baldini, canti e giochi espressivi per liberare la gioia e ritrovarsi insieme uniti nel sorriso che è fonte di benedizione e di pace. La celebrazione eucaristica del primo gennaio solennità della Madre di Dio e giornata della pace, è stata presieduta dal Vescovo Matteo Zuppi Ausiliare di Roma; ai giovani si è rivolto con affabilità e calore ricordando che: “La chiesa non è mai piccola, ma ha un cuore grande. In effetti quando il cuore è piccolo tutto diventa un problema, quando il cuore è grande impariamo a fare cose grandi ed è questa la pace che Dio vuole”. Poi ha proseguito Mons. Zuppi: “Il bambino che è nato a Betlemme ci aiuta a guardare tutti con occhi buoni. In definitiva, un uomo buono è un uomo fortissimo, perché ha vinto la paura, mentre i violenti hanno paura perché non sanno voler bene. Questo dunque è un anno buono e ci auguriamo di viverlo da uomini e donne pieni di bontà”. Al termine dell’Eucaristia ai giovani è stato distribuito il santo protettore dell’anno secondo la tradizione dell’Ordine e si sono ritrovati insieme per condividere il pranzo offerto dalla comunità religiosa e parrocchiale di Santa Maria in Portico in Campitelli. 2 gennaio 2012
Proseguono i giorni di Taizé a Roma, i giovani pellegrini di speranza nella Città eterna invadono strade, chiese, ma soprattutto i cuori di tanti cristiani che pongono le domande sul senso di questa presenza. I giovani rappresentano il nostro presente, ma anche il futuro della Chiesa e della società. “Venire a Roma come pellegrini nell’anno della fede affermando che la nostra fede è Cristo, il bambino nato a Betlemme, che cresce, e cammina per le strade della Palestina, egli l’innocente che dà la vita è il Dio dell’amore”. Così il P. Generale si è rivolto agli oltre trecento giovani di Taizé radunati domenica 30 dicembre nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria in Portico in Campitelli. La Comunità religiosa e parrocchiale in questi giorni ha preparato l’accoglienza dei trecento giovani assegnati, sono olandesi, francesi, polacchi, ucraini, belgi, lituani, della bosnia erzegovina e della spagna. Uniti in una sola voce per celebrare Cristo il risorto. I canoni di Taizé brevi frasi meditative che contengono le parola di Dio o l’esperienza di alcuni mistici sono risuonate nella volta di Campitelli che già da diversi anni ospita mensilmente la preghiera di Taizé a Roma. I giovani hanno trovato accoglienza negli spazi offerti dalle comunità religiose presesenti nel territorio parrocchiale: “Una testimonianza preziosa per tutti”, ha affermato il parroco p. Davide Carbonaro. “I giovani pregano, condividono il cibo, e le domande che portano nel cuore, ne siamo certi l’unica risposta è Cristo che alimenta la fiducia e fa risplendere la terra di novità”. 31 dicembre 2012
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Ancora una volta Roma mostra il suo volto migliore. Le famiglie romane, le parrocchie, gli istituti religiosi hanno aperto letteralmente le porte per accogliere la gioiosa «invasione» dei 42mila ragazzi di tutta Europa - e non solo - sbarcati nella città Caput Mundi per il 35° incontro internazionale ecumenico di Taizé, da ieri al 2 gennaio, che stasera vivrà l’incontro con Benedetto XVI. E il commento dei romani - parroci, volontari, famiglie - è unanime: «Riceviamo molto più di quanto diamo». Il "Santa Maria" in viale Manzoni, grande istituto scolastico dei marianisti a due passi dal Laterano, è uno dei due centri di smistamento: qui italiani e portoghesi vengono indirizzati nelle 250 parrocchie disponibili. Sciami di trolley e zaini colorati entrano ed escono cercando le fermate di bus e metro. «Dopo 25 anni il pellegrinaggio di Taizé torna a Roma», racconta il portavoce frère David, 40 anni, portoghese, ma da vent’anni in Francia. «Era l’87 e c’erano molti degli attuali genitori di questi giovani che cercano nella fede la forza per costruire un mondo di pace, giustizia, fratellanza. Tanti erano a Roma per la Gmg del Giubileo». Sono i più grandi, gli ultratrentenni. La fascia di età va dai 17 ai 35, ma ci sono soprattutto 20-25enni. Tantissimi i polacchi - circa 10mila - e poi lituani, cechi, slovacchi, russi, bielorussi, tedeschi, belgi, olandesi, scandinavi vari e ovviamente anche 13mila italiani. «Oltre ai cattolici – spiega a Radio Vaticana il priore di Taizé frère Alois – ci sono ortodossi e protestanti. Insieme in Cristo che ci riunisce». «Roma ci sta dando un grande sostegno – conferma frère David – sia la Chiesa, che il Comune e l’università. I ragazzi rinunciano a qualche comodità per concentrarsi sull’essenziale. Come a Taizé dove ogni anno ne passano 100mila, d’estate 5mila a settimana in un borgo di 150 persone. Nonostante le festività, tante famiglie sono fuori oppure ospitano parenti, l’accoglienza è stata grande. L’incontro col Papa poi è il segno di una Chiesa che dà fiducia e spazio, in una società che non offre futuro a questa generazione». 29 Dicembre 2012
Abbiamo veramente posto per Dio, quando cerca di entrare da noi? Abbiamo posto per i migranti, per i profughi, per il nostro prossimo? Queste le domande che Benedetto XVI ha rivolto all'inizio della sua omelia nella Messa della Notte di Natale, nella Basilica Vaticana. Dove Dio viene dimenticato o addirittura negato, non c'è pace. Oggi, ha aggiunto il Papa, diffuse correnti di pensiero asseriscono il contrario: si dice che il monoteismo, la fede nell'unico Dio, sarebbe prepotenza, causa di intolleranza, perché in base alla sua natura esso vorrebbe imporsi a tutti con la pretesa dell'unica verità. 25 dicembre 2012
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Omelia di Benedetto XVI - Natale 2012
Santiago, Chile. Il 9 dicembre 2012 ha emesso i voti solenni il Chierico Arockiasamy nella famiglia Leonardina. Il rito è stato presieduto dal Delegato generale nella parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe con il tema Il mio cibo è fare la volontà del Padre mio" (Gv 3, 34). Per questo motivo, ha affermato Samy: “prima di tutto ringrazio a Dio per i suoi doni e l’abbondante divina provvidenza, che ho sperimentato nel percorso della mia formazione in questi anni, insieme con la perseveranza e pazienza. Tutti doni suoi! Questo si manifesta, inoltre, concretamente, nella sua speciale chiamata ad amare e servire il popolo e la Chiesa santa. Chiedo, pertanto a Dio, fonte di amore di aiutarmi ancora più con la sua grazia e benedizione consegnandomi i doni del suo Spirito”.
21 dicembre 2012
Martedì 18 dicembre nella zona di Moranina, Rancagua Cile, Mons. Alejandro Goic ha consacrato una nuova cappella. Costruita con l'aiuto della comunità e della famiglia Schmit Solar. E’ stato un momento particolarmente vissuto soprattutto quando durante la messa il vescovo ha deposto nell'altare la reliquia di San Giovanni Leonardi. In tale occasione il Vescovo ha approfittato di sottolineare il servizio apostolico che la OMD realizza nella Diocesi, tanto nella parrocchia del Carmine a Rancagua, quanto in quella della Assunzione a Quinta de Tilcoco. 20 dicembre 2012