Curia Generale dell'Ordine
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UN NUOVO CANDIDATO ALLA FEDE
Il Vangelo della terza Domenica di Quaresima, ci presenta l’incontro di Gesù con la donna Samaritana. Il brano presenta una missionaria che ha portato la fede ai suoi cittadini. Gesù ha scelto questa donna samaritana, una peccatrice a portare il Vangelo. Questo donna è stata come antiprima di Maria Maddelna, che portera’ la buona notizia della risurrezione di Gesù ai suoi discepoli. In questo brano del vangelo, l’evangelista Giovanni mette in luce, la rivelazione sempre piu profonda del mistero di Gesù, prima alla donna, poi ai discepoli, ed infine ai samaritani. L’annuncio che è stato portato dalla donna, sopratutto il racconto della sua espereinza personale con Gesù, ha fatto scattare l’ora della salvezza e della riconciliazione tra Dio e i samaritani. Non c’è bisogno di fatti clamorosi per credere in Dio, basta la parola di Dio, perche la fede nasce dalla predicazione e dalla testimonianza. E’ l’ascolto semplice e confidente della Parola che fa sbocciare in noi il Regno di Dio.
P. Beno, omd.
Dal Sermone sulla grandezza e piccolezza di Cristo (C. 249 v.)
Vedi quanto è grande tanto che i cieli e la terra non possono contenerlo […]
Vedi la grandezza che ha fatto tutte le cose belle e ricche, vedi la piccolezza che ha bisogno di vestire poveri panni. Vedi la grandezza che regge l’universo, la piccolezza che è retta dalle braccia di una Vergine. Vedi la grandezza che pasce e nutre l’anima, vedi la piccolezza che è nutrita dal seno della Vergine. Vedi la grandezza che con la sua sapienza genera tutte le cose, ma la piccolezza è generata da una volontà. La grandezza non dorme mai (Cf. Sal 120,4). la piccolezza dorme nella povertà.
Cos’è questa milizia di cui parla Giobbe? Mentre la milizia terrena è a servizio del governo corporale, l’altra è necessaria per il governo spirituale. Nell’una si esibiscono le armi umane nell’altra quelle spirituali. Con l’una si combattono i nemici, con questa le potenze del male, ricevendo rispettivamente una corona corruttibile per l’una, mentre incorruttibile per l’altra. Poiché come afferma l’apostolo Paolo: “Siamo diventati spettacolo al mondo” (1Cor 4,9).
Quanto è attuale la lettura odierna! La vita dell’uomo è un duro servizio sulla terra (Gb 7,1) anzi un combattimento. Nella milizia umana vi sono ordini, obbedienze si tengono a posto le armi, si ascoltano le sentinelle, si aspira alla vittoria, si combatte aspramente, si sopportano le sofferenze, si dorme male, si mangia senza mormorare, si è mercenari, si da tutto al capo, si pone attenzione al nemico, non si fugge, si è uniti, si mette a disposizione la vita, insomma si vive con accortezza! Siamo a conoscenza della vita militare!
Nella vita spirituale il buon soldato segue il suo capitano che è Cristo Gesù, come egli stesso afferma nel Vangelo: “le mie pecore mi seguono e mi ascoltano” (Cf Gv 10). Se nella vita militare si ha conoscenza delle armi terrene, nella vita spirituale ciò che importa è stare nella conoscenza di Cristo.
La conoscenza di Gesù noi la possediamo per fede, la quale è più sicura delle cose che si possono vedere attraverso i sensi. Ora la fede di per sé è morta per coloro che vivono nel peccato ed è viva in coloro che sono in grazia. A questi è possibile la conoscenza di Gesù Cristo […].
Ai cristiani insensati Gesù ricorda: “tanto tempo sono stato con voi (Cf. Gv 14,9). Infatti, da tanti anni siete cristiani, abitate con me e non mi conoscete. Non sapete che io sono colui che vi ha creato, redento, io sono il vostro giudice. Cosa amate? Di Dio possiamo conoscere quanto rivelato. Egli infatti è una cosa sola con il Padre. […]
La comprensione della vita divina è stata concepita diversamente. Per alcuni Gesù è emanazione del Padre, come noi; altri che fosse lo stesso Padre, ma incarnato; per altri non aveva vero corpo umano, ma celeste; altri hanno privilegiato una delle due nature; altri che fosse figlio adottivo non naturale; altri che direttamente dalla Vergine Santa avesse preso il corpo; altri che fosse un uomo qualsiasi.
Per i cristiani è vero profeta di Dio, generato dall’eternità dallo Spirito Santo, la stessa cosa con il Padre; che il Padre è in lui e lui è nel Padre e che nel tempo ha preso carne umana vera, venendo ad abitare in Israele. Per questo motivo Gesù riprende Filippo dicendo che in me avete visto tanti miracoli e avete udito la voce del Signore. In effetti, Filippo forse non intendeva bene il mistero della S. Trinità quasi che il Padre fosse maggiore del Figlio. Per questo Gesù gli dice: non credi che io sono nel Padre? (Cf. Gv 14,12) E ancora di più, e non avete visto ed udito la voce del Padre dal Tabor? (Cf. Mt 17,5). Questi miracoli testimoniano ancora oggi come: tanto tempo sono stato con voi… (Gv 14,9).
Da un Sermone sulla festa della Martire Caterina (C. 409)
Desidero che lo Spirito compia oggi in voi quanto avvenne in questa santa Martire. Ma come potrà compiersi ciò, se non ci si lascierà smuovere dal medesimo Spirito nell’agire?
Ora, a te o Santo Spirito io dico Vieni! Sei tu che ci raduni qui. Tu ci disponi, Tu vedi il bisogno, ed il desiderio della conversione! O Spirito Santo con te impariamo persino dal nostro peccato a trasformare la malizia in grazia; ed in tal modo oggi, ci convertiamo a te con tutto il cuore, perché convertiti, possiamo tornare in quel cielo da dove sei disceso.
E voi o anime! Preparate il vostro cuore, innalzatevi verso Dio a lui raccomandatevi. In effetti, è possibile notare che operando in unità, le stesse virtù si uniscono insieme per resistere al male. Come quando il fuoco arde un legno verde, notate come fa fumo e non si accende subito. Sentite come stride e spuma. Così accade ai cristiani che si oppongono al maligno.