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Con Cristo
misurate le cose
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Con Cristo
misurate le cose
The fourth sitting of the on going formation took place on 6th October, 2013. The resource person focused on 'Relationship with others'. He explained with apt examples how we need to constantly move from co-dependence to independence, and from independence to interdependence. He also vividly explained, through a game, about the mind set which play a crucial role in building up or destroying a relationship. 8 ottobre 2013
Il benedettino Dom Laurence Freeman ha incontrato i gruppi romani del The World Community for Christian Meditetion nella Chiesa di Santa Maria in Campitelli domenica 6 ottobre. Il tema condiviso: “Il primo passo della felicità” la beatitudine dei poveri in spirito. Potrebbe sembrare paradossale, ma la tradizione cristiano ce lo dice: “Il silenzio e la solitudine sono elementi importanti della nostra esperienza di Dio”. Possiamo dire che: “La meditazione crea la comunità ed è proprio nella preghiera che si forma il corpo di Cristo”. Solo il paradosso cristiano può affermare che il silenzio e la solitudine generano la comunità. E’ questa è un’altra economia, non quella capitalista che lega la felicità dell’uomo al possesso e al dominio sull’altro. Ecco perché è necessario fare il primo passo della beatitudine evangelica: “Felici i poveri in spirito”.Tale povertà comporta i suoi due aspetti: esteriore ed interiore e trova la sua pienezza nella “condivisione”. In una società globalizzata dl possesso, il passo della povertà evangelica “ci chiede di non accumulare più di quanto abbiamo bisogno”. Spesso siamo “isole di benessere in un oceano di indifferenza”. Ora la felicità autentica non è quella economica, ma quella “che deriva dalle relazioni. E’ quando condividiamo che siamo persone felici, Tale condivisione è completa quando trascende noi stessi e la creazione e condividiamo lo stesso essere di Dio”. La pratica regolare della meditazione nella vita di uomini e donne - ha concluso Freeman: “E’una sfida che bisogna accettare e tale sfida ha la capacità in sé di cambiare la vita e ci fa entrare nel mistero della povertà”. La ripetizione nella meditazione di una semplice parola come Gesù, Abbà, Maranatha, ci educa a non possedere niente, a vivere la beatitudine della povertà e a verificare la verità della propria fede. 7 ottobre 2013
Il Concentus leonardino sabato 5 ottobre ha dato il via alle celebrazioni liturgiche di San Giovanni Leonardi. La forma oratoriale ha previsto la lettura di alcuni brani scelti tra i sermoni del santo e mottetti a voce sola di C.Monteverdi, A.Banchieri, F.Sances, G.Frescobaldi, A. Stradella. Un percorso nel seicento romano Le musiche sono state eseguite dall’Ensemble La Cantoria e dalla Cappella Musicale di Campitelli e dirette dal Maestro Vincenzo Di Betta, mentra ha dato voce al Leonardi il Dott. Nicolas Paccialoni. Il santo lucchese fu attento a favorire un dialogo profondo tra culto e musica. Intuì che i grandi temi della fede dovevano essere trasmessi attraverso quel “recitar cantando” che ebbe nell’oratorio la sua fioritura, un autentico dialogo tra arte e fede. Nella prima Biografia a noi trasmessa, scritta da Giuseppe Bonafede, si riportano stralci di alcune lettere inviate al santo lucchese dal Vescovo Giovan Battista Castelli di Rimini, visitatore apostolico, già segretario di San Carlo Borromeo; così il Castelli: “Scrivetemi tal’hora per quella via che vorrete, e fra tanto vi prego a mandarmi alcune laudi con il suo tono et particolarmente una nella quale vi sono certe parole, che dicono. Guidami tu etc.” (Bonafede, Ms. 170v) Siamo nel 1578 ed il Leonardi è prete da sei anni. Si tratta di quelle “laudi” che la prima comunità dei chierici leonardini cantava perché la fede fosse annunziata soprattutto ai più piccoli, come tra l’altro testimonia un altro stralcio: “Ho havuto la lettera che mi scrisse a Roma, poiché son tornato, e l’altra con la dottrina Christiana in versi, et ebbi le laudi, e la ringratio di buon cuore”; ed ancora: “Godo sommamente del frutto che fa la Dottrina Christiana” (Bonafede, Ms. 171r). Che questi versi fossero recitati e cantati dai ragazzi nell’oratorio lucchese si fa riferimento ancora in un’altra richiesta del Vescovo Castelli: “Se non vi fosse grave, vorria l’aria del canto delle sue laudi, non quelle in musica, ma quelle che cantano i ragazzi. Godo anche sommamente, che hyems transierit; così fanno tutte l’opere di Dio: e poiché si vede che Dio si serve di quell’oratorio per mandare genti alle religioni, potete star in viva speranza che per mano vostra s’abbi a fare gran bene” (Bonafede, Ms. 171v). Hyems transierit il titolo di un inno? o l’invito a sperare in Dio perché l’inverno Hyems delle prove del Leonardi sta per passare ed il canto ritorna come fa riferimento il Cantico dei Cantici: “L’inverno è passato, il tempo delle piogge è finito, se n’è andato; i fiori appaiono sulla terra, il tempo del cantare è giunto, e la voce della tortora si fa udire nelle nostre contrade” Ct 2,11-12. Purtroppo nella nostra contemporaneità complessa e globalizzata, assistiamo al divorzio tra culto e musica, tra fede e musica sancito, per certi versi, dalla secolarizzazione e dall’allontanamento radicale della società da ogni visione religiosa. L’impegno è, dunque, necessario e grave proprio per impedire quello che già nel VI secolo minacciava un originale scrittore cristiano come Cassiodoro che nelle sue Institutiones ammoniva: «Se continueremo a commettere ingiustizia, Dio ci lascerà senza la musica».
6 ottobre 2013
Nei giorni 21 e 22 di settembre, come annunciato, hanno fatto visita al complesso del santuario undici ex alunni della scuola Apostolica OMD. Provenivano da diverse regioni dal Piemonte alla Sicilia. E’ stato, per loro, un ritorno a un luogo che ha profondamente marcato la loro adolescenza. Tanti ricordi, tante immagini. Ora sono persone mature che nella loro vita hanno formato nuclei familiari molto soldi. Hanno creato un sito su internet; “i fratini di Migliano” che li mantiene uniti. Essi sono Minunno Vincenzo (promotore del incontro), Gentili Pietro, Romaggioli Primo, Salducco Benvenuto, Sperduto Francesco, Sperduto Roberto, Spagone Alfonso, Santoro Mario, Acucella Terigio, Grossale Gerardo, Fabbri Giovanni. 5 ottobre 2013
Nella solennità di San Giovanni Leonardi volgerà al termine l’anno speciale dedicato alle Costituzioni e Regole per mezzo delle quali il Fondatore: “ha vincolato il cammino della santità personale e della santificazione del prossimo”. Si tratta di un “segno di gratitudine e di impegno”. Per tale occasione è stato predisposto un Rito di conclusione. 5 ottobre 2013
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RITO DI CONCLUSIONE ANNO DELLE COSTITUZIONI
Si celebrerà il prossimo 31 maggio festa della Visitazione, la Giornata delle Madrine OMD come stabilito nel 110 ° Capitolo Generale. Per tale occasione sono stati preparati alcuni sussidi per la preghiera personale e comunitaria quali il “Formulario per la recita del Rosario sulla maternità spirituale” e la “Preghiera di affidamento delle Madrine OMD”. Questa giornata, ha affermato P. Luigi Piccolo delegato dell’Opera Madrine: “Vuole rinnovare la gratitudine per la costante vicinanza e fraterna amicizia alle madrine che con la passione per Crsito e per la Chiesa proseguono nella loro vita lo stile apostolico di San Giovanni Leonardi”. 24 maggio 2013
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Maternità spirituale
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ES Maternidad espiritual
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Preghiera affidamento
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ES Oraciòn de los Fieles
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Preghiera Madrine
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ES Oraciòn Madrinas OMD
As we are nearing the end of summer holidays, the fathers of the Indian delegation had their spiritual annual exercise, guided by Rev. Fr. Arul Lucas, a redemptorist priest. The retreat was arranged at kodaikannal, a hill station, around some 7200 feet above sea level. The preacher guided the fathers with his discourses on Spirituality, discipleship, Consecrated life, Sin & reconciliation and mother Mary. The days were also enriched with Serendipity meditation, Adoration of the Eucharist, Animated Mass and liturgy of the hours. It was altogether an experience of spiritual and charismatic renewal. 23- 05-13
Santiago de Chile. El 19 de mayo, solemnidad de Pentecostés, ha sido ordenado presbítero el religioso Arulraj Christu. Fue Mons. Miguel Caviedes (obispo emérito de los Ángeles) quien le confirió el sacramento. La celebración se realizó en la Parroquia de S. Lázaro, junto a muchos fieles de nuestras parroquias, sacerdotes hermanos y amigos. El obispo destacó el servicio del pastor en medio de los suyos, como también dedicó palabras de augurio y buen ministerio al neopresbítero. 22 maggio 2013
Nella giornata del 18 di maggio i giovani delle parrocchie di Quinta de Tilcoco e Rancagua in Cile, si sono riuniti pere vivire e celebrare la veglia di Pentecoste, sul tema: “Pentecoste, la festa dello Spirito Santo”. Dopo un primo momento di accoglienza i giovani si sono raccolti nei diversi percorsi di riflessione. Poi, la preghiera finale, è stata significativa, per la presenza dei padri delle due communità del P. Generale e del Convisitatore P. Innocenzo Santangelo. Padre Francesco ha invitato i giovani a: “Celebrare la vitalità della Chiesa, che è loro Chiesa, soprattutto in questo giorno, nel quale la Chiesa nasce dall’effusione dello Spirito Santo. E tutto ciò nella singolarità del carisma leonardino”.
19 Maggio 2013
“La novità che Dio porta nella nostra vita è ciò che veramente ci realizza”, “non è la ricerca del nuovo per superare la noia”. E' la riflessione che Papa Francesco ha offerto a quanti hanno partecipato alla messa nella solennità di Pentecoste, precisando che non di rado alla novità si accompagna la paura, perché si perde la sicurezza del programmare la vita secondo i propri schemi. Risulta difficile così abbandonarsi alla forza della Spirito Santo, all'azione di Dio, perché temiamo che “ci faccia percorre strade nuove, ci faccia uscire dal nostro orizzonte spesso limitato, chiuso, egoista, per aprirci ai suoi orizzonti”. 19 maggio 2013
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Omelia del Papa Francesco