Dal sermone sul cattivo lievito (C. 526)
Il vecchio è squallido. Questo fa il peccato che rende l’anima magrissima togliendole le virtù e ciò che proviene dalle buone opere. Qui c’è la via dei molti beni con i quali l’uomo si realizza e poi per il peccato li perde. […].
Ora come il vecchio ha poco calore naturale così il peccatore non ha niente di fronte. Il vecchio ha molto poco sangue, il peccatore ha poco vigore. Il vecchio è sordo, il peccatore lo è alla voce di Dio. Il vecchio ha perso la vista, così il peccatore quella spirituale.
Il vecchio ha perso il gusto, così il peccatore quello spirituale, il vecchio rimbambisce, il peccatore torna a fare cose da bambini operando senza ragione. Il vecchio perde l’ardore, il peccatore non sente più lo slancio dei buoni esempi. Il vecchio parla male, così il peccatore delle cose di Dio. Il vecchio è caduco, così il peccatore è portato alle molteplici cadute.
Il vecchio si aggrappa ai suoi giorni sulla terra, così il peccatore va con la faccia rivolta alle cose della terra. Il vecchio è smemorato, così il peccatore si dimentica di Dio e della sua salvezza. Si adira per poco, così il peccatore per poco si altera. Desidera molte cose, così il peccatore. Ogni giorno che gli viene a mancare, perde i denti, perde i capelli, perde i suoi desideri.