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Mercoledì, 14 Marzo 2012 13:10

Scuola Samayapuram

2Al via i lavori per il completamento della scuola di Samayapuram India in questi giorni, afferma P. Lourdu, si è svolta  la benedizione per l’inizio dei lavori del secondo piano. Grazie alla solidarietà della ONG Essegielle e a quanti già operano perché questo cantiere dell’eduzione possa essere completato.

14 marzo 2012
1Sono iniziate nella Chiesa di Campitelli le celebrazioni per i quattrocento anni della nascita della Serva di Dio Anna Moroni che insieme a P. Cosimo Berlinsani fondarono La Congrezione delle Suore oblate del Bambino Gesù. La solenne celebrazione è stata presieduta domenica 11 marzo da Rev.mo P. Generale  P. Francesco Petrillo. Il luogo è significativo ha ricordato Madre Raffaella Funari, Superiora Generale, perché ci raccoglie in un luogo dove i fondatori ebbero a fare l’esperienza di Dio e dalla quale è originato nella Chiesa il nostro Istituto. Durante l’Omelia P. Francesco , ha percorso la liturgia della Parola domenicale ed ha ricordato che: “I tempi del secolo XVII reclamavo una nuova chiesa, una nuova evangelizzare  e uomini e donne plasmati dallo Spirito. Dio, che non abbandona mai  e ama le sue creature, suscitò tra la Congregazione quella delle Convittrici del Bambino Gesù mettendo sullo stesso sentiero – di voleri, di intenti e di santità – la signora Moroni e il Padre Cosimo Berlisani (1619-1694) che insieme fondarono la Congregazione  delle Convittrici del SS.mo Bambino Gesù, il 2 luglio 1672 in Roma e precisamente in Piazza Margana nella Parroccia di Santa Maria in Portico in Campitelli. Ma che cosa volevano  fare? Far crescere il tempio di Dio nell’anima e nel  corpo nel ricordo del carisma dell’ Incarnazione, inteso come capacità di generare, di far nascere e crescere, nel proprio cuore e in quello degli altri, Gesù Cristo, Figlio di Dio, Tempio vivo, pietra angolare, casa santa. Madre Anna e Padre Cosimo sono convinti che Gesù Cristo non è un concetto, una dottrina, un programma soggetto  a libera elaborazione, ma è innanzitutto una Persona che ha il volto del Bambino di Betlemme”. Inoltre, l’odierna celebrazione ha proseguito P. Generale: “Ci unisce a Lui con la Pasqua e ci fa diventare “pietre vive”. Madre Anna e padre Cosimo, in proporzione della loro unione con Lui,  diventiamo il luogo in cui dimora il Padre:  e siano resi capaci di offrire ‘sacrifici spirituali graditi a Dio’. Care sorelle, con i vostri Atti dei Colloqui di studio: “La bellezza delle origini” e poi il secondo “da Betlemme al Calvario”, ci avete fatto entrate nel vostro cantiere. Abbiamo visto le straordinarie fondamenta del vostro edificio spirituale, abbiamo visto la radicalità di una donna abitata da un amore appassionato per Gesù Bambino e per il crocifisso, “ossigenava la sua vita allo spirito del Mistero dell’Incarnazione, ne respirava tutta la sua profondità con il suo atteggiamento umili, semplice, obbediente, povero e a lo stesso tempo ricco d’amore per il Divino infante”; una donna innamorata del Signore, dal cuore aperto a Dio ai fratelli e decisa a fare della sua casa una casa di “Oblazione” al suo Dio. Si siamo affascinasti dalla roccia di  P. Cosimo, su cui si è fondata la  virtù e i pregi di Anna, nella sua straordinaria ed umile condizione di religioso della Madre di Dio e Parroco di questa Chiesa; fare riflettere, far nascere e crescere nel proprio  cuore  e  in quello di Anna, Gesù Cristo: Figlio di Dio e di favorire una fede adulta e matura. Ed è con queste premesse che la Congregazione delle Suore Oblate del Bambino Gesù entra nel III millennio, per essere nel mondo testimonianza viva del vero spirito dell’Istituto, pietre preziose nella continua ed incessante costruzione del Tempio grande di Dio: la Chiesa, corpo vivente di Cristo nella storia.”.

13 marzo 2012

pdf  omelia del P. Generale (160.02 kB)
Domenica, 11 Marzo 2012 07:05

Prima pietra scuola in Nigeria

nigeria-okE’ stata posta la prima pietra nel terreno che ospiterà la scuola ad Amakoia Owerri Nigeria.

 11marzo 2012
123Con el templo colmado de fieles, el segundo domingo de cuaresma se llevó a efecto la Santa Eucaristía en la Parroquia Buen Pastor de la ciudad de los Ángeles, presidida por Monseñor Felipe Bacarreza Rodríguez, obispo de la diócesis Santa María de los Ángeles, quién en un acto emotivo y solemne, procedió a bendecir el altar de piedra, recientemente construido, el cual se vio afectado junto al templo en su totalidad después del terremoto del mes de febrero del año 2010. En esta oportunidad fueron depositadas al pie del altar las reliquias de San Juan Leonardi, Santo católico que vivió entre los años 1541 al 1609, y que es el patrono de los farmacéuticos. Posteriormente se celebró el rito de admisión al ministerio del acolitado del hermano Héctor Montanares J., quien en unos meses más podrá optar al Diaconado permanente de nuestra madre Iglesia Católica. En esta Santa Eucaristía, estuvieron presente Sacerdotes, Diáconos, ministros y comunidad en general. Quienes agradecieron a Monseñor con un vino de honor en uno de los salones de la Parroquia, como también felicitaron al nuevo ministro acolito don Héctor Montanares. (Fuente: Comunicaciones Los Angeles)

 

11 marzo 2012

 
Sabato, 03 Marzo 2012 16:59

Delegazione cilena in ritiro

SDC10121Dal 27 al 2 marzo i sacerdoti e i fratelli della delegazione cilena si sono  ritrovata in ritiro all’inizio dell’anno pastorale presso la casa di esercizi “Zenta Mayer” a Valdivia. Le riflessioni sono state tenute da P. Edoardo Winser OMD sul tema: “Conversione e Riconciliazione: un camino di guarigione integra del nostro essere".

 

2 marzo 2012

 
Domenica, 26 Febbraio 2012 13:52

Professione e diaconato in Nigeria

DSC04370Ha emesso i voti solenni nelle mani del Delegato P. J. Methos  ed è stato ordinato diacono dal Vescovo Obinna di Owerri  il chierico Onuoha Jude della Delegazione nigeriana.

26 febbraio 2012
 
Domenica, 26 Febbraio 2012 13:49

A Roma Convegno su Papa Odescalchi

Innocenzo-XIDa giovedì 23 a sabato 25 febbraio a Roma si terrà un convegno internazionale dedicato a Innocenzo XI Odescalchi (1611 – 1689) in occasione del quarto centenario della nascita. La manifestazione è organizzata dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, dal Centro Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma, dall’Istituto Storico Austriaco a Roma, dall’Istituto Storico “Fraknòi” presso l’Accademia d’Ungheria a Roma, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Dipartimento di Filologia e Storia dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, dal Dipartimento di Scienze Tecniche e Applicate dell’Università degli Studi dell’Insubria, dal Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea della “Sapienza” Università degli Studi di Roma e con il sostegno di Sorgente – Group Roma. Benedetto Odescalchi (Como 1611 – Roma 1689), cardinale dal 1645, legato di Ferrara (1645–50), vescovo di Novara (1654), fu eletto papa, benché riluttante, alla morte di Clemente X (1676) e assunse il nome di Innocenzo XI. Il suo pontificato fu caratterizzato da un rigoroso impegno religioso, dalla condanna del nepotismo e dagli sforzi di moralizzazione dei costumi ecclesiastici e laici. In campo dogmatico, avversò il “probabilismo” teologico-morale e il lassismo dei gesuiti; prima tollerante con il quietismo, lo condannò nel 1687. Energico difensore dell’autorità del pontificato, ebbe quasi perpetua contesa con Luigi XIV, in particolare per la pretesa del sovrano di imporre i quattro articoli delle libertà gallicane che prefiguravano una Chiesa nazionale francese svincolata dall'obbedienza romana (1682); la decisione di Innocenzo XI di scomunicare Ch. De Beaumanoir (1687–88), ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, provocò per rappresaglia l’occupazione di Avignone e del Contado Venassino da parte di Luigi XIV. Ma la sua principale mira fu una grande crociata cristiana contro i Turchi: tale disegno non poté essere realizzato per i contrasti tra i vari stati europei, ma la diplomazia del papa non fu per questo inattiva e favorì l’alleanza tra l’imperatore e Giovanni Sobieski di Polonia e l’adesione di Venezia alla Lega Santa nel 1684. Venerato come santo alla sua morte, il processo di beatificazione, iniziato nel 1714, si è concluso con la beatificazione il 7 ottobre 1956.   Il convegno sarà articolato in quattro sessioni, di cui la prima, giovedì 23 febbraio alle ore 14.30, dedicata al tema La corte romana fra politica e spiritualità, si terrà presso la Sala Igea di Palazzo Mattei di Paganica (piazza della Enciclopedia Italiana 4), storica sede della Treccani, con gli interventi di Gianvittorio Signorotto, Maria Antonietta Visceglia, Antonio Menniti Ippolito, Massimo Giannini, Stefania Nanni, Silvano Giordano e Renata Ago. La seconda e la terza sessione (Il respiro europeo dell’azione papale e L’arte innocenziana) si terranno presso la sede dell’Istituto Storico Austriaco (viale Bruno Buozzi 113) rispettivamente alle ore 9.00 e alle ore 14.30 di venerdì 24 febbraio. La quarta e ultima sessione, La città innocenziana, si svolgerà sabato 25 alle ore 9.00 presso la sede dell’Istituto Storico “Fraknòi” (Palazzo Falconieri, via Giulia 1).

Roma 26 febbraio 2012

 
Domenica, 26 Febbraio 2012 13:44

Verso l’estate giovani OMD 2012

Giovani-OMDIl Centro di Pastorale Giovanile e Vocazionale OMD ha reso note le date dell’estate giovani OMD 2012. I campi si terranno dal 19 al 22 luglio per giovanissimi: 14-16 anni; Laboratorio della fede e della vita per Giovani adulti: 20-35 anni; Taizé un cammino di Riconciliazione sulla terra: giovani 17-25 anni. Per le iscrizioni rivolgersi ai parroci delle parrocchie OMD o contattare il sito www.giovanileonardini.org

26 febbraio 2012
 
generaleIl P. Generale P. Francesco Petrillo, ha celebrato il rito delle ceneri nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli a Roma. Durante l’omelia ha ricordato ai confratelli e fedeli radunati che: “la ‘fedeltà del Signore resta in eterno’; che Egli è Grazia che si comunica immutabilmente in eterno. Ma dal punto di vista nostro, di noi abitanti del tempo, c’è un cammino per entrare nel mistero di Cristo: non tutti i giorni sono uguali. Ora uno dei tempi più ricchi di grazia, anzi il tempo più ricco di grazia, è quello che inizia questa sera e terminerà la sera di Pentecoste. Come allora dobbiamo entrarvi?

La santa Liturgia che stiamo celebrando ce lo insegna. La Quaresima inizia con un rito severo: l’imposizione delle ceneri. Esse al contempo ci ricordano la verità ultima della nostra condizione creaturale e, come significa presso ogni religione il gesto di cospargersi il capo di cenere, sono segno di grave pentimento. Le due cose sono strettamente connesse. La prima e fondamentale conversione è la conversione alla verità di se stessi; è il voler vivere non nelle illusioni di ciò che pensiamo di essere ma non siamo, ma nella luce della nostra reale condizione.”.  Inoltre,  ha proseguito il Padre: “Oggi la Chiesa annuncia pubblicamente il ‘mistero di iniquità’ ed il ‘mistero della pietà’ nella loro indissolubile connessione. Connessione che è stata costituita nel sacrificio di Cristo: trattato da peccato [ecco il ‘mistero di iniquità’], in nostro favore [ecco il ‘mistero della pietà’]. ‘Perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio’. Nel sacrificio di Cristo è posta la possibilità di una nuova umanità, della rigenerazione della nostra persona. Nel vocabolario cristiano si chiama ‘conversione’. Oggi noi iniziamo ‘un cammino di vera conversione’.

Durante queste settimane di quaresima, dobbiamo uscire da noi stessi, dalla falsità cioè del nostro modo di essere, per entrare nel mistero redentivo di Cristo, che la Chiesa rende attuale nella sua Liturgia: entrarvi con tutto se stessi, appropriarsi della giustizia di Dio in Cristo Gesù.”.

23 febbraio 2012


 
Benedetto ceneriIl senso liturgico della cenere, che oggi i fedeli ricevono, è stato al centro dell’omelia del Papa che questo pomeriggio, nella Basilica di Santa Sabina, ha presieduto la Santa Messa con il Rito di benedizione e imposizione delle ceneri. Prima, la processione dalla Chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino. Con il Mercoledì delle Ceneri inizia dunque la Quaresima, cammino verso la Pasqua.

Il Papa riceve le ceneri sul suo capo dal cardinale r2t6qef Tomko, titolare della Basilica. Quindi le impone ai cardinali, ad alcuni monaci, religiosi e fedeli. “Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai”. Queste parole, tratte dal Libro della Genesi, vengono pronunciate dopo il peccato originale quando Dio punisce l’uomo e la donna e maledice il suolo. Per ripercorrere il senso liturgico della cenere, Benedetto XVI si richiama a questo passo della Scrittura e a quello della creazione dell’uomo che avviene appunto “con polvere del suolo”:

“Ecco dunque che il segno della cenere ci riporta al grande affresco della creazione”.

 La polvere del suolo con cui è plasmato l’uomo, che prima della caduta è capace di germinare ogni sorta di alberi, subisce “una trasformazione negativa a causa del peccato”: concederà i suoi frutti solo in cambio di dolore e sudore. La terra dunque partecipa della sorte dell’uomo e non richiama più solo il gesto di Dio creatore, tutto aperto alla vita, ma diventa un segno di un inesorabile destino di morte. Ma “la maledizione del suolo ha anche una funzione medicinale” nel senso che l’intenzione di Dio è sempre benefica, “è più profonda della sua stessa maledizione” che “è dovuta non a Dio ma al peccato”. Dio però “non può non infliggerla, perché rispetta la libertà dell’uomo e le sue conseguenze, anche negative”. Anche nella punizione permane dunque un’intenzione buona che viene da Dio:

o: «Polvere tu sei e in polvere tornerai!», insieme con la giusta punizione intende anche annunciare una via di salvezza, che passerà proprio attraverso la terra, attraverso quella «polvere», quella «carne» che sarà assunta dal Verbo”.

Ed è in questa prospettiva salvifica che il passo della Genesi viene ripreso nel Mercoledì delle Ceneri:

“come invito alla penitenza, all’umiltà, ad avere presente la propria condizione mortale, ma non per finire nella disperazione, bensì per accogliere, proprio in questa nostra mortalità, l’impensabile vicinanza di Dio, che, oltre la morte, apre il passaggio alla risurrezione, al paradiso finalmente ritrovato”.

 Quindi il Papa si sofferma sulla “possibilità per noi del perdono divino” che dipende essenzialmente dal fatto che Dio stesso, nella persona del suo Figlio, ha voluto condividere la condizione umana eccetto la corruzione del peccato. E dunque l‘amore di Dio si rende visibile:
“Quel Dio che scacciò i progenitori dall’Eden, ha mandato il proprio Figlio nella nostra terra devastata dal peccato, non lo ha risparmiato, affinché noi, figli prodighi, possiamo ritornare, pentiti e redenti dalla sua misericordia, nella nostra vera patria”

 Nella Basilica di Santa Sabina dove ha celebrato l’Eucaristia con il rito delle Ceneri, Benedetto XVI è arrivato in processione dalla Chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino a bordo di un piccolo automezzo. E dunque con il Rito delle ceneri inizia la Quaresima. (Radio Vaticana)


 
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