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Con Cristo
misurate le cose
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“Sentiamo il bisogno di una nuova creazione, per cambiare il mondo dobbiamo cominciare da noi stessi”. Con queste parole si è aperta domenica 16 dicembre la Catechesi degli adulti nella comunità parrocchiale di Santa Maria in Portico in Campitelli. Il tema è affidato a Mons. Paolo Mancini prelato segretario del Vicariato di Roma: “Creatore del cielo e della terra”. Cercatori del volto di Dio. Con questo primo articolo della fede, inizia il pellegrinaggio catechetico dentro i passaggi nodali della professione che ogni domenica la Chiesa pronuncia per cantare e vivere la propria fede. Ogni volta che la comunità ridice quelle parole ritrova la propria immagine riflessa nel volto di Cristo origine e fine della creazione. Altri interventi durante l’Anno della fede, proposti nella comunità parrocchiale di Campitelli, aiuteranno a ravvivare la fede professata e a celebrarla in alcuni luoghi significativi della Città di Roma, dove la fede diventa incontro visibile e memoria vivente della salvezza accaduta nella storia. 18 dicembre 2012
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Programma Catechesi degli Adulti Credo in un solo Dio
Commosso il saluto dell’Ordine e della Città di Lucca a P. Vittorio Pascucci, sacerdote leonardino. Nelle parole dell’Arcivescovo di Lucca Italo Castellani, che ha officiato il rito, sono stati evidenziati i tratti della figura di P. Vittorio ed assimilati a quelli del Fondatore. In quell’immagine si è riflesso, quella immagine ora contempla per giungere alla pienezza del volto di Cristo. L’Arcivescovo ha espresso la gratitudine per i lunghi anni trascorsi da P. Vittorio nella Città, testimoniando persino aspetti personali che gli hanno permesso di accostare la figura garbata e profonda di questo figlio di San Giovanni Leonardi, apprezzato da uomini semplici e gente di cultura. Durante l’Omelia P. Francesco Petrillo, ha ripercorso i tratti dell’avventura umana e spirituale di P. Pascucci ed è con: “Immensa gratitudine che anche noi magnifichiamo il Creatore per i doni di cui ti ha colmato e per il bene che hai profuso in questi fecondi anni di sacerdozio e con fedele dedizione alla Chiesa e al nostro Ordine. Come formatore e maestro di menti e di cuori hai sempre avuto Cristo come metro di giudizio e di azione, aiutando a scoprire la Verità che si è fatta carne e le sue tracce seguendo la via della Bellezza della letteratura e dell’impegno culturale”. P. vittorio si è addormentato sussurrando il saluto angelico, quel saluto di cui sono intrise per fede e testimonianza le pareti della Casa lauretana. Così, ha proseguito P. Petrillo: “E’ bello immaginare lassù San Giovanni Leonardi e schiere di generazioni di ‘chierici regolari’, impegnati a recepire questo imponente suffragio convogliandolo opportunamente, con l’intercessione della splendida Madre di Dio – Figlia del Suo Figlio. Si, fino all’ultimo instante della tua vita, hai confidato alla Vergine Maria il tuo Amen, il tuo si a Cristo. ‘L’ave Maria’ è stata l’ultima parole che hai pronunciato e che gli assistenti alla tua morte non lo potranno scordare. Era mezzogiorno, mentre la chiesa fa memoria dell’Angelus, per il quale Maria ha detto si al Verbo che si fa carne. Era la festa che il giorno prima della tua morte, il nostro arcivescovo di Lucca ha celebrato con gioia nella tua chiesa: festa della Madonna di Loreto. Festa dell’Ave, feste del ‘Sì’ di Cristo e di Maria, festa della santa casa che il Signore ha voluto abitare fra noi. Ieri sera, andando un momento a pregare nella cappella di Loreto, fedeli riproduzione di quella di Nazareth ed è custodita nella nostra casa, ho notato che essa è stata inaugurata 350 anni fa: il 1662. Nessuno lo aveva fatto osservare prima. Poi, sono andato sul libro del Marracci, in cui avevo scritto di quell’episodio: Era avvenuto l’11 dicembre del 1662! Era il giorno della tua pasqua l’11 dicembre 2012. Entra nella casa di Gesù, entra nella dimora di Maria: siate simile a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa.” Il P. Generale ha concluso l’omelia proponendo alcune parole di P. Vittorio tratte dall’introduzione del Commento a Giobbe di san Giovanni Leonardi: “In questa percezione della vita i molteplici, spesso incomprensibile, accadimenti della quotidianità vengono rimirati alla stregua di tanti fogli di un grande spartito musicale. È un succedersi variegato di tonalità e di colori; dall’andante, al largo, al maestoso, al fortissimo, o al piano con moto, in una ricca gamma da assaporare in tutte le sue diverse scansioni fino alla battuta finale. Solo allora, nella misura in cui saremo stati fedeli ai tempi segnati alla chiave di apertura, ci verrà pienamente rivelata la nostra eterna vocazione. Ma già oggi, con infinito stupore, facciamo continua esperienza di essere chiamati a intervenire pienamente da partecipi, anzi quali responsabili protagonisti, nella stesura quotidiana di quell’affascinante poema sinfonico che è la vita. Perché Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi”.
14 dicembre 2012
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Omelia del P. Generale
Con una Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro, si è aperto domenica 9 dicembre, il Congresso Internazionale Ecclesia in America, organizzato dalla Pontificia Commissione per l’America Latina e dai Cavalieri di Colombo, con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Studi Guadalupani.
Il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, ha invitato Il Padre Generale P. Francesco Petrillo, a intervenire in detto convegno per il suo amore per l’America Latina e per aver partecipato alla V Conferenza dei vescovi latinoamericani ad Aparecida. (Brasile)
Ouellet ha affidato il congresso alla protezione di Nostra Signora di Guadalupe, patrona delle Americhe e Stella della Nuova Evangelizzazione.
Al termine della Santa Messa, papa Benedetto XVI ha raggiunto la Basilica per rivolgere il proprio saluto ai partecipanti. “I vostri volti – ha detto loro il Pontefice – mi riportano nella mente e nel cuore i palpiti del Continente americano, tanto presente nella preghiera del Papa, la cui devozione alla Sede Apostolica ho potuto sperimentare con gratitudine, non solo durante le mie visite pastorali in alcuni dei vostri paesi ma anche ogni volta che incontro qui i pastori e i fedeli di quelle care terre”.
Gli auspici di cooperazione tra le chiese americane da parte di Giovanni Paolo II “meritano di essere rinnovati, nella speranza che il messaggio redentore di Cristo sia messo in pratica con maggior serietà e produca abbondanti frutti di santità e rinnovamento ecclesiale”, ha affermato Benedetto XVI.
Lo svolgimento del congresso Ecclesia in America a due mesi dall’avvio dell’Anno della Fede e a poca distanza temporale dalla conclusione del Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione, è stato definito dal Papa un “regalo della Provvidenza”.
Il Congresso internazionale organizzato dalla Commissione per l’America ha convocato per i giorni 9-12 dicembre la partecipazione di più di 200 partecipanti. Sono stati invitati più di cento personalità del Nord, Centro e Sud America, tra i quali numerosi Prelati, che hanno già confermato la loro presenza. Ci saranno i Cardinali Thomas C. Collins (Toronto), Sean Patrick O’Malley (Boston), Juan Sandoval Íñiguez (emerito di Guadalajara), Nicolás de Jesús López Rodríguez (Santo Domingo), Oscar Rodríguez Maradiaga (Tegucigalpa) e arcivescovi e vescovi di molti Paesi del continente. Insieme a loro, l’invito è stato anche trasmesso ai Superiori dei diversi Dicasteri della Curia Romana.
Si può ben affermare che il programma del Congresso non manca di una certa originalità. È lontano dall’offrire una successione ininterrotta di conferenze e di interventi, come spesso succede. Sa combinare adeguatamente momenti accademici, di riflessione teologica-pastorale e di dibattito generale, con altri di condivisione in gruppi di lavoro tra i partecipanti, con conclusioni propositive e operative, insieme a fondamentali celebrazioni liturgiche e a significative espressioni di devozione.
Nella mattina di lunedì 10 dicembre, sotto la presidenza del Sig. Cardinale Marc Ouellet, Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, nell’aula del Sinodo si sono tenute tre relazioni: "L’avvenimento guadalupano all’origine dell’evangelizzazione del Nuovo Mondo", pronunciata da Mons. Eduardo Chávez, Direttore dell’Istituto di Studi Guadalupani, "L’Esortazione apostolica post-sinodale: profezia, insegnamenti e impegni", a carico del Prof. Avv. Guzmán Carriquiry Lecour, Segretario della Pontificia Commissione, e "L’Esortazione Apostolica Ecclesia in America sotto l’intercessione di Nostra Signora di Guadalupe, stella della nuova evangelizzazione e madre della civiltà dell’amore", che sarà presentata dal Prof. Carl Anderson, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo. Tutto il pomeriggio sarà dedicato allo scambio di esperienze, riflessioni e proposte in 8 gruppi di lavoro, sui temi fondamentali per la cooperazione tra le Chiese nel continente, introdotti da diversi Prelati e studiosi. In essi si affronteranno temi come la nuova evangelizzazione nel continente americano, esperienze di filiazione e discepolato nei popoli americani, la Chiesa come sacramento di comunione e di riconciliazione nel continente, le sfide che vi si pongono alla famiglia cristiana, alla dignità della donna e alla speranza dei giovani, l’impegno delle Chiese nel campo dell’educazione e specialmente nel mondo universitario, l’unità dei cristiani e la sfida delle sette, la carità e la solidarietà dall’amore preferenziale per i poveri e alcuni altri problemi sociali come la corruzione, le droghe, la corsa agli armamenti, la cultura della morte, la situazione degli indigeni e degli afro-americani, la problematica degli immigrati…Concluderà la giornata una Conferenza di S.E.R. Mons. Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I. sul "Significato dell’Anno della fede".
Nella giornata di martedì 11 dicembre sono da mettere in rilievo due preziosi gesti di devozione. Il primo sarà la recita del Santo Rosario nei Giardini Vaticani, alle ore 11.30, attorno alla statua che raffigura Nostra Signora di Guadalupe insieme con Juan Diego e l’Arcivescovo Juan de Zumárraga. La preghiera sarà guidata dalla lettura di testi ispirati dal "Nican Mopohua", primo documento che raccoglie i dialoghi della Santissima Vergine Maria con Juan Diego nella collina del Tepeyac. E alle 16.00, nell’Aula Pio X, in via della Conciliazione n. 5, si svolgerà un atto allo stesso tempo culturale, teologico e devozionale in cui si presenterà attraverso mezzi audiovisivi lo splendore della bellezza nell’immagine di Nostra Signora di Guadalupe, arricchito dalle più serie ricerche scientifiche sulla "tilma" e intercalato anche da inni guadalupani.
Nella mattina di mercoledì 12 dicembre i congressisti parteciperanno all’Udienza generale presieduta dal Santo Padre. Nel pomeriggio seguirà la conferenza propositiva sugli "Scenari e proposte per la comunione e la cooperazione tra le Chiese del continente americano e per la solidarietà tra i loro popoli", a carico del Sig. Cardinale Sean Patrick O’Malley O.F.M., arcivescovo di Boston, alla quale seguirà un dibattito generale e la sintesi conclusiva del Sig. Cardinale Marc Ouellet. I risultati del Congresso saranno poi comunicati ai Dicasteri della Curia Romana, alle Conferenze episcopali del continente e al CELAM.
Nella foto sono presenti: Il P. Generale P. Francesco Petrillo, il Prof. Guzmàn Carriquiry, Secretario della Pontifica Commissione per l’America Latina e Mons. Eduardo Chavez, Direttore dell’Istituto Superiore di Studi Guadalupano.
11 dicembre 2012
Oggi 11 dicembre 2012 alle 12,00 mentre risuonavano i rintocchi dell’Angelus nella Clinica M.D. Barbantini di Lucca, è morto P. Vittorio Pascucci sacerdote professo dell’Ordine della Madre di Dio, Rettore della Casa Madre di Lucca, già Vicario generale e storico dell’Ordine. Dopo alcuni mesi di malattia, le forze di P. Vittorio si sono arrese all’abbraccio materno di Maria Madre di Dio contemplata nel mistero della Casa di Nazareth nella quale il Verbo si è fatto carne. In questa “Casa” che ha servito e raccontato, trovi oggi la sua dimora insieme a San Giovanni Leonardi di cui nella vita, è stato luminoso interprete e promotore con gli scritti e con la fedeltà all’Ordine.
I funerali saranno celebrati Giovedì 13 alle ore 15,30 dall'Arcivescovo di Lucca Mons. Italo Castellani nella Chiesa di Santa Maria Corteolandini Lucca. 11 dicembre 2012
Nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli a Roma sabato 8 dicembre nella solennità dell’Immacolata Concezione hanno ricevuto l’ordinazione diaconale i chierici Ani Kenneth ed Esron. Durante l’omelia il Vescovo Matteo Zuppi ha ricordato che gli ordinandi saranno abilitati al servizio nella Chiesa e nell’Ordine che da tanti secoli serve la comunità ecclesiale guardando alla figura di San Giovanni Leonardi che si spese per risanare la Chiesa del suo tempo. Il Vescovo citando un brano di un sermone del Santo ha sostenuto che: “Come per Maria che si è lasciata guardare da Dio, anche la nostra umanità e il nostro servizio alla Chiesa e ai poveri che sono il sacramento di Gesù, riflette quell’immagine originaria nella quale l’umanità ritrova i suoi tratti”. Il P. Generale ringraziando il Vescovo Matteo che viene a rinnovare nel gesto apostolico dell’imposizione delle mani il dono del servizio, ha augurato ai nuovi diaconi di essere fedele in quella Carità che li ha chiamati. 9 dicembre 2012
Sabato15 dicembre alle ore 20.45 i Soul Singers si esibiranno nella Chiesa di S. Maria in Portico in Campitelli in un concerto di musiche natalizie dedicato alla scuola in costruzione in Nigeria. Saranno eseguiti brani spiritual e gospel, soprattutto afroamericani sui quali il Maestro Franco Riva ha elaborato arrangiamenti esclusivi, inserendo tonalità Swing, Jazz e rap, sempre nello spirito della Black music. Alla direzione c’è il maestro Danilo Valeau con circa 40 elementi e una piccola band. La EsseGiElle cooperazione int.le Onlus si unisce al Coro per lanciare attraverso la musica un messaggio di solidarietà in favore dei bambini che alla periferia di Owerri già beneficiano di borse di studio attivate con il Sostegno Scolastico a Distanza. “Una scuola per i bambini di Amakohia” titola appunto il progetto realizzato in collaborazione con l’Ordine della Madre di Dio, l’aiuto di soci ed amici, e il contributo della CEI Comitato per gli interventi caritativi in favore del Terzo Mondo. Il cantiere è stato aperto lo scorso gennaio ad opera di una ditta locale. Il seminterrato, già completato, ospiterà il presidio sanitario di primo intervento. Ora sono in corso i lavori per il completamento del primo piano, per poi proseguire con gli altri due. Tre piani che ospiteranno anche la formazione del personale docente interno esterno ed, oltre la formazione professionale di giovani nigeriani. L’istruzione di base e l’attenzione ai giovani rimangono gli obiettivi prioritari nel programma di interventi della EsseGiElle nei paesi del Sud del Mondo. 9 dicembre 2012
In visita presso il Convento di Campitelli il Segretario dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran presso la Santa Sede Sig. Javad Karimi. Accolto dal Rettore P. Davide Carbonaro, il responsabile dell’ambasciata ha subito riferito di trovarsi a casa in un luogo dedicato a Maria molto amata dall’Islam. Il motivo della visita, nello scambio culturale a margine del recente convegno celebrativo su Ludovico Marracci traduttore del Corano. Un opera preziosa ha affermato il Segretario Javad, e sulla figura di Marracci ha riferito che: “solo chi ama può dedicate tanto tempo per opere così importanti”. In effetti, la traduzione del Corano compiuta dal Marracci è la prima “in una lingua europea” e noi oggi dopo quattro secoli ci ricordiamo di lui e del dono fatto. E, “mentre di coloro che la storia enumera per la tirannia e violenza rimane solo polvere, di questi uomini di luce è possibile raccogliere lo splendore che riflette dalle loro opere”. Durante la visita il Rettore ha mostrato i manoscritti arabi e le fonti (tafsir) utilizzate dal Marracci per la traduzione del Corano conservati nell’Archivio storico dell’Ordine per i quali il Signor Segretario dell’Ambasciata dell’Iran ha mostrato grande interesse, per un patrimonio che è comune. 6 dicembre 2012
La Comunità Parrocchiale di Santa Maria in Portico a Napoli, raccogliendo l’indicazione di Papa Benedetto, che ha voluto quest’anno come anno della Fede, la lettera pastorale dell’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, che invita nuovamente a riscrivere la fede nella città e infine la lettera del p. Francesco Petrillo, Rettore generale dell’Ordine della Madre di Dio, che ricordando i 25 anni dell’approvazione delle Costituzione e Regole, rivedute alla luce del Concilio Vaticano II° e i 75 anni della canonizzazione di S. Giovanni Leonardi, invita a prendere coscienza del dono fatto alla Chiesa e al mondo del suo carisma, propone un itinerario di catechesi degli adulti articolata in tre momenti: Il fondamento del racconto della Fede, attraverso la lettura del testo “Per una fede matura” di L. Manicardi (1° martedi); alla scoperta dei luoghi della Fede, presenti nella terra di Campania e/o quelli che appartengono alla spiritualità leonardina (3° martedi); alla ricerca dei segni della Fede, così come emergono nel moderno linguaggio della cinematografia (4° martedi).
Icona unificante del percorso catechetico, ha affermato il Parroco P. Michele Lopopolo: “sarà il Volto Santo di Lucca, copia del quale è venerata nella nostra chiesa (entrando nella seconda cappella sulla destra), caro al nostro fondatore e per questo divenuto altrettanto caro alla famiglia religiosa da lui fondata, che proprio nell’ultimo capitolo generale, ha formulato una professione di fede, che costituirà il filo rosso di tutta la riflessione di quest’anno pastorale che Tu, o Cristo, sei l’unico necessario, ascoltaci e confideremo solo in Te, guardaci e vedremo tutto in Te, toccaci e risorgeremo in Te.”
5 dicembre 2012
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Calendario catechesi
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manifesto catechesi
La parroquia Nuestra Sra. del Carmen de Rancagua – Chile, ha realizado su segunda peregrinación, llamada “Ruta de los Santos”. En esta oportunidad se visitó: El Santuario Nacional; Nuestra Sra. del Carmen de Maipú, Santuario de “La Purísima de Lo Vázquez” y El Santuario de San Expedito en Reñaca. Con un programa que ayudó a los laicos a vivir una experiencia espiritual en el año de la fe.
4 dicembre 2012
Il 30 novembre, per la prima volta i padri della Delegazione indiana si sono riuniti per la Formazione permanente. Il Consiglio di delegazione si è incaricato della programmazione ed è stato scelto Madurai quale luogo d’incontro. Le discussioni sono affidate a Fr.Maria Antony sacerdote diocesano molto noto nella Chiesa del Tamil Nadu, soprattutto per le sue apprezzate pubblicazioni. Attualmente ricopre riuoli di responsabilità nella casa di formazione diocesana, mentre compie il dottorato in spiritualità indiana con riferimento alla “mistica”. Per il 2012 - 2013 sono previsti cinque incontri. Ecco una sintesi del primo incontro nel quale è stato sviluppato il tema della Riconciliazione in un contesto di relazione. E’ stata riletta la visione “cosmoteandrica” descritta da Reimundo Panikkar , teologo indiano noto per il suo libri “The Unknown Christ of Hinduism”. Il percorso formativo riprenderà le grandi relazioni realizzate da Gesù: con il cosmo, con i propri simili e con Dio. Nel primo incontro, la relazione con la natura è stata presentata e discussa con alcune implicanze specifiche per la vita delle Comunità. 3 dicembre 2012
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Nelle settimane scorse P. Lourdurajan delegato dell’India ha visitato la prima esperienza dell’Ordine in Indonesia unedosi a P. Justin che già dimora presso il Seminario dei Sacri Cuori di San Gaetano Enrico. Il Delegato grato al Signore e all’Ordine per tale esperienza, ha ricordato come un buon clima e una singolare accoglienza della nostra spiritualità ci prepara ad una presenza stabile dell’Ordine in Indonesia. Nell’attesa che un altro religiose si unisca a P. Justin che nel frattempo si impegna a conoscere la lingua e la cultura indonesiana, sarà sistemata una casa in affitto per accogliere la prima comunità OMD. 3 dicembre 2012
“In mezzo agli sconvolgimenti del mondo, o ai deserti dell'indifferenza e del materialismo, i cristiani accolgono da Dio la salvezza e la testimoniano con un diverso modo di vivere”. E' la riflessione che ha offerto oggi Benedetto XVI, nella prima domenica di Avvento. Prima della recita dell'angelus, in questo giorno che inaugura un nuovo anno liturgico, il Papa ha ricordato che la parola “avvento” significa “venuta” o “presenza”, e che “nel linguaggio cristiano è riferita alla venuta di Dio”. Un mistero, dunque, “che avvolge interamente il cosmo e la storia, ma che conosce due momenti culminanti”: la prima è l'Incarnazione in Cristo e la seconda è il ritorno glorioso alla fine dei tempi. 2 dicembre 2012
Il card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha officiato il 2 dicembre la beatificazione di Devasahayam Pillai. Un "dono" per l'Anno della Fede, una "benedizione" e una "intensa esperienza di fede" per il popolo indiano: così mons. Peter Remigius, vescovo della diocesi di Kottar (Tamil Nadu), accoglie la beatificazione di Devasahayam Pillai, laico convertito del 18mo secolo. Per l'occasione, la diocesi di Kottar - dove nacque nel 1712 - organizzerà eventi speciali e servizi di preghiera. Devasahayam Pillai sarà il primo laico indiano a essere beatificato. Secondo mons. Remigius, il martirio dell'uomo "rappresenta una combinazione unica di devozione, coraggio e sofferenza", che darà impeto al "dialogo interreligioso e multiculturale" nella "pluralistica società indiana". Il dialogo interreligioso, spiega il vescovo, "richiede grande rispetto verso tradizioni religiose diverse dalla nostra; la libertà di praticare il proprio credo, e di seguire la propria coscienza, senza subire ostracismo o persecuzione. Anche dopo essersi convertiti". "Siamo tutti figli dello stesso Padre - aggiunge mons. Remigius -, e nessuno dovrebbe subire quanto patito da Devasahayam, martirizzato per aver voluto vivere la propria fede". Originario del distretto di Kanyakumari, Devasahayam Pillai nasce in una famiglia indù di casta nair (i guerrieri) ed entra presto nelle grazie della famiglia reale di Travancore (le attuali zone meridionali di Tamil Nadu e Kerala). In questi anni l'indiano conosce Eustachius De Lannoy, capitano della marina olandese. Imprigionato dal re, ma presto liberato e nominato comandante delle forze armate di Travancore, è attraverso De Lannoy che Devasahayam si interessa alla fede cristiana. Nel 1745 l'indiano riceve il battesimo, diventando cattolico. La sua conversione porterà altri membri della sua famiglia ad abiurare l'induismo: per questo, secondo la ricostruzione storica, un sacerdote indù lo accusa di tradimento, facendolo allontanare da palazzo e rendendolo vittima di torture e supplizi. Nel 1752, Devasahayam Pillai viene ucciso, forse da colpi di pistola esplosi da soldati del re. Oggi le sue reliquie si trovano vicino all'altare della cattedrale di St. Xavier, a Kottar.
La Casa internazionale di studi OMD a Roma ha voluto che l’anno della fede e delle costituzioni partisse dalla grande esperienza di fede e di vita comune nata dalla testimonianza di San Benedetto Abate. Un pellegrinaggio a Montecassino dove riposano le spoglie del Padre del monachesimo occidentale. Così, durante la liturgia, ha ricordato il Rettore P. Davide Carbonaro: “Il cardine che permea l’esperienza spirituale di Benedetto proposta nella regola è :’il Cristo innanzitutto’ esperienza che risuona nel magistero e nella regola di San Giovanni Leonardi quando chiede ai religiosi di avere innanzi agli occhi della propria mente solo l’onore e la gloria di Cristo crocifisso e di misurare con lui la propria vocazione”. Altre vicinanze e reminiscenze tra la regola benedettina e quella leonardina sono state evidenziate da P. Bastin. Cosichè la struttura di fondo della regola che traduce il Vangelo: natura; consacrazione; preghiera e governo; gira intorno all’umile ricerca della volontà di Dio che è il desiderio primo del Monaco e del Chierico Regolare. 26 novembre 2012