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Con Cristo
misurate le cose
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Con Cristo
misurate le cose
Esce con una nuova veste il sito ufficiale della Parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli a Roma. Strumento di comunicazione e di riflessione sulle iniziative parrocchiali e diocesane. Sarà a servizio del santuario mariano e leonardino e ne manifesterà la portata spirituale.
www.santamariainportico.it
30 Novembre 2013
“Il tempo di Avvento, che oggi di nuovo incominciamo, ci restituisce l'orizzonte della speranza, una speranza che non delude perché è fondata sulla Parola di Dio”. Lo ha detto Papa Francesco questa mattina, prima della preghiera dell'Angelus, recitata dalla finestra del suo studio che da' su piazza San Pietro. Nella prima domenica d'avvento, il Pontefice ha sottolineato che oggi “riscopriamo la bellezza di essere tutti in cammino, attraverso i sentieri del tempo. E la meta comune di questo pellegrinaggio universale, ha ricordato citando il profeta Isaia, è il monte del tempio del Signore, che nell'Antico Testamento è Gerusalemme, da cui è venuta la rivelazione del volto di Dio”. 2 Dicembre 2013
L'Avvento è il tempo che prepara nascite, il tempo di santa Maria nell'attesa del parto, tempo delle donne: solo le donne in attesa sanno cosa significhi davvero attendere. Ma non si attende solo la nascita di Gesù. Ci saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia... Il Vangelo ci prende per mano, ci porta fuori dalla porta di casa, a guardare in alto, a percepire il cosmo pulsare attorno a noi, a sentirci parte di una immensa vita. Che patisce, che soffre, che si contorce come una partoriente (Is 13,8), ma per produrre vita. Il presente porta nascite nel grembo. Ma «quanto morir perché la vita nasca» (Rebora). È un tempo di crisi. C'è una crisi della Chiesa, diminuiscono le vocazioni, cresce l'indifferenza religiosa, l'istituzione ecclesiastica perde fiducia. Ma la fede ci permette di intravedere che la fine di un certo tipo di Chiesa può portare a un nuovo modo di vivere la fede, più essenziale, libero e convinto, pieno di cuore e di verità. È il nostro atto di fede: il regno di Dio viene, ed è più vicino oggi di ieri. Anche la crisi economica e finanziaria ci sta dicendo che dobbiamo cambiare strada e favorire un altro modello di economia, non fondato sulla logica della crescita infinita, che è insostenibile, ma su rispetto della natura, sobrietà e solidarietà. Il Vangelo d'Avvento ci aiuta a non smarrire il cuore, a non appesantirlo di paure e delusioni: «state attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano». Ci sarà sempre un momento in cui ci sentiremo col cuore pesante, scoraggiati. Ho provato anch'io lo scoraggiamento, molte volte, ma non gli tengo il posto, non gli permetto di mangiare nel mio piatto, non gli permetto di sedere sul trono del mio cuore. Il motivo è questo: fin dentro i muscoli e le ossa io so una cosa, come la sapete voi, ed è che non può esserci disperazione finché ricordo perché sono venuto sulla terra, di chi sono al servizio, chi mi ha mandato qui. E chi sta venendo: allora vedranno il Figlio dell'uomo venire con grande potenza e gloria. Questo mondo contiene Lui! Che Viene, che è qui, che è più grande di noi; c'è un Liberatore, esperto di nascite, in cammino su tutte le strade. Alzatevi, guardate in alto e lontano, perché la vostra liberazione è vicina. Uomini e donne in piedi, a testa alta, occhi alti e liberi: così vede i discepoli il Vangelo. Gente dalla vita verticale. Il Vangelo ci insegna a leggere il presente e la storia come grembo di futuro, a non fermarci all'oggi, ma a guardare avanti: questo mondo porta un altro mondo nel grembo. Un mondo più buono e più giusto, dove Dio viene, vicino come il respiro, vicino come il cuore, vicino come la vita. (E. Ronchi)
“E’ medicina salutare: accogliere la Liturgia della Parola come Paradigma dell’ascolto e del dialogo con Cristo, tra di noi e con tutti gli uomini.
E’ medicina salutare: accogliere la narrazione di Dio ferito e guaritore; narrare se stessi in cerca di guarigione: racconti di carne e sangue, consegnati, fino in fondo al potere terapeutico della relazione.”
(110 Capitolo Generale dell’Ordine della Madre di Dio)
“Canta e cammina: la celebre frase di S. Agostino è un invito a cantare per alleviare le asprezze della vita, ma è insieme un’esortazione a vivere e testimoniare la fede con gioia, ad alimentare la speranza. Canta e cammina: risuona oggi anche come una sollecitazione rivolta a Napoli e a tutti noi.”
(Lettera pastorale del Card. Crescenzio Sepe 2013/14)
Le due immagini, squisitamente bibliche, del canto e del cammino, presenti nella lettera pastorale del nostro Vescovo e l’indicazione dell’assise capitolare dell’OMD per i suoi religiosi alla rinnovata accoglienza della Parola, vogliono essere lo stimolo per la nostra comunità parrocchiale. Ecco allora la scelta di far diventare immagine guida di questo anno pastorale il nostro ambone, luogo per eccellenza dal quale parte l’ascolto della Parola di Dio e fa scaturire ogni nostra risposta e ogni nostro muoverci nella vita. Ci auguriamo di crescere tanto e insieme in questa consapevolezza. E come primo passo riprendiamo il nostro cammino con l’urgenza e la compagnia di Colei, che dell’ascolto, della risposta e della sollecitudine, ne ha fatto le ragioni della sua vita e festinans si recò da Elisabetta: Maria, la madre di Gesù e madre nostra.
PROGRAMMA DELLA NOVENA
30 NOVEMBRE, SABATO - ore 18.00: arrivo della sacra immagine di Maria di Nazaret,
“Donna in cammino” Liturgia di accoglienza;
ore 18.30: S. Messa con catechesi “I passi di Maria”.
01 DICEMBRE, DOMENICA - SS. Messe ore: 8.30; 10.30; 12.15;
ore 12.00: “Angelus”;
ore 18.00: S. Rosario - 18.30: S. Messa.
02 DICEMBRE, LUNEDÌ - ore 07.45: I giovani salutano Maria
ore 08.30: S. Messa;
ore 09.30: Visita personale - ore 12.00: “Angelus”;
ore 17.00: Gli Ammalati venerano la Vergine;
ore 18.00: Rosario Antico: 1° e 2° Gaudiosi con proiezione di xilografie del sec. XV;
ore 18.30: S. Messa;
ore 19.15: Settimana Biblica: Introduzione generale ai Vangeli:
“La nascita e peculiarità delle narrazioni”.
03 DICEMBRE, MARTEDÌ - ore 07.45: I giovani salutano Maria
08.30: S. Messa.
ore 09.30: Visita personale - ore 12.00: “Angelus”;
ore 17.00: Gli Ammalati venerano la Vergine;
ore 18.00: Rosario Antico: 3°, 4° e 5° Gaudiosi - 18.30: S. Messa;
ore 19.15: Settimana Biblica: “La prima domanda su Gesù: Chi è costui?”.
04 DICEMBRE, MERCOLEDÌ - ore 07.45: I giovani salutano Maria
ore 08.30: S. Messa;
ore 09.30: Visita personale - ore 12.00: “Angelus”;
ore 17.00: Le donne in attesa venerano la Vergine;
ore 18.00: Rosario Antico 5° Gaudioso (in esso sono presenti i Misteri Lumunosi);
ore 18.30: S. Messa;
ore 19.15: Settimana Biblica: Introduzione ai Vangeli: “La chiamata dei discepoli e i miracoli”.
05 DICEMBRE, GIOVEDÌ - ore 07.45: I giovani salutano Maria - 08.30: S. Messa;
ore 09.30: Visita personale - ore 12.00: “Angelus”;
ore 17.00: I Ragazzi venerano la Vergine;
ore 18.00: Rosario Antico (1° e 2° Dolorosi) - 18.30: S. Messa;
ore 19.15: Settimana Biblica: Introduzione ai Vangeli: ”I grandi discorsi di Gesù”.
06 DICEMBRE, VENERDÌ - ore 07.45: I giovani salutano Maria
08.30: S. Messa;
ore 09.30: Visita personale - ore 12.00: “Angelus”;
ore 17.00: I Ragazzi venerano la Vergine;
ore 18.00: Rosario Antico (3°, 4° e 5° Dolorosi) - 18.30: S. Messa;
ore 19.15: Settimana Biblica: Introduzione ai Vangeli.”Le parabole del Regno”.
07 DICEMBRE, SABATO - ore 07.45: I giovani salutano Maria - 08.30: S. Messa;
ore 09.30: Visita personale - ore 12.00: “Angelus”;
ore17.00: I Ragazzi venerano la Vergine;
ore 18.00: Rosario Antico (1° e 2° Gloriosi);
ore 18.30: S. Messa - Antico inno mariano: Akàthistos.
08 DICEMBRE, DOMENICA - Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria;
SS. Messe : ore 8.30; 10.30; 12.15 - ore 12,00 “Angelus”;
ore 18.00: Rosario Antico (3°, 4° e 5° Gloriosi) - 18.30: S. Messa - Liturgia di congedo.
29 novembre 2013
Quando ad una casa si metteva il tetto si diceva che una prima parte del lavoro era terminata. Dal mese di marzo 2013 ad oggi sono stati fatti notevoli passi in avanti nel recupero del seminario di Fosciandora. I lavori hanno interessato sia l’interno che l’esterno dello stabile. Resta ancora moltissimo da fare. Il vecchio tetto è stato completamente smantellato e sostituito con uno nuovo di zecca, Nella stagione invernale i lavori non si fermeranno. Perché l’impresa “Cappelli” responsabile di tutta l’opera, lavorerà al totale rifacimento degli interni. La notizia che viene pubblicata sul sito internet dell’Ordine speriamo che faccia piacere a tutti i nostri benefattori, che naturalmente invitiamo ad una fattiva collaborazione. Chi volesse aiutarci può farlo sul conto corrente postale n° 22847008 intestato a Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, specificando “Lavori Santuario della Stella”. 24 novembre 2013
In un paese giovane, è bello preservare quei pochi segni storici che hanno caratterizzato una comunità, incidendo profondamente nel tessuto sociale e culturale ed in questo caso soprattutto spirituale. L’attenzione è caduta sul monumento commemorativo posto in via Barletta che oltre sessant’anni fa, una famiglia sanferdinandese donò alla città in ricordo dell’arrivo dei Padri missionari dell’Ordine della Madre di Dio fondato da San Giovanni Leonardi, (protettore dei farmacisti) a cui fu affidata la Parrocchia del Rosario. Correva infatti l’anno 1947 quando la famiglia Ferreri (fu Savino) commissionò e fece realizzare un monumento in ricordo dell’arrivo dei padri missionari chiamati a prendersi cura della nuova Parrocchia cittadina, collocando lo stesso all’ingresso del paese in via Barletta. Un evento a cui parteciparono le massime autorità cittadine e religiose preludio dell’instancabile opera dei padri missionari fino ad arrivare ai giorni nostri. L’idea del restauro, è nata durante una lunga ed appassionata riunione della Confraternita del Rosario in occasione dei lavori di preparazione del 60° anniversario di fondazione della Confraternita. Il progetto di restauro approvato dal Consiglio della Confraternita ha trovato positivo accoglimento da parte della Giunta Comunale che con delibera n° 118 del 8/8/2013 ha autorizzato i lavori di manutenzione del monumento e dell’area interessata. Lo scorso 11 novembre ’13 alla presenza del Rettore Generale dell’Ordine Padre Francesco Petrillo , dell’Amministrazione Comunale, degli eredi della famiglia Ferreri è stato riconsegnato alla città, nel suo splendore il monumento commemorativo dell’arrivo dei Padri missionari. Alla cerimonia è seguita una Santa Messa solenne nell’ambito tra l’altro dei festeggiamenti degli 80 anni di consacrazione della Parrocchia del Rosario, nata per decisione ed instancabile lavoro di Mons. Raffaele Lopez a cui è dedicata la piazza antistante la Parrocchia. Al termine della funzione religiosa si è svolto un interessante incontro nella sede della Confraternita sulle prospettive future di impegno a servizio della città e della collettività parrocchiale secondo gli insegnamenti di San Giovanni Leonardi ed in particolare sulla carità e sulla solidarietà. Il reverendo superiore P.Francesco Petrillo nel suo intervento, ha di fatto accostato l’entusiasmo dei sanferdinandesi nel 1947 a quello che ricevono ogni volta che aprono una missione in Italia e all’estero. Il Priore della Confraternita del Rosario Nicola Binetti, al termine della cerimonia ha ringraziato l’Amministrazione Comunale, le autorità militari, l’impresa Casamassima, lo studio tecnico Spina ed i funzionari degli uffici comunali che hanno seguito con impegno e celerità l’iter burocratico ed infine ha annunciato di aver commissionato per conto della Confraternita, ad un equipe di docenti locali, la pubblicazione di un volume che racchiuda notizie e foto sul monumento dal 1947 ad oggi.
Domenica 24 novembre il New Musical Academy presenterà un Recital pianistico. Saranno eseguite musiche di Wagner, Brahms e Liszt a eseguirle il M° Antonino Fiumara. 24 novembre 2013
Cristo è centro della creazione, è centro del Popolo di Dio, è al centro della storia dell'umanità e di ogni uomo. Così Papa Francesco, nell'omelia della messa, ha riassunto il significato dell'Anno della Fede, che oggi si è chiuso. Nel corso della solenna cerimonia sono state esposte alla venerazione dei fedeli le reliquie dell'Apostolo Pietro. Il Papa ha salutato i Patriarchi e gli Arcivescovi Maggiori delle Chiese orientali, con cui ha poi scambiato la pace, ricordando la testimonianza fino al martirio di queste comunità cattoliche. La promessa di Gesù al buon ladrone -- ha detto nell'omelia -- ci dà una grande speranza: dice che la grazia di Dio è sempre più abbondante della preghiera che l'ha doman ta. Nel corso della celebrazione ha consegnato ad alcuni rappresentanti l’esortazione apostolica Evengelii Gaudium. 24 novembre 2013
Cristo re dell'universo, proclama la liturgia. Ma dov'è il suo regno, dov'è mai la terra come Lui la sogna, la nuova architettura del mondo e dei rapporti umani? Lui, venuto come se non fosse venuto...Il Vangelo di oggi ci aiuta a delineare alcuni tratti del Regno. Il primo è rivelato dalle parole dei capi del popolo: ha salvato gli altri, salvi se stesso. Riconoscono in Gesù una storia di uomini e donne salvati, guariti, rimessi in piedi, trasfigurati. Riconoscono che Gesù salva altri e non pensa a salvare se stesso. Qui è posta l'immagine nuova di Dio, l'assoluta novità cristiana: un Dio che non chiede sacrifici all'uomo, ma che si sacrifica lui per l'uomo. Che al centro dell'universo non pone se stesso, ma l'uomo salvato e guarito; che come obiettivo della storia non mette la propria gloria o l'adorazione, ma la vita piena dell'uomo. Regale è davvero questo amore che si inabissa, dimenticandosi, nell'amato. Il secondo tratto del volto del re è rivelato dalle parole del malfattore appeso alla croce: egli invece non ha fatto nulla di male. Una frase sola, di semplicità sublime: non ha fatto nulla di male. In queste parole è racchiuso il segreto della regalità vera: niente di male, in quell'uomo; innocenza mai vista ancora, nessun seme di odio, il solo che non ha nulla a che fare con la violenza e con l'inganno. Questo è bastato ad aprirgli il cuore: il ladro intravede in quell'uomo non solo buono, ma esclusivamente buono, un possibile futuro diverso, l'inizio di una umanità nuova. Intuisce che quel cuore pulito è il primo passo di una storia diversa, l'annuncio di un regno di bontà e di perdono, di giustizia e di pace. Ed è in questo regno che domanda di entrare. Ricordati di me - prega il ladro morente. Sarai con me risponde l'Amore. Sintesi ultima di tutte le possibili preghiere. Ricordati - prega la paura. Ti terrò con me - risponde l'Amore. Solo ricordati e mi basta - prega l'ultimo respiro di vita. Sarai con me, risponde l'immortale. Non solo nel ricordo, ma in un abbraccio forte. Ecco il nostro Re: uno che ha la forza regale e divina di dimenticare se stesso dentro la paura e la speranza dell'altro; il cuore di chi rivolge le sue ultime parole per gli uomini a un assassino e, in lui, a tutti noi che nascondiamo in fondo all'anima la tentazione o la capacità di una cultura di morte. È lì, nel ladro ucciso, la consacrazione suprema della dignità dell'uomo: nel suo limite più basso l'uomo è sempre e ancora amabile per Dio, basta solo la sincerità del cuore. Non c'è nulla e nessuno di definitivamente perduto, nessuno che non possa sperare, per oggi e per domani.
Con il fine di involucrare sempre di piu’ tutta la Chiesa in America Latina, con il dinamismo del nuovo documento di Aparecida, si sono convocati al Santuario di Guadalupe (Messico), i cardenali e i vescovi del continente lationoamericano.
Dal 16 fino al 21 di novembre i pastori si sono riuniti in preghiera, sotto la “tilma” di Gualadupe, per imparare dalla Madonna che é stata la prima discepola dell’Evangelio in America. L’incontro sotto il titolo di ”Maria, stella della Nuova Evangelizzazione nel continente latioamericano” i pastori hanno pregato e discusso il lavoro portato avanti con piena fede nel Signore. Il Papa Francesco ha diretto a tutti i presenti un messaggio di fiducia e di direttrice per guardare al futuro. Il Padre Generale dell’Ordine della Madre di Dio é stato invitato dal Prefetto dei Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, il cardinale Marc Ouellet, a participare in questo incontro. Ben consapevoli del lavoro che il nostro Padre Generale ha fatto come membro della V Conferenzia dei Vescovi svoltasi nel 2007 ad Aparacida (Brasile), il cardinale ha voluto che il Padre Generale fosse presente. Il Padre Generale dell’OMD, Padre Francesco Petrillo, é intervenuto come secretario del primo gruppo di cardinale e vescovi che avevamo come tema: “La liturgia, fonte e culmine della nuova evangelizzazione. Verso un “momento litúrgico” nel continente lationoamericano? Il prezioso tesoro della religiositá popolare: reserva, potenziale e forza in atto della nuova evangelizzazione. Santuari e peregrinazioni”. Dopo averli ascolati ed intervenuto, ha portato a tutta l’assemblea dei vescovi il rapporto di questo primo gruppo. L’esperienza del Padre Generale é un dono che i vescovi latinoamericani hanno apprezzato e insieme hanno fatto, come Maria, il loro si a Dio.
21 novembre 2013