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Con Cristo
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On 31st May, on the feast of the visitation of Blessed Virgin Mary, novice brother Sagayaraj, made his Temporary profession into the hands of Fr. Lourdu Rajan, the delegate for India, in our formation community at Samayapuram, India. It was held in a Eucharistic celebration , participated by other fathers of the delegation, our missionary fathers in Indonesia and other fathers who have come for vacation from Italy to India, all of our seminarians and the family members of the novice. Fr.Delegate, in his homily, brought out Mary, as the ark of the New Covenant, brings nearer Jesus, the Redeemer, to the people whom she visits. A consecrated person needs this nearness of the Redeemer for his personal sanctification and his ministry of the salvation of souls. Then he went onto explain the rituals of profession and their meanings; the handing over the religious habit, which symbolizes the vows of poverty.obedience and chastity and giving of the Constitutions and rules, which is a handbook in his path to holiness and receiving the holy Rosary which reminds of our specific Marian Cult and which serves to remind that a Leonardian can't be without being a Marian.
2 giugno 2014
Tutti noi sappiamo che la Nigeria è una grande paese nel quale molti contrasti si sono manifestati in questi ultimi tempi. Rapimenti di 240 ragazze, autobomba nelle piazze, persone che si fanno esplodere in Chiesa contro i cristiani. Sono pagine che fanno piangere ai nigeriani, ma anche a noi che con loro continuavamo la missione. Questo ha detto il P. Generale dell’Ordine della Madre di Dio in visita alla Nigeria. I constasti sono evidente. Da un lato si sono stragi e ferite, ma da un altro c’è pace e riconciliazione, come oggi hanno fatto i religiosi OMD in Nigeria con il loro seminario e con i fedeli. Abbiamo voluto celebrare la domenica V di Pasqua con la comunità, offrendo alla Chiesa i tre nuovi ministri, uno di Accolitato gli altri due di Lettorato, come segno di riconciliazione e di pace. Annunciare Cristo e servire l’altare del Signore, ha detto P. Francesco Petrillo, significano mettere una risorsa capace di spaccare ogni prepotenza e guerra. È Il Signore che ci da questa forza e ci fa capaci di continuare la missione pasquale che lui ha inaugurato. Un mondo nuovo del quale Cristo è la pietra d’angolo. La festa è stata partecipate da tutti, ma in particolare i bambini che oggi hanno fatto la loro festa e sono stati messi al centro del seminario. Nel pomeriggio il P. Generale ha fatto una visita alla scuola “ St. John Leonardi nursery primary and secondary school”, fatta costruire dell’Ordine della Madre di Dio con i proventi ricevuti dalla Conferenza Episcopale Italiana, grazie all’attenzione della EsseGiElle. Anche questa iniziativa, va in contrasto con quanto abbiamo detto della violenza e della soprafazione. Una scuola, che sarà inaugurata il 15 agosto, è una vittoria della pace e della voglia di mettere al centro i bambini contro ogni volontà di usarli per i loro sforzi i ribelli e i terroristi.
L’Ordine in Cile ha la gioia di festeggiare nel prossimo mese due celebrazioni importanti: La Professione Solenne del Chierico Saúl Ahumada il giorno di Pentecoste nella parrocchia N.S. di Guadalupe e l’ordinazione presbiterale dei diaconi: Javier e Claudio nella Solennità della Santissima Trinità nel Duomo di Rancagua da Mons. Alejandro Goic. 16 giugno 2014
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Invitacion ordenacion
Si terrà presso il Santuario Santa Maria della Chiesa Jaddico (Brindisi) il prossimo 1 giugno, il Meeting delle Madrine OMD 2014. “Una giornata di comunione e formazione, preghiera e condividere”, ha affermato P. Luigi Piccolo Delegato Generale Opera Madrine OMD. La presenza delle Madrine OMD nella Chiesa, ispirata al carisma leonardino, ha lo scopo di pregare e sostenere le vocazioni dell’Ordine. 13 maggio 2014
Hanno preso parte all’Eucaristia di lunedì 12 maggio nella Cappella di Santa Marta in Vaticano celebrata da Papa Francesco, una rappresentanza di fedeli della Parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli accompagnati dal Parroco P. Davide Carbonaro. Al temine della celebrazione sono stati ricevuti e ascoltati dal Santo Padre con paterna cordialità. La comunità parrocchiale ha voluto lasciare in dono a Papa Francesc,o una copia dell’icona di Santa Maria in Portico particolare protettrice di Roma. Nell’omelia durante la santa Messa, il Papa ha ricorrdato il compito essenziale della Chiesa che è quello di “aprire porte”. “Chi siamo noi per chiudere le porte” allo Spirito Santo? È la domanda ricorrente che Papa Francesco ha posto durante l’omelia della Messa del mattino, presieduta a Casa Santa Marta, e dedicata alla conversione dei primi pagani al cristianesimo. Lo Spirito Santo, ha ribadito, è quello che fa andare la Chiesa “oltre i limiti, più avanti”. Lo Spirito soffia dove vuole, ma una della tentazioni più ricorrenti di chi ha fede è di sbarrargli la strada e di pilotarlo in una direzione piuttosto che un’altra. Una tentazione non estranea nemmeno agli albori della Chiesa, come dimostra l’esperienza che vive Simon Pietro nel brano degli Atti degli Apostoli proposto dalla liturgia. Una comunità di pagani accoglie l’annuncio del Vangelo e Pietro è testimone oculare della discesa dello Spirito Santo su di loro, ma prima esita ad avere contatti con ciò che aveva sempre ritenuto “impuro” e poi subisce dure critiche dai cristiani di Gerusalemme, scandalizzati dal fatto che il loro capo avesse mangiato con dei “non circoncisi” e li avesse persino battezzati. Un momento di crisi interna, che Papa Francesco rievoca con un filo di ironia: “E’ una cosa che non si poteva pensare quella. Se domani venisse una spedizione di marziani, per esempio, e alcuni di loro venissero da noi, ecco... marziani, no? Verdi, con quel naso lungo e le orecchie grandi, come vengono dipinti dai bambini ... E uno dicesse: ‘Ma, io voglio il Battesimo!’. Cosa accadrebbe?”. Pietro comprende l’errore quando una visione gli illumina una verità fondamentale: ciò che è stato purificato da Dio non può essere chiamato “profano” da nessuno. E nel narrare questi fatti alla folla che lo critica, l’Apostolo – ricorda Papa Francesco – rasserena tutti con questa affermazione: “Se dunque Dio ha dato loro lo stesso dono che ha dato a noi, per avere creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?”. “Quando il Signore ci fa vedere la strada, chi siamo noi per dire: ‘No Signore, non è prudente! No, facciamo così’… E Pietro in quella prima diocesi – la prima diocesi è stata Antiochia – prende questa decisione: ‘Chi sono io per porre impedimenti?’. Una bella parola per i vescovi, per i sacerdoti e anche per i cristiani. Ma chi siamo noi per chiudere porte? Nella Chiesa antica, persino oggi, c’è quel ministero dell’ostiario. E cosa faceva l’ostiario? Apriva la porta, riceveva la gente, la faceva passare. Ma mai è stato il ministero di quello che chiude la porta, mai!”. Ancora oggi, ripete Papa Francesco, Dio ha lasciato la guida della Chiesa “nelle mani dello Spirito Santo”. “Lo Spirito Santo – prosegue – è quello, come dice Gesù, che ci insegnerà tutto” e “farà che noi ricordiamo quello che Gesù ci ha insegnato”: “Lo Spirito Santo è la presenza viva di Dio nella Chiesa. E’ quello che fa andare la Chiesa, quello che fa camminare la Chiesa. Sempre più, oltre i limiti, più avanti. Lo Spirito Santo con i suoi doni guida la Chiesa. Non si può capire la Chiesa di Gesù senza questo Paraclito, che il Signore ci invia per questo. E fa queste scelte impensabili, ma impensabili! Per usare una parola di San Giovanni XXIII: è proprio lo Spirito Santo che aggiorna la Chiesa: veramente, proprio la aggiorna e la fa andare avanti. E noi cristiani dobbiamo chiedere al Signore la grazia della docilità allo Spirito Santo. La docilità a questo Spirito, che ci parla nel cuore, ci parla nelle circostanze della vita, ci parla nella vita ecclesiale, nelle comunità cristiane, ci parla sempre”.
Papa Francesco ha presieduto sabato 19 aprile nella Basilica Vaticana la Veglia Pasquale. Nell’omelia ha commentato l’invito dell’angelo ai discepoli a tornare in Galilea, perché lì Cristo risorto li precede. “La Galilea – ha detto il Papa - è il luogo della prima chiamata, dove tutto era iniziato! Tornare là, tornare al luogo della prima chiamata” significa “riscoprire il nostro Battesimo come sorgente viva, attingere energia nuova alla radice della nostra fede e della nostra esperienza cristiana”, significa “tornare a quel punto incandescente in cui la Grazia di Dio mi ha toccato all’inizio del cammino. E’ da quella scintilla che posso accendere il fuoco per l’oggi, per ogni giorno, e portare calore e luce ai miei fratelli e alle mie sorelle” testimoniando Cristo Risorto con gioia umile e mite. 20 aprile 2014
Si rinnova la tradizionale rinnovazione dei voti dell’Ordine nel giorno di Pasqua. Devozione voluta dal Santa Fondatore per “centrare in Cristo” la vita del religioso leonardino, come ha affermato il P. Generale durante il rito fraterno nella Chiesa di Campitelli. 20 aprile 2014
Come da tradizione i dipendenti del Comune di Roma si sono ritrovati per la celebrazione della Pasqua nella Chiesa di Santa Maria in Campitelli mercoledì 16 aprile. Alla Liturgia Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Filippo Iannone Vicegerente di Roma ha preso parte il Sindaco di Roma On. Ignazio Marino. Il momento d’incontro è stato organizzato dal nucleo Acli dipendenti del Comune di Roma che con il Parroco di Campitelli, P. Davide Carbonaro nei giorni precedenti ha incontrato i comunali dell’Anagrafe e del palazzo senatorio per la benedizione pasquale. Durante l’omelia il Vicegerente, rileggendo il Vangelo del tradimento di Giuda, ha ricordato del rischio di diventare “discepoli non riusciti” per questo è necessario riconoscere nel dono supremo di Cristo e della sua Pasqua la capacità di mettersi a servizio gli uni gli altri.
16 aprile 2014
In un messaggio indirizzato all’Ordine per la Pasqua 2014, p: Francesco Petrillo Rettore Generale OMD, ha preso spunto dal recente film di Paolo Sorrentino “La grande bellezza” rileggendo alcune suggestioni alla luce del Sermone di San Giovanni Leonardi sulla “Divina Bellezza”. 15 aprile 2014
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Messaggio del P. Generale Pasqua 2014
Da sabato 12 aprile la città di Valparaiso (Cile) e stata colpita da un incendio violento che ha lasciato più di 8.000 persone senza tetto, distrutto più di 2.500 case e lasciato fino ad oggi 15 persone morte. E riconosciuta come la catastrofe più violenta di quella città. Di conseguenza la Caritas della Diocesi di Rancagua nella Diocesi di Rancagua, ha iniziato una campagna di aiuto
dove la parrocchia N.S. del Carmine e il centro dove si ricevono tutte le donazioni. “Chiediamo preghiere per tutti i cileni che vivono in questi giorni un tempo di passione”, ha affermato il portavoce della Caritas.
15 aprile 2014
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In occasione del 5° anniversario della Caritas di S. Brigida si è esibito in chiesa il Coro degli alunni della Scuola Media Statale “ G. Fiorelli” diretto da Giuliana Calimeri. Circa 100 gli alunni coinvolti, accompagnati dalla loro Preside M.C. Palmiero e, il coro, guidato dai docenti, ha eseguito melodiosi canti con grande bravura, emozionando le persone presenti. Erano presenti oltre cento persone abitualmente assistite dalla Parrocchia e dalle realtà caritative ad essa collegate.
Tale evento è stato preceduto dalla “ Giornata della carità “ di domenica 6 aprile, per la raccolta di offerte da devolvere agli assistiti della Caritas Parrocchiale di cui è Presidente la sig.ra Tina Tuccillo.
Presente all’appuntamento anche l’Ordine di Santa Brigida che ha sostenuto economicamente e fornendo oggetti di abbigliamento e di biancheria, alla iniziativa benefica. Alcuni membri dell’OMSB, hanno contribuito, con grande disponibilità, all’organizzazione ed allo svolgimento dell’evento.
La Caritas Parrocchiale si augura di essere stato di esempio nei confronti di tali giovanili menti e cuori ed auspica che non venga meno, nel tempo, il loro genuino entusiasmo e la caritatevole disponibilità verso chi ha avuto meno fortuna nella vita.
Il parroco, Padre T. Galasso ed il Rettore Generale Padre Francesco Petrillo hanno reso la Chiesa di S. Brigida un reale e concreto punto di accoglienza per i fedeli di qualsiasi livello sociale, con particolare attenzione alle persone più bisognose di sostegno morale e materiale.
9 aprile 2014
Durante la celebrazione che ha radunato i gruppi di P. Pio del Lazio nella Chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma al termine dell’Eucarestia presieduta dal Vescovo Matteo Zuppi Ausiliare di Roma per il Settore Centro, sabato 5 aprile, è stato accolto dai numerosi fedeli l’altarolo reliquiario conservato nella Chiesa di Santa Maria in Campitelli. Il singolare reliquiario attribuito dalla tradizione al Vescovo Gregorio Nazianzeno (IV secolo) è un “altare da viaggio” si desume da una antica iscrizione pervenuto da Gerusalemme e contenente oltre alcune insigni reliquie della passione del Signore (tra i quali un frammento della croce e del chiodo) un micro mosaico del volto di Cristo benedicente dell’ XI secolo proveniente da Costantinopoli. Il prezioso reliquiario ha accompagnato le stazioni della Via Crucis da San Salvatore in Lauro attraverso Ponte Sant’Angelo, Via della Conciliazione, Piazza San Pietro ed è stato traslato nella Basilica Papale e accolto da S. Ecc.za Mons. Vittorio Lanzani Delegato della Fabbrica di San Pietro che ha salutato i numerosi pellegrini. Al termine, dall’altare della Cattedra P. Davide Carbonaro parroco di Campitelli, ha benedetto i presenti con le reliquie della Passione. “Un momento di fede e di gratitudine al Signore per il dono della santità che scaturisce dalla Pasqua di Cristo alla quale ci stiamo preparando” ha affermato Mons. Pietro Bongiovanni Parroco di San Salvatore in Lauro e Delegato dei gruppi di preghiera di P. Pio. 6 aprile 2014
Durante la preghiera animata dalla Comunità di Taizé a Santa Maria in Portico in Campitelli a Roma venerdì 4 aprile in preparazione alla XXIX Giornata mondiale della gioventù, questo messaggio Frère Alois, Priore di Taizé, ha voluto condividere con i giovani intervenuti per la veglia e l’adorazione della Croce: “Siamo qui non per preparare un incontro europeo, ma per fare un pellegrinaggio qui a Roma, per andare alle fonti della nostra fede. A Roma troviamo sempre una casa aperta, noi siamo sicuri di questo, e non soltanto case aperte, ma anche cuori aperti. E possiamo rendere grazie a voi tutti e a Dio di questa accoglienza che troviamo qui a Roma, in questa chiesa con P. Davide e tutta la Comunità. La settimana scorsa, ho potuto parlare con Benedetto XVI, mi ha accolto nel suo monastero nel Vaticano, e anche lui si ricorda ancora con grande gioia dell’incontro Europeo e della preghiera che abbiamo fatto insieme in piazza San Pietro. Questo incontro rimane nei cuori e rimane come incoraggiamento per tutti coloro che hanno partecipato. In novembre passato ho incontrato Papa Francesco era una udienza piena di gioia e mi ha accolto con fratellanza e bontà. Ha detto che dobbiamo continuare a Taizé ad accogliere i giovani e continuare come Comunità Ecumenica. Il Papa che dice questo a noi, i fratelli, è un grande incoraggiamento. Lui vive il suo ministero di confermare anche noi i fratelli di Taizé. Questa sera abbiamo ascoltato il Vangelo con la gioia di Cristo, la gioia di Gesù, perché Dio ha rivelato il suo amore ai piccoli. Dunque tutti noi possiamo accogliere questo amore di Dio, perché tutti noi siamo piccoli, siamo come dice sempre Papa Francesco: peccatori. Tutti noi possiamo allora accogliere questo amore. Siamo piccoli, imperfetti ed anche nella fede siamo piccoli, e questo dobbiamo anche accettare, che qualche volta la nostra fede è piccola. E allora che fare? C’è la tentazione di tornare verso la paura o la rassegnazione, quando vediamo i nostri peccati, la piccola fede. C’è dunque la tentazione della paura o della rassegnazione. Anche questa è una realtà che dobbiamo accettare. C’è la paura, c’è la rassegnazione, ma c’è qualcos’altro: l’amore di Cristo! Dobbiamo avere il coraggio di tornare verso questo amore di Cristo. Noi seguiamo il Cristo non perché siamo perfetti, ma perch il Cristo ci ami. Questo deve essere sempre il fondamento della nostra fede. E dobbiamo oggi osare di sentire l’amore di Dio, anche con il nostro sentimento, anche con il nostro cuore, sentire questo amore di Dio anche con il nostro spirito, con l’intelligenza. Sentire l’amore di Dio, questo è il messaggio che questa sera che volevo condividere con voi.” 5 aprile 2014
Having completed the first phase of permanent formation on "Reconciliation", the Indian delegation has started its second phase of its ongoing formation with Rev.Dr.Sebastin, the Rector of St.Paul's Theological Seminary,Trichy, who had completed his doctorate in Belgium on Dogmatic Theology.
With special reference to the recent apostolic exhortation of Pope Francis, Evangelii Gaudium, his vision of the Church and the apostolate of the consecrated persons were the main focus. His vision of the Church is best explained in the images he uses for the Church: Mother, Shepherdess, Field Hospital and moon. All these images together mean that the Church should not be self-referential. On the contrary, it should surge forth to the existential peripheries of the world and share the tender love, mercy, compassion of Father as Jesus did. The consecrated persons should reach out to the peripheries in two ways: constant and direct contact with the poor and preaching the word of God with due preparation. These are the two essential means of the ongoing consecration of the priests and religious. The challenges faced by the consecrated persons in their missionary endeavour were also dealt with.
5 aprile 2014