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Amalagam-IAfter his returning from the Delegate’s Meeting of our Order at Rome, Italy, Our Indian Delegate The Very Rev. Fr. LourduRajan OMD, on 24th September visited Amalagam, our Formation house at Madurai, first time after his nomination as Indian Delegate. During his visit he inaugurated the year  of Constitution and Rules OMD. The ceremony started around 7.30 pm with the Evening Prayer, presided over  by Father Delegate, followed by the rituals of the inauguration proposed by the General council. Fr. Beno, Fr. Starlin and all the brothers participated. Around 9.30 pm Rev. Father Delegate met the students and then the fathers. During his meeting he explained  the points discussed at the Delegate’s Meeting at Rome.

19 ottobre 2012

 
Martedì, 16 Ottobre 2012 21:26

Delegazione indiana: elezioni

Delegazione-indianaDopoil decreto delConsiglio Generale che ha approvato gli statuti di Delegazione le comunità indiane dell’Ordine della Madre di Dio si sono riunite giorno 13 ottobre ed hanno svolto l’elezione dei consiglieri di delegazione. Sono statieletti P. Donathius Soris e P. Santhiagu W. rispettivamente primo e secondo consigliere. La riunionesi è conclusacon lacelebrazione eucaristica. Il giorno successivo ilnuovoConsiglio di delegazione  si è  riunitoper formare leCommissioniper la Formazione permanente, la promozione vocazionale, e lacronacadella delegazione.

18 ottobre 2012
Cena-multietnicaNel mese missionario e nella festa di San Giovanni Leonardi che mise le basi dell’Istituto di Propganda Fide, la parrocchia dedicata al Santo nel quartiere di Torre Maura a Roma, ha vissuto un momento di fraternità venerdì 12 ottobre con le diverse nazionalità presenti nel territorio parrocchiale. A tavola si accorciano tutte le distanze e tra un cibo speziato e una danza caratteristica: il dialogo, che rallegra il cuore e dimentica le differenze. La festività annuale di San Giovanni Leonardi, che ebbe a dire di misurare le cose in Cristo, è annunziata da  uno  slogan significativo e originale: “datti una regolata”. Si, perche la Regola della Fede e quella della vita consacrata ha affermato P. Rosario Piazzolla, Rettore della Comunità: “Orientano il nostro cammino per essere in questo tempo carico di difficoltà testimoni del Vangelo di Gesù”. La festa proseguirà con celebrazioni e attività ricreative per il quartiere ha ricordato il parroco, P. Innocenzo Santangelo e a tutti sarà donato un piccolo righello con il motto: “datti una regolata”.

13 ottobre 2012
 
solennit-del-FondatoreLa solenne concelebrazione Eucaristica per la solennità di San Giovanni Leonardi, nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli è stata presieduta dal Vescovo Matteo Zuppi  ausiliare di Roma per il Settore Centro. Erano presenti i confratelli della Casa Internazionale di Studi OMD a Roma e altri sacerdoti, religiosi e laici devoti del Santo. Il Vescovo Zuppi durante l’omelia con affabilità ha ringraziato il Signore per il dono della santità del Leonardi e della sua famiglia religiosa che serve la Chiesa e questa porzione della Chiesa di Roma che è nel Centro Storico . Ha ricordato quanto affetto il Leonardi ha avuto per una comunità sempre missionaria: “Perché o la Chiesa vive la missione o non è se stessa”.  E Gesù mette in guardia i discepoli dicendo che la loro testimonianza di vita è data dal’essere: “come agnelli in mezzo ai lupi e la forza di un agnello cambia il mondo quando rimane agnello”.  Sarà inevitabile allora una testimonianza alle volte dolorosa perché vera. Il Leonardi con la sua schiettezza evangelica toccò il nervo vivo delle coscienze anche quelle ecclesiali e si sa, ha proseguito il Vescovo Zuppi: “Gli affari arrivano prima dello Spirito e dunque nel rinnovamento missionario della Chiesa il Leonardi, non poteva accettare che i potenti arrivassero prima del Vangelo”. Dunque, una santità che ha ancora da dire alla Chiesa che si appresta a celebrare i cinquanta anni del Concilio Vaticano II. Il Leonardi affrontò per il suo tempo “la questione della purificazione della Chiesa” e oggi più che mai abbiamo bisogno di liberarci dai “profeti di sventura che sono dentro di noi e fuori di noi”, perché possiamo dire con Maria e i santi che: “la Chiesa non invecchia, che i Santi non invecchiano” soprattutto quando “ i discepoli di Gesù non vivono per sé, ma per gli altri”. Al termine della liturgia eucaristica il Rettore, P. Davide Carbonaro, ha ringraziato il Vescovo Matteo donando una reliquia del Santo. Infine, ha ringraziato il Dott. Fabio Piacentini che in questi mesi ha restaurato la pala di “San Giovanni Leonardi in gloria” del Sozzi dipinta nel 1862 in occasione della beatificazione. Dopo la venerazione del Santo il Vescovo insieme ad un gruppo di farmacisti cattolici accompagnati dal Presidente Nazionale  Dott. Piero Uroda e dall’Assistente Don Marco Belladelli, ha inaugurato presso la Cappella delle Reliquie una targa che ricorda il Decreto di Benedetto XVI che proclama San Giovanni Leonardi celeste patrono dei farmacisti.

11 ottobre 2012

 
Anno-della-FedeLa “cosa più importante” sia quella di ravvivare in tutta la Chiesa “quell’anelito a riannunciare Cristo all’uomo contemporaneo” appoggiandosi sulla base concreta dei documenti conciliari. Così il Papa che ieri, in coincidenza con il 50.mo dell’inizio del Concilio Vaticano II e il 20.mo della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, ha presieduto la Santa Messa per l'apertura dell’Anno della fede. Quattrocento i concelebranti - fra cui 8 patriarchi delle Chiese orientali, 80 cardinali e 15 padri conciliari - che in una suggestiva processione sono saliti sul sagrato della Basilica di fronte ad una Piazza San Pietro affollata da circa 20mila persone. Alla fine della celebrazione eucaristica il Papa ha riconsegnato al Popolo di Dio i 7 Messaggi del Concilio e il Catechismo della Chiesa Cattolica.

12 ottobre 2012

  pdf  Omelia nellapertura del Lanno della fede
Venerdì, 12 Ottobre 2012 06:49

Vaticano: omaggio floreale al Santo

omaggio-florealeLa mattina del 9 ottobre la Casa internazionale di Studi OMD a Roma accompagnata dal Rettore P. Davide Carbonaro, ha rinnovato l’omaggio floreale presso la statua del Santo Fondatore posta nell’abside della Basilica Vaticano, una piccola processione al canto delle litanie ha percorso il perimetro esterno della Basilica.

11 ottobre 2012

 
Mercoledì, 10 Ottobre 2012 12:31

Solennità di San Giovanni Leonardi 2012

compitelliLa festività liturgica di San Giovanni Leonardi è celebrata all’inizio dell’anno delle Costituzioni dell’Ordine e alla vigilia dell’Anno della Fede voluto da Benedetto XVI. Ed proprio su questi due eventi che il P. Generale, P. Francesco Petrillo si è soffermato nella sua omelia e nel messaggio inviato all’Ordine durante le celebrazioni nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli a Roma sede della Curia Generalizia. La sera dell’8 ottobre ha presieduto i primi vespri e la memoria del transito, al termine la solenne processione per le vie di Campitelli. I vespri sono stati animati dalla Capella musicale di Santa Maria in Campitelli diretta dal M° Vincenzi di Betta che ha eseguito l’inno “Salve Joannes Legifer” del M° Refice. Durante l’Eucrestia del 9 ottobre celebrata presso la tomba del Santo il P. Generale ha ricordato che: “Una delle idee portanti del rinnovato impulso che il Concilio Vaticano II, ha dato al’evangelizzazione è quella della chiamata universale alla santità, che in quanto tale riguarda tutti i cristiani (Cf. LG 39-42). I santi sono i veri protagonisti dell’evangelizzazione  in tutte le sue espressioni. Essi sono, in particolare, anche i pionieri e i trascinatori della nuova evangelizzazione  - che il Papa inaugurerà giovedì 11 ottobre- con la loro intercessione – ha affermato Benedetto XVI – e con l’esempio della loro vita attenta alla fantasia dello Spirito Santo, essi mostrano alle persone indifferenti  o addirittura ostili alla bellezza del Vangelo e della comunione in Cristo, e invitano i credenti, per così dire, tiepidi, a vivere con gioia di fede, speranza e carità, a riscoprire il «gusto» della Parola di Dio e dei Sacramenti, in particolare del Pane di vita, l’Eucaristia. Santi e sante fioriscono tra i generosi missionari che annunciano la Buona Notizia ai non cristiani, tradizionalmente nei paesi di missione e attualmente in tutti i luoghi dove vivono persone non cristiane. La santità non conosce barriere culturali, sociali, politiche, religiose. Il suo linguaggio – quello dell’amore e della verità – è comprensibile per tutti gli uomini di buona volontà e li avvicina a Gesù Cristo, fonte inesauribile di vita nuova”. Così sia l’Anno delle Costituzione che l’anno dela Fede saranno momenti di grazia per i religiosi e i fedeli a contemplare nella: “vita stessa di Giovanni Leonardi la risposta provvidenziale che fece ritornare Dio tra gli uomini del suo tempo. Lui che invitava a tenere costantemente fisso lo sguardo interiore della fede su Cristo e Cristo crocifisso, vibrava di un’autentica umanità che fu in grado di riportare freschezza e slancio nella fede di coloro che lo avvicinavano”.  Infine , P. Generale ha ricordato che: “E’ nel nostro stesso nome chierici “regolari” che è inscritto un ritorno alla vita buona del Vangelo, e le Costituzioni ne diventano uno strumento prezioso, se vissute fino in fondo”. Nella serata della Solennità di San Giovanni Leonardi, il P. Generale si è recato nel Santuario mariano della Madonna dell’Arco (S. Anastasia) per celebrare l’inaugurazione della nuova “Aula liturgica” dedicata al Santo. Per questa occasione ha consegnato un prezioso reliquiario eseguito dal Michele e Maddalena Todisco dalla “Nuova Ecclesiart”.  Il reliquiario contiene un frammento del “Capo” di San Giovanni Leonardi  proprio a significare come il Santo mise a servizo di quella comunità la “sua intelligenza evangelica” e “l’obbedienza della fede”. Il Leonardi dopo aver edificato il santuario mariano lo consegnò ai Padri Domenicani che ancora oggi lo custodiscono.

10 ottobre 2012

www.santuarioarco.org

 
Martedì, 16 Ottobre 2012 21:17

Cile “Giovani che abbracciano la fede”

Cile-giovaniIn occasione della IX giornata dei giovani leonardini la delegazione cilena sabato Sabato 6 ottobre ha incontrato i giovani presso la parrocchia di N. S. del Carmine, a Rancagua, per condividire una giornata di fede e e di spiritualità leonardina. I Giovani hanno pregato, condiviso e fatto missione. Gli incontri formativi presentavano la figura di San Giovanni Leonardi ed in particolare  alcune riflessioni sulla regola di vita leonardina in questo anno dedicato alle Costituzioni. Ogniuno dei giovani partecipanti ha ricevuto “il credo leonardino” composto durante l’ultimo Capitolo generale. Ringraziamo  Dio per il dono ed il  tesoro della Chiesa e del’Ordine, soprattutto  in questo tempo di crisi ecclesiale in Cile. Occorre lasciare che Dio agisca e la Chiesa si purifichi come chiedeva San Giovanni Leonardi.

17 ottobre 2012

 
firma-marracci-1Si compiono in questi giorni i quattrocento anni dalla nascita di Ludovico Marracci (1612-1700) Sacerdote dell’Ordine della Madre, orientalista traduttore del corano e della Bibbia arabica. Per celebrare l’evento l’Ordine della Madre di Dio, il Centro studi OMD e diverse istituzioni ecclesiali accademiche e civili, cureranno un Convegno Internazionale di Studi a Roma il prossimo 15-16 novembre. La sapiente figura del Marracci seppe coniugare scienza e fede  in un periodo storico in cui la Chiesa risentiva delle ricchezze e dei contraccolpi della modernità. P. Ludovico Marracci nasce a Torcigliano di Camaiore  nella lucchesia il 6 ottobre 1612. Entrato a Roma fra i Chierici Regolari della Madre di Dio, studiò nel collegio romano di S. Maria in Campitelli le antiche lingue orientali in particolare l’arabo. Lui stesso racconta come apprese l’alfabeto  dai “levantini” sulle rive del Tevere, da questi si fece insegnare la pronuncia; «il resto –afferma- l’ho appreso da per me senz’altri maestri». Siamo nella Roma del XVII secolo, crogiolo di razze e culture, nella quale era possibile trovare testi editi e manoscritti in arabo, ma anche studiosi che conoscevano la lingua dell’Islam.

Nel 1645 gli fu dato l’incarico dalla Congregazione di Propaganda Fide di seguire con una commissione di dotti la traduzione in arabo della Bibbia che portò alle stampe nel 1668. Nominato nel 1656 lettore alla cattedra di lingua araba presso la  Sapienza di Roma, ebbe anche  diversi incarichi nella curia romana. Fu confessore del Beato Innocenzo XI, Benedetto Odescalchi (1611-1689), di cui scrisse una biografia.  Ma l’opera  che ha legato il nome del Marracci all’Islam, rimane la traduzione latina del Corano.  Essa nasce da un intento missionario e nello stesso tempo apologetico; il suo progetto fu di comprendere e di “condannare” semmai, dopo aver studiato e vagliato il punto di vista dell’avversario. Il metodo controversista ma anche la profonda curiosità di uomo di scienza e letterato  forgiarono la personalità del Marracci dentro quella Roma cosmopolita nel cuore del seicento. La sua religiosità forgiata alla scuola  del fondatore dei Chierici Regolari della Madre di Dio, S. Giovanni Leonardi (1542-1609), venne anche stimolata dal suo originale intuito: da una parte la riforma della Chiesa, dall’altra l’urgenza dell’annuncio missionario e una profetica “inculturazione” della fede.

Il Marracci non si limitò solo a tradurre il Corano, ma nel Prodromus, una sorta d’introduzione, stabilì  un criterio fondamentale e programmatico: il testo non va tradotto «da parola a parola, ma da senso a senso». Per questo non occorreva  conoscere solo l’arabo, ma il testo doveva essere avvicinato  all’ampia tradizione islamica  e ai “dotti commenti di autori arabi”. Nacque così l’Alcorani textus universis, opera che venne alla luce nel 1698 nella tipografia del Seminario di Padova, fondata dal cardinale Gregorio Barbarico (1625-1697).

Il ricordo di Ludovico Marracci ci spinge a riflettere sul “fatto coranico” e sulla sua incidenza culturale in questo nostro tempo . Non possiamo prescindere dal fatto che il testo sacro dell’Islam ha attinto parecchio dalla cultura giudaico-cristiana. Il problema della sua conoscenza non si pone soltanto adesso, con la presenza di uomini e donne provenienti dall’Islam o l’attenzione a quei moti popolari che ormai conosciamo come “primavera araba”. L’apertura e la sensibilità della Chiesa in questo campo esistono da sempre e l’esempio del Marracci, con le debite distanze storico-culturali, lo dimostra. L’incontro e il dialogo rimangono sempre le vie più importanti, se non altro per conoscersi tra credenti.
Lunedì, 01 Ottobre 2012 17:31

Cile: IX Incontro dei giovani leonardini

Chile-incontroLa pastorale giovanile della delegazione cilena sta per vivere la IX giornata dei giovani leonardini, saranno impegnate come ogni anno parrocchie e scuole dell’Ordine. Il centro di animazione quest’anno e affidato alla parrocchia di Nostra Signore del Carmine a Rancagua. L’incontro si svolgerà sabato 6 ottobre con un tema ispirato a un detto del fondatore: “lo que sucederá no lo sé, solo busco no poner obstáculo al Espiritu”.

1 ottobre 2012

 
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