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Madonna-dellArcoNel luogo dove oggi sorge il santuario era presente nel XIV secolo un'edicola votiva dedicata alla Madonna, chiamata Madonna dell'Arco in quanto situata nei pressi di un antico arco romano, nelle vicinanze del quale, ogni anno, si svolgeva una festa in onore della Vergine Maria. Il lunedì dopo Pasqua del 1450, durante la festa, un uomo adirato per la sconfitta subita al gioco della pallamaglio, bestemmiando, scagliò violentemente una boccia contro l'immagine sacra: l'effigie della Madonna avrebbe cominciato a sanguinare dalla guancia sinistra, facendo così gridare al miracolo la folla che si era accalcata nel posto.
Il 2 aprile 1589, ancora una volta era un lunedì dopo Pasqua, durante la festa dedicata alla Madonna, una donna, Aurelia del Prete, che si era recata nella cappella per ringraziare la Madonna di una grazia ricevuta, bestemmiò più volte contro la Vergine a causa della perdita di un piccolo maiale che si era smarrito tra la folla. L'anno dopo la signora rimase costretta a letto per parecchio tempo a causa di una malattia ai piedi, fino a che un giorno i piedi si staccarono dalle gambe; la donna associò subito l'evento alle bestemmie che aveva rivolto alla Madonna l'anno prima, e l'accaduto non fece che aumentare la fama della Madonna dell'Arco. I piedi furono esposti in una gabbietta di ferro e ancora oggi sono visibili nel santuario. La donna, dopo che le caddero i piedi, esclamò in napoletano Car MM' Cost che in italiano significa Caro mi costa questo.
Nel 1592, Papa Clemente VIII inviò da Roma padre Giovanni Leonardi da Lucca, a cui era stato dato l'incarico di amministrare le elemosine ed i beni temporali. La prima pietra del santuario fu dunque posata da lui nel 1593. Questo amore a Maria, animò i passi del Santo riformatore. Tra i suoi primi incarichi, portare la pace intorno alla memoria mariana dell’Arco a Sant’Anastasia (Napoli) che il 9 ottobre, festa del santo, gli ha dedicato l’aula liturgica.
Vista la grande affluenza di fedeli è stata realizzata, in effetti, una nuova aula liturgica di circa 1.500 m²; la sua struttura in cemento e legno armato occupa un'area sul versante settentrionale del complesso religioso, alle spalle della chiesa e del chiostro.
Nel pomeriggio del 9 ottobre il P. Generale dell’Ordine della Madre di Dio, P. Francesco Petrillo è stato accolto dal Priore provinciale dei Domenicani fra Francesco La Vecchia, dal Rettore del santuario P. Rosario Carlo Licciardello, dal convento dei domenicani e da tutta la comunità dei fedeli, per celebrare insieme la festa di san Giovani Leonardi, fondatore del santuario e per dedicare al santo la nuova aula liturgica.
Al termine della celebrazione liturgica il Padre Generale e il Rettore del santuario si sono diretti verso la porta centrale dell’Aula per scoprire la targa e benedirla. Subito dopo il P. Generale si è portato all’altare per consegnare al Priore Provinciale un reliquiario moderno di san Giovanni Leonardi opera di Todisco Michele. Al suo interno è conservato un frammento del cranio del santo.
Al P. Generale la comunità domenicana ha voluto offrire una bellissima ceramica che rappresenta la Vergine dell’Arco e san Giovanni Leonardi sullo sfondo del santuario.

22 ottobre 2012

pdf  Omelia - Madonna dellArco 9 ottobre 2012
 
Bastin-e-Cesar“Gli occhi negli occhi” espressione che implica la fraternità e l’amicizia non estranea alla parola di Gesù e a quanto è stato vissuto nella Comunità di Torre Maura domenica 21 ottobre, giornata mondiale delle missioni. Il Cardinale Gianfranco Ravasi ha ordinato presbiteri i diaconi Bastin e Cesar dell’Ordine della Madre di Dio nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Leonardi a Torre Maura- Roma. Gremita di fedeli e di numerosi sacerdoti per il rito che perpetua la trasmissione del dono ministeriale proveniente da Cristo.  La Sua presenza Eminenza, ci conduce sulla “soglia della porta della fede”, ha esordito il P. Generale nell’indirizzo di saluto. Possiamo dire veramente che P. Bastin e P. Cesar sono “i primi preti dell’anno della fede” e che il primato dell’evengelizzazione li tocca da vicino e ci fa tutti  partecipi delle prospettive di fedeltà al Concilio Vaticano II.  Il Cardinale Ravasi ha colto questa familiarità ed ha affermato che la liturgia porta con sé uno sguardo che si concentra su Cristo il Sommo Sacerdote della Nuova Alleanza. “L’amicizia con i suoi voluta da Cristo nell’ultima cena, si concentra nell’amore segno che contraddistingue i suoi amici”. Il sacerdozio di Cristo: “è un fiume che alimenta la sorgente di tutti i sacerdoti”. Raccogliendo la Parola di Dio domenicale, il presule ha lasciato emergere due tratti fondamentale che guidano i gesti di ordinazione. Innanzitutto, siamo chamati e sollecitati “dallo sguardo glorioso e penetrante di Cristo che si manifesta con le ferite della passione” conducendo per mano l’uomo nella “gamma oscura della sofferenza: la paura, la solitudine, il tradimento fino a sperimentare la stessa sofferenza fisica, la morte ed il silenzio di Dio”. In questo primo tratto della conteplazione del volto glorioso e ferito di Gesù, il cardinale ha augurato agli ordinandi di assomigliare a Cristo “che comprende tutte le sofferenze e le porta dentro di sé” diventando “fratelli di coloro che soffrono”. Il secondo tratto è quello che smaschera l’uso o l’abuso del potere anche in ambito ecclesiale.  Occorre ritornare al senso della parola “ministro”  derivante dal latino “minus”; “farsi minimo”. E la parola ministro è vicina all’umanissima “minestra”.  Chi amministra i beni umani e spirituali è colui che fa dono di sé e del cibo per la sussistenza fisica. Assomigliate a Cristo, ha concluso il Cardinale Ravasi: “che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita”. 

pdf  Saluto al Cardinale Gianfranco Ravasi  
voscovo-di-duluthHa celebrato all’altare di santa Maria in Portico sabato 20 ottobre il Vescovo di Duluth in Minnesota (USA) S. E. Mons. Paul David Sirba. Al termine della liturgia eucaristica accompagnato da alcuni sacerdoti e seminaristi, ha rinnovato la preghiera per i fratelli della Comunione Anglicana. Poi  ha venerato l’icona di Santa Maria in Portico e  le reliquie di San Giovanni Leonardi.

20 ottobre 2012 


 
Venerdì, 19 Ottobre 2012 21:20

L’amore disarmato

216Vangelo dei paradossi perenni, della più sorprendente auto­definizione di Gesù: «venuto per servire». Tutto nasce dal fatto che Giovanni il teologo, l'aquila, il mistico, il discepolo amato, chiede di essere al primo posto: la ricerca del primo posto è una passione così forte che penetra e avvolge il cuore di tutti. Pericolosamente: «Non sapete quel­lo che chiedete!». Non avete capito ancora a cosa andate incontro, quali argine rompete con questa domanda, che cosa scatenate con questa fame di potere.

Per il Vangelo, invece, essere alla destra e alla sinistra di Cristo, vuol dire occupare due posti sul G olgota, quell'ultimo venerdì; vuol dire es­sere con Gesù lungo tutta la sua vita, quando è voce di Dio e bocca dei poveri, e fa dei piccoli i principi del suo Regno, quando è disarmato amore. Stare a destra e a sinistra di questa vita vuol dire bere alla coppa di chi ama per primo, ama in perdita, ama senza contare e calcolare. Con Gesù, tutto ciò che sappiamo dell'amore è che l'amore è tutto (E.Dickinson). «Sono venuto per essere servo». La più spiazzante di tutte le definizioni di Dio. Parole da vertigine: Dio mio servitore! Dio non tiene il mondo ai suoi piedi, è inginocchiato Lui ai piedi delle sue creature. I grandi della storia erigono troni al proprio ego smisurato, Dio non ha troni, cinge un asciugamano e vorrebbe fasciare le ferite della terra con bende di luce.

Non cercarlo al di sopra dei cieli è disceso e si dirama nelle vene del mondo, non sopra di te ma in basso, il più vicino possibile alla tua piccolezza. Perché essere sopra l'altro è la massima distanza dall'altro. L'Onnipotente può solo ciò che l'amore può: servire ogni respiro, invece di mietere le nostre povere messi seminare ancora ad ogni stagione. Capovolgimento, punto di rottura dei vecchi pensieri su Dio e sull'uomo. Appare un tutt'altro modo di essere da cui germina la parola di Gesù: «Tra voi non sia così!». Tra voi cose di cielo! Tra voi un altro mondo! Tra voi una storia altra, un altro cuore! E farai così, perché così fa Dio.

Ma io tremo se penso alla brocca e all'asciugamano. È così duro servire ogni giorno, custodire germogli, vegliare sui primi passi della luce, benedire ciò che nasce. Il cuore è subito stanco. Non resta che lasciarsi abitare da lui, irradiare di vangelo. Se Dio è nostro servitore, servizio è il nome nuovo della storia, il nome segreto della civiltà.
COLLLa Comunidad de Laicos Leonardinos, se propone estudiar  un nuevo  modo de vivir la espiritualidad de San Juan Leonardi en el hoy que nos toca vivir. (110 cap. general). Compuesta por laicos de las parroquias de la Orden en Chile. Nos juntamos periódicamente para conocer, vivir y promover la Espiritualidad Leonardina. Este  15 de Octubre realizamos nuestra primera jornada de reflexión en el recinto de la Clínica Familia, Santiago. La Oración, trabajo en grupo, actividades lúdicas y la Santa Misa fue el programa del día. Seguir realizando jornadas, retiros, encuentros de oración y trabar2t6q pastorales son desafíos que se propone la COLL- Chile.

18 ottobre 2012

 
Croce-dedicata-ILo scorso 9 ottobre, la comunitá di Quinta de Tilcoco ha voluto porre un crocifisso in memoria del Santo Fondatore  con l’inno alla croce da lui composto. Il  memoriale è stato inaugurato con una cerimonia commemorativa e la benedizione  in una località chiamata “Lourdes” situata su una piccola collina.  Erano presenti la comunità religiosa e civile e numerosi fedeli.

 

19 ottobre 2012
Giovedì, 18 Ottobre 2012 21:26

India: Founder’s Feast at Amalagam

Feast-at-AmalagamAt Amalagam, our Founder St. John Leonardi’s feast was celebrated in a grand manner with the preparaion of 3 days (Triduum). On 6th October an animated Holy Mass was celebrated. Rev. Fr. Starlin omd presided over the Eucharistic celebration. On 7th, (the second day of triduum) the feast of Our Lady of Rosary was celebrated.  A procession with the statue of Our Founder with the Holy Rosary was taken place.  The Aspirants prepared and animated the Rosary. On 8th evening a solemn Evening prayer in Tamil was celebrated. 9th October the Solemnity of Our Founder.  At 5.30 am a solemn High Mass was celebrated. Rev. Fr. Starlin presided over the Mass and the Rector Fr. Beno delivered the Homily and he explained the Last letter (2 October 1609) of our Founder in today’s context. These celebrations helped the formative community to renew their devotion to our Founder and to know many things about our Founder and Our Order.

18 ottobre 2012
 
Amalagam-IAfter his returning from the Delegate’s Meeting of our Order at Rome, Italy, Our Indian Delegate The Very Rev. Fr. LourduRajan OMD, on 24th September visited Amalagam, our Formation house at Madurai, first time after his nomination as Indian Delegate. During his visit he inaugurated the year  of Constitution and Rules OMD. The ceremony started around 7.30 pm with the Evening Prayer, presided over  by Father Delegate, followed by the rituals of the inauguration proposed by the General council. Fr. Beno, Fr. Starlin and all the brothers participated. Around 9.30 pm Rev. Father Delegate met the students and then the fathers. During his meeting he explained  the points discussed at the Delegate’s Meeting at Rome.

19 ottobre 2012

 
Martedì, 16 Ottobre 2012 21:24

Delegazione indiana: elezioni

Delegazione-indianaDopo il decreto del Consiglio Generale che ha approvato gli statuti di Delegazione le comunità indiane dell’Ordine della Madre di Dio si sono riunite giorno 13 ottobre ed hanno svolto l’elezione dei consiglieri di delegazione. Sono stati eletti P. Donathius Soris e P. Santhiagu W. rispettivamente primo e secondo consigliere. La riunione si è conclusa con la celebrazione eucaristica. Il giorno successivo il nuovoConsiglio di delegazione  si è  riunito per formare le Commissioni per la Formazione permanente, la promozione vocazionale, e la cronaca della delegazione.

18 ottobre 2012
Martedì, 16 Ottobre 2012 21:15

Cile “Giovani che abbracciano la fede”

Cile-giovaniIn occasione della IX giornata dei giovani leonardini la delegazione cilena sabato Sabato 6 ottobre ha incontrato i giovani presso la parrocchia di N. S. del Carmine, a Rancagua, per condividire una giornata di fede e e di spiritualità leonardina. I Giovani hanno pregato, condiviso e fatto missione. Gli incontri formativi presentavano la figura di San Giovanni Leonardi ed in particolare  alcune riflessioni sulla regola di vita leonardina in questo anno dedicato alle Costituzioni. Ogniuno dei giovani partecipanti ha ricevuto “il credo leonardino” composto durante l’ultimo Capitolo generale. Ringraziamo  Dio per il dono ed il  tesoro della Chiesa e del’Ordine, soprattutto  in questo tempo di crisi ecclesiale in Cile. Occorre lasciare che Dio agisca e la Chiesa si purifichi come chiedeva San Giovanni Leonardi.

17 ottobre 2012

 
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