Cookie Consent by Popupsmart Website

stemma e nome

Oggi, domenica 9 febbraio, nella Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Gallipoli, si è tenuta la solenne celebrazione della Professione temporanea dei voti di Kristianus e Albertus, due novizi indonesiani dell’Ordine della Madre di Dio. Un momento di grande gioia e commozione, durante il quale hanno espresso pubblicamente il loro “sì” a Cristo, entrando ufficialmente nella vita consacrata.

I Segni della Consacrazione

La celebrazione è stata arricchita da gesti simbolici, segni visibili del percorso che i due novizi hanno intrapreso. Uno dei momenti più intensi è stato quando hanno indossato per la prima volta l’abito religioso, simbolo esteriore della loro appartenenza alla Famiglia Leonardina e della scelta di una vita interamente dedicata a Dio.

Altro momento significativo è stata la consegna delle Costituzioni e delle Regole, guida per il loro cammino nella comunità, e della coroncina del Rosario, che simboleggia il loro affidamento alla Vergine Maria, Madre e Maestra nella sequela di Cristo.

Una Chiamata che Trasforma

Nell’omelia, il Padre Generale ha richiamato il Vangelo del giorno, soffermandosi sulla chiamata di Pietro, Giacomo e Giovanni. Ha sottolineato come l’incontro con Gesù sia sempre capace di trasformare la vita: così come i primi discepoli lasciarono le loro reti per seguire il Maestro, anche Kristianus e Albertus hanno accolto la chiamata a lasciare tutto per dedicarsi completamente a Dio.

Al centro della riflessione è stato l’invito di Gesù a “prendere il largo”: un invito a superare paure e sicurezze per affidarsi totalmente a Dio. Un passo di fede che richiede coraggio e abbandono, come quello dei discepoli che lasciano ogni cosa per seguire il Signore. Il Padre Generale ha inoltre evidenziato come la vita consacrata sia un cammino comunitario, in cui si impara a vivere nella fraternità, a servire gli altri e a diventare testimoni dell’amore di Dio nel mondo.

Un cammino di fedeltà e speranza

La professione temporanea segna l’inizio di un itinerario di discernimento, una tappa fondamentale per radicarsi nella vocazione e rispondere con sempre maggiore consapevolezza alla chiamata divina. Come gli apostoli, anche i consacrati sono chiamati ad annunciare il Vangelo, a servire il prossimo e a vivere la missione con dedizione e amore.

Il Padre Generale ha ricordato che ogni vocazione passa attraverso momenti di crisi e di prova, ma questi diventano occasioni di rinnovamento e di crescita nel rapporto con Dio. La professione religiosa non è solo una scelta personale, ma una risposta alla chiamata d’amore di Dio, un impegno a vivere in comunità e a servire il prossimo con umiltà e gioia.

Un nuovo inizio verso la consacrazione definitiva

Kristianus e Albertus iniziano oggi un cammino di consacrazione, sostenuti dalla comunità e dalla grazia di Dio. Come canta Maria nel Magnificat, la loro vita diventa testimonianza della grandezza delle opere di Dio in chi si affida a Lui con umiltà e amore. Il loro “sì” è una risposta fiduciosa a Colui che continua a chiamare e a rendere feconda ogni vita donata.

Dopo questa tappa significativa, i due neo professi proseguiranno il loro percorso formativo a Roma, dove approfondiranno gli studi teologici e spirituali in vista della consacrazione definitiva e del servizio ministeriale. Questo periodo di formazione sarà un’ulteriore opportunità per crescere nella fede, nella conoscenza e nell’amore per Dio, preparandosi a diventare strumenti del Suo amore nel mondo.

Con questo passo, Kristianus e Albertus si uniscono a una lunga tradizione di uomini e donne che, attraverso i secoli, hanno scelto di seguire Cristo con radicalità e dedizione, diventando segni viventi del Suo amore.

Alla celebrazione erano presenti, oltre alle madrine di Gallipoli, anche quelle di San Ferdinando di Puglia, testimoni della vicinanza e del sostegno che l’Opera Madrina offre con la preghiera e non solo alle vocazioni.

L’intera Famiglia Leonardina li accompagna con il sostegno spirituale, augurando loro un cammino ricco di frutti spirituali e di gioia nel servizio al Signore, nella certezza che la loro vita, donata a Dio, porterà luce e speranza al mondo.

L’8 febbraio 2025 segna il 350º anniversario della morte di Anna Moroni, Serva di Dio e fondatrice, insieme al Servo di Dio Padre Cosimo Berlinsani, della Congregazione delle Suore Oblate del Bambino Gesù. La sua vita, interamente dedicata alla formazione e all’assistenza delle giovani, continua a ispirare la missione educativa della Congregazione, che ancora oggi porta avanti il carisma delle origini.

Un cuore consacrato a Dio e al servizio del prossimo

Anna Moroni nacque a Roma il 6 marzo 1613. Rimasta orfana, trascorse parte della sua infanzia nel Conservatorio di Santo Spirito in Saxia, dove maturò una profonda spiritualità e un forte senso di carità. Pur lavorando come domestica presso famiglie nobili, sentiva un forte richiamo alla consacrazione e fece voto di castità, dedicandosi all’aiuto delle giovani più bisognose.

L’incontro con Padre Cosimo Berlinsani, presbitero leonardino, fu decisivo per il suo cammino. Egli riconobbe la sua profonda vocazione e la guidò nella fondazione di un’opera educativa che potesse accogliere e formare le ragazze povere.

La nascita della Congregazione

Nel 1672, dopo anni di preghiera e dedizione al prossimo, Anna Moroni e dodici compagne fondarono la Congregazione delle Convittrici del Santissimo Bambino Gesù, oggi conosciuta come Suore Oblate del Bambino Gesù. Il loro obiettivo era chiaro: offrire un’educazione cristiana alle giovani e prepararle alla vita con dignità e consapevolezza.

Anna Moroni, eletta prima superiora, guidò la comunità con amore e saggezza fino alla sua morte, avvenuta tra il 7 e l’8 febbraio 1675. Dopo di lei, Padre Berlinsani continuò a sostenere l’opera, garantendone la crescita e il consolidamento.

Un’eredità che vive nel tempo

L’opera iniziata da Anna Moroni e Padre Berlinsani continua ancora oggi attraverso le Suore Oblate del Bambino Gesù, che portano avanti la missione educativa e caritativa in diverse parti del mondo. La Chiesa ha riconosciuto la santità della loro vita e del loro operato, avviando il processo di beatificazione: entrambi sono oggi Servi di Dio, e la loro causa è in corso.

Il messaggio del Padre Generale Antonio Luigi Piccolo

In occasione di questo importante anniversario, il Padre Generale Antonio Luigi Piccolo ha voluto inviare un messaggio alle Suore Oblate del Bambino Gesù:

"Sorelle carissime, in questo giorno speciale in cui ricordiamo i 350 anni dalla nascita al cielo dell’amata Madre Anna Moroni, desidero unirmi a voi nella gratitudine per la sua testimonianza di fede, carità e dedizione alle giovani. La sua vita, segnata dall’amore per Cristo e dall’impegno instancabile per l’educazione e la formazione delle nuove generazioni, continua a essere un esempio luminoso per tutti noi.

Vi incoraggio a rinnovare ogni giorno la vostra missione, seguendo le orme della vostra Fondatrice e lasciandovi guidare dallo stesso spirito di servizio e abbandono fiducioso alla volontà di Dio. Che il suo esempio vi sostenga e vi ispiri a portare avanti con gioia e determinazione l’opera iniziata con tanto amore e sacrificio.

Affido ciascuna di voi alla protezione del Bambino Gesù e vi benedico di cuore, affinché possiate continuare a essere segno della tenerezza e della misericordia di Dio nel mondo.

Con affetto fraterno, 

Padre Antonio Luigi Piccolo"

 

La vita di Anna Moroni rimane un segno di speranza e di luce, un esempio di dedizione totale a Dio e al prossimo che continua a ispirare quanti si impegnano nell’educazione e nella carità cristiana.

Il Giubileo per il quindicesimo centenario dell'apparizione dell'immagine della Madonna a Santa Galla si è chiuso con un anno di grazia, segnato da preghiera, celebrazioni e momenti di riflessione. Questo anniversario ha offerto alla comunità l'opportunità di riscoprire la presenza materna di Maria nella storia della Chiesa e di rinnovare il proprio impegno di fede e carità, seguendo l’esempio di Santa Galla, che aprì le porte della sua casa ai più bisognosi.

Canto dei primi vespri

La celebrazione conclusiva del Giubileo è stata preceduta, il primo febbraio, dal canto solenne dei Primi Vespri. In questa occasione, il Rettore Generale, p. Antonio Luigi Piccolo, ha offerto una riflessione partendo dalla lettura breve della Lettera agli Ebrei: “Mi hai dato un corpo” (Eb 10,5).

Nella sua omelia, il p. Generale ha sottolineato come l’Incarnazione di Cristo sia il segno più grande dell’amore di Dio per l’umanità. Il corpo donato da Dio non è solo strumento di sacrificio, ma anche di comunione: Cristo ha assunto la nostra carne per condividere pienamente la nostra condizione, per camminare con noi e per farsi pane spezzato nell’Eucaristia. In questo mistero di incarnazione e donazione, ha aggiunto il Rettore, Maria, la Madre di Dio, ci insegna a dire ‘sì’ alla volontà del Signore, offrendo il suo corpo e la sua vita come dimora del Verbo. Ella, che ha custodito nel suo grembo il Figlio di Dio, ci indica la via della totale disponibilità a Dio e del servizio ai fratelli.
Questa realtà interpella ogni credente: come Cristo ha donato il suo corpo per la salvezza del mondo, così anche noi siamo chiamati a offrire noi stessi nel servizio agli altri, con gesti concreti di carità e accoglienza.

Questa meditazione ha introdotto i fedeli nel clima di preghiera e ringraziamento con cui la comunità si è preparata alla Solenne Celebrazione Eucaristica del giorno seguente.

L’esempio di Santa Galla e il messaggio per i nostri tempi

Il cardinale Fitzgerald, titolare della chiesa di Santa Maria in Portico, che ha presieduto la celebrazione, ha aperto la sua riflessione ricordando la figura di Santa Galla, una donna di grande ricchezza che scelse di dedicarsi ai più poveri, aprendo loro il portico della sua casa per offrire sostegno e conforto. “Possiamo essere certi che se mostriamo la stessa preoccupazione per i poveri di Santa Galla”, ha detto il porporato, “avremo l'approvazione del Papa attuale, Papa Francesco, per cui la cura dei poveri è una caratteristica del suo pontificato.”

Queste parole hanno risuonato con particolare forza nella comunità, chiamata a incarnare l’insegnamento evangelico della carità. Come Santa Galla fu premiata con l’apparizione della Madonna, così ciascun fedele è invitato a vivere il Vangelo nel servizio ai bisognosi, riconoscendo in essi la presenza stessa di Cristo.

La Sacra Famiglia e l’obbedienza alla volontà di Dio

Il cardinale ha poi richiamato il significato della Festa della Presentazione del Signore, sottolineando l’esempio della Sacra Famiglia. “Il brano evangelico scelto per la Festa (Luca 2, 22-40) ci mostra la Sacra Famiglia come osservante, ubbidiente alla Legge del Signore. Malgrado la loro povertà — segnalata dall'offerta dei poveri — fanno lo sforzo per recarsi a Gerusalemme per presentare il Bambino Gesù al Signore.”

Questa immagine della Sacra Famiglia come modello di devozione e fiducia in Dio è stata proposta ai fedeli come un invito a non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà materiali, ma a confidare nella Provvidenza. “Se siamo poveri, come loro”, ha aggiunto il cardinale, “non dobbiamo lasciare che la nostra povertà limiti la nostra azione o diventi fonte di imbarazzo. Possiamo contare sulla benedizione della Sacra Famiglia.”

Simeone e Anna: testimoni di speranza e preghiera

Nella sua omelia, il cardinale Fitzgerald ha poi posto l’attenzione su Simeone e Anna, due figure che compaiono nel racconto evangelico della Presentazione. “Simeone è detto ‘uomo giusto e timorato di Dio’. Lui è un uomo di speranza: ‘che aspettava il conforto d'Israele’, in attesa di vedere il Messia come gli è stato promesso dallo Spirito Santo.”

La loro testimonianza è stata collegata dal cardinale all’Anno della Speranza che la Chiesa sta vivendo: “È bene seguire il suo esempio, specialmente in quest’Anno della Speranza quando diventiamo tutti pellegrini della Speranza di cui il nostro mondo ha tanto bisogno.”

Di Anna, il cardinale ha evidenziato la costanza nella preghiera e la positività del suo spirito: “Anna, anche se non è giovane, continua ad essere attiva, ‘servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere’. In questo contesto, essa rimane sempre positiva, lodando Dio e parlando del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.”

Un invito, quindi, a rimanere fiduciosi, anche nelle difficoltà, e a pregare per la pace, in particolare per l’intesa e il rispetto tra ebrei e palestinesi: “Possiamo cercare di rimanere positivi noi stessi pregando per la pace in Terra Santa, per quanto difficile possa sembrare.”

Il ruolo dei laici nella testimonianza di fede

Un passaggio particolarmente significativo dell’omelia ha riguardato il ruolo dei laici nella Chiesa. Il cardinale Fitzgerald ha notato con sorpresa che nel racconto evangelico della Presentazione “Luca non fa menzione di sacerdoti. Eppure Giuseppe e Maria sono venuti al Tempio per fare un'offerta che doveva essere accolta da un sacerdote. Ma era l'offerta dei poveri che non ha attirato l'attenzione del clero.”

A riconoscere in quel bambino il Messia, ha sottolineato il cardinale, non sono stati i sacerdoti, ma due laici, Simeone e Anna: “Sono i laici, non i sacerdoti, che hanno riconosciuto in questo povero bambino il Messia, il Figlio di Dio.” Un monito e un incoraggiamento per i fedeli, affinché si sentano sempre più chiamati a una testimonianza attiva della loro fede nel mondo.

Un pellegrinaggio di speranza

Concludendo la sua omelia, il cardinale Fitzgerald ha esortato i fedeli a fare propria la risoluzione di vivere come “pellegrini della Speranza”. Le sue parole si sono unite alla preghiera della liturgia:

“Felicità e grazia ci saranno per tutti i giorni della nostra vita. Amen.”

Con questa benedizione, il quindicesimo centenario di Santa Maria in Portico si è concluso, lasciando nei cuori dei fedeli il rinnovato impegno di vivere con fede, speranza e carità il cammino cristiano.

Il ringraziamento del parroco

Al termine della celebrazione, dopo il canto del Te Deum , il parroco, p. Luigi Murra, ha espresso parole di gratitudine per questo anno giubilare, sottolineando come sia stato un tempo di grazia e di riscoperta della presenza materna di Maria nella storia della comunità. Ha quindi rivolto un sincero ringraziamento al cardinale Michael Fitzgerald per la sua guida spirituale, a monsignor Davide Carbonaro per la sua presenza e il suo ministero, e al Padre Generale Antonio Luigi Piccolo, che come successore di San Giovanni Leonardi, è custode della venerata immagine di Santa Maria in Portico.

Ha poi ringraziato tutti i presbiteri presenti, i religiosi e i fedeli che hanno partecipato con devozione, con un pensiero particolare all’abate Ignazio, Presidente dei Sublacensi, e a padre Teodoro, Preposito Generale dei Caracciolini, per la loro presenza fraterna.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche all’archimandrita Simeone della Chiesa Ortodossa, segno di unità e di amicizia ecumenica.

Infine, ha espresso gratitudine ai consacrati, alle Confraternite, ai volontari e a tutti coloro che hanno contribuito alla preparazione della celebrazione, invitando i presenti a un momento di condivisione fraterna:

“Che Santa Maria in Portico, porto della Romana sicurezza, continui a custodirci e a intercedere per noi tutti. Grazie.”

 Immagine WhatsApp 2025 02 01 ore 23.48.29 ec50d4b7

Immagine WhatsApp 2025 02 01 ore 23.48.36 219b7a58

Immagine WhatsApp 2025 02 01 ore 23.48.36 788e0da1

Immagine WhatsApp 2025 02 03 ore 10.04.02 e59db03b

Immagine WhatsApp 2025 02 03 ore 10.04.02 539dfa1d

Immagine WhatsApp 2025 02 03 ore 10.04.03 faa6c60d

Fitz 2 2 25

Immagine WhatsApp 2025 02 03 ore 10.04.03 972b8239

Immagine WhatsApp 2025 02 03 ore 10.04.03 f9a4c9a3

Immagine WhatsApp 2025 02 03 ore 10.04.03 113d7425

Immagine WhatsApp 2025 02 03 ore 10.04.05 05c89be0

Immagine WhatsApp 2025 02 03 ore 10.04.05 570bda62

 

Ogni anno, il 2 febbraio, Roma celebra il Patrocinio di Santa Maria in Portico, un’antica tradizione legata alla protezione della Vergine sulla città, conosciuta come la Festa del Voto o del Patrocinio. Questa ricorrenza affonda le sue radici nel XVII secolo, quando la popolazione romana si affidò all’intercessione della Vergine Maria nei momenti di grande difficoltà.

Nel 1656, durante una devastante epidemia di peste, i romani fecero un voto solenne a Santa Maria in Portico, implorando la sua protezione e la liberazione dalla malattia. Qualche decennio più tardi, nel 1703, un violento sciame sismico spinse nuovamente la popolazione a invocare il suo aiuto. In entrambi i casi, i cittadini attribuirono alla Vergine la fine dei disastri e rinnovarono la loro devozione.

Da allora, ogni anno, nella Festa della Presentazione di Gesù al Tempio, la comunità romana rinnova la propria preghiera, ricordando il Patrocinio di Santa Maria in Portico su Roma. Questo atto di memoria e ringraziamento testimonia il legame profondo tra la città e la sua celeste protettrice, a cui i romani continuano ad affidarsi con fede e devozione.

Quest'anno, la Festa del Voto assume un significato ancora più speciale, coincidendo con la conclusione del Giubileo del XV Centenario di Santa Maria in Portico. Roma si prepara a vivere un momento di profonda spiritualità e memoria storica, dopo un anno straordinario dedicato alla venerata icona mariana. Questo Giubileo ha rappresentato un'occasione unica per rinnovare il legame spirituale della comunità con la Madre di Dio e per riscoprire il ricco patrimonio di fede lasciato da San Giovanni Leonardi, fondatore dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio.

La devozione all’icona di Santa Maria in Portico, simbolo di protezione e speranza per la città di Roma, ha accompagnato i fedeli per secoli, offrendo sostegno nei momenti di difficoltà e rafforzando i valori di solidarietà e unità. La chiusura di questo Giubileo è un invito a riflettere sull'importanza di tale eredità spirituale e a proiettarla nel futuro con rinnovato slancio.

La celebrazione conclusiva si terrà domenica 2 febbraio 2025 alle ore 18:30 presso il Santuario Parrocchiale di Santa Maria in Campitelli. La solenne Celebrazione Eucaristica sarà presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Michael Fitzgerald, in un momento di intensa comunione spirituale e comunitaria. Tutti i fedeli e i cittadini di Roma sono invitati a partecipare a questa liturgia, che segnerà la chiusura di un anno di grazia e di profonda meditazione.

Il Giubileo di Santa Maria in Portico ha rappresentato per Roma non solo un evento liturgico, ma anche un’opportunità per ritrovare la forza della fede e il senso di appartenenza a una tradizione che continua a ispirare speranza. L’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alle iniziative e invita la comunità a unirsi in preghiera per affidare il futuro alla protezione della Madre di Dio.

LOCANDINA chiusura giubileo

LOCANDINA chiusura giubileo

Giovedì, 09 Gennaio 2025 17:06

Necrologio Sig. Robert Illamaran

Il Padre Generale, il suo Consiglio e tutto l’Ordine della Madre di Dio si uniscono al dolore di Padre Samy e della sua famiglia per la morte improvvisa del Sig. Robert Illamaran, amato fratello. Assicurano a Padre Samy e alla sua famiglia le loro preghiere, chiedendo al Signore di concedere a Robert il riposo eterno e di consolare tutti i suoi cari con la Sua grazia e il Suo amore.

La Messa esequiale si terrà domani, venerdì 10 gennaio, alle ore 14:00 a Cinthalachery.

Che l'anima di Robert riposi in pace.

Sabato, 21 Dicembre 2024 16:30

Christmas. VOICES OF JOY

Il 17 dicembre, nella suggestiva cornice della chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli, si è tenuto il tanto atteso concerto del coro gospel Voices of Joy, organizzato dall'Associazione EsseGiElle onlus per la promozione e realizzazione del Progetto Farm in Nigeria.

Il concerto è stato preceduto dalla solenne Celebrazione Eucaristica per l'Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (UCID) e i soci di EsseGiElle, presieduta dal Rev.mo padre Antonio Luigi Piccolo, Rettore Generale dell'Ordine della Madre di Dio, e concelebrata dal Rev.mo P. Vincenzo Molinaro, Presidente di EsseGiElle Onlus, e dal parroco, il Rev. P. Luigi Murra. Durante la celebrazione, il Padre Generale ha sottolineato partendo dalla Liturgia del giorno, come, attraverso le generazioni, "tutto concorre al bene di quelli che cercano di accoglierlo", richiamando la fiducia nel disegno di Dio e nella sua capacità di agire anche nelle vicende più complesse della storia personale e collettiva.

Questo momento di raccoglimento spirituale ha preparato tutti ad accogliere con animo aperto le emozioni della serata musicale, una serata di intensa partecipazione, che oltre agli amici Imprenditori e Dirigenti Cattolici e ai soci EsseGiElle ha richiamato un numeroso pubblico accorso per assistere a questa esibizione unica nel suo genere.

Un caldo saluto di P. Vincenzo Molinaro ha introdotto il coro Voices of Joy. Fondato a Roma nel gennaio 2024, è una neoformazione che unisce performer di lunga esperienza nel mondo del gospel a neofiti desiderosi di esplorare questo affascinante genere musicale. Diretto da Mariangela Topa e accompagnato dal Maestro Gabriella Marolda, il gruppo si distingue per la capacità di spaziare dal repertorio tradizionale africano a quello del gospel moderno, con un'attenzione particolare ai brani più complessi del vocal gospel.

Il programma della serata ha incluso una selezione di brani che hanno saputo coinvolgere e commuovere il pubblico. Tra questi, il tradizionale "Wade in the water" e il brano zulu "Siyahamba", che hanno dato il via a una performance carica di energia. Momenti di grande intensità emotiva sono stati raggiunti con l'esecuzione di "Amazing Grace" di J. Newton e "I will follow Him" di P. Clark, mentre "His Eye is on the sparrow" di C. Martin ha offerto un momento di riflessione spirituale.

Il coro ha inoltre presentato un'interpretazione coinvolgente di "Hark! The Herald Angel Sing/Glory" di Mendelssohn e "Silent Night" di F.X. Gruber, toccando le corde più profonde dell'animo con la loro purezza vocale. La serata si è conclusa con "Total Praise" di R. Smallwood, seguito da un bis travolgente di "Oh happy day" di E. Hawkins, che ha fatto esplodere l'entusiasmo del pubblico.

La direzione artistica di Mariangela Topa, che ha regalato forti emozioni anche da solista, unita alla maestria al pianoforte di Gabriella Marolda, hanno garantito una performance impeccabile. I solisti Donatella, Francesco, Letizia, Michele e Piero hanno saputo interpretare con passione e professionalità i brani, contribuendo a creare un'atmosfera di grande suggestione.

L'evento ha toccato il cuore e mosso le mani per la raccolta di fondi a sostegno del profondo impegno dell'Associazione EsseGiElle nel promuovere non solo la cultura musicale come linguaggio universale che promuove la solidarietà e il sostegno delle comunità. Attraverso questa celebrazione e il successivo concerto, è emerso un forte richiamo alla responsabilità di ogni generazione nel trasmettere il messaggio di salvezza e nell'evangelizzare attraverso la propria esistenza.

Il concerto del coro Voices of Joy ha rappresentato un evento straordinario per la comunità, unendo musica, fede ed emozioni in una serata indimenticabile, che ha visto il mondo imprenditoriale cattolico pienamente partecipe e sollecito allo sviluppo economico degli Stati Africani. Grazie a EsseGiElle Onlus e a UCID per la realizzazione di questi eventi di alta qualità, volti a promuovere la cultura e la musica sui passi del Vangelo e dello spirito cristiano nella città di Roma.

Oggi, Papa Francesco ha ufficialmente elevato la Parrocchia San Giovanni Leonardi di Roma a sede cardinalizia, conferendo il titolo al Cardinale Tarcisio Isao Kikuchi, S.V.D., Arcivescovo di Tokyo e membro della Congregazione del Verbo Divino.

Durante l’omelia, il Santo Padre ha invitato i nuovi cardinali a seguire la “strada di Gesù”: “Fare la strada di Gesù significa ritornare a Lui e rimettere Lui al centro di tutto. Abbiamo sempre bisogno di ritornare al centro, di recuperare il fondamento e di spogliarci di ciò che è superfluo per rivestirci di Cristo."

Ha inoltre evidenziato il ruolo del cardinalato come servizio alla comunione e unità: "Voi siete chiamati ad essere testimoni di fraternità, artigiani di comunione e costruttori di unità."

Un evento significativo per la comunità

L’elevazione di San Giovanni Leonardi rappresenta un momento cruciale per la parrocchia e la Chiesa universale. La parrocchia, dedicata al santo fondatore dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, incarna lo spirito di riforma e missione. L’amministratore parrocchiale, p. Esron, ha espresso profonda gratitudine al Papa per questo riconoscimento, accolto con entusiasmo dalla comunità.

Il Cardinale Tarcisio Isao Kikuchi

È nato il 1° novembre 1958 nella prefettura di Iwate, diocesi di Sendai. Ha studiato in Giappone. Ha fatto la professione perpetua nella Congregazione dei Missionari Verbiti nel marzo 1985 ed è stato ordinato sacerdote nel marzo 1986. Ha completato gli studi presso lo "Spiritual Institute of Sacred Heart" a Melbourne (Australia).

È stato: 1986-1992: Missionario nelle diocesi di Accra e di Koforidua, in Ghana; 1993-1994: Formatore e vice-prefetto dei postulanti dei Verbiti in Giappone, e direttore per le vocazioni dell'Istituto; 1994-1999: Consigliere provinciale dei Verbiti. Dal 1994: Insegnante presso l'Università Nanzan, membro di "International Aid Committee" della Conferenza Episcopale del Giappone.

Dal 1996 è Coordinatore dell'Ufficio "Giustizia e Pace" nella zona dell'Asia e del Pacifico dei Verbiti.

Dal 1998: Membro della Caritas Japan e rappresentante dei Vescovi giapponesi per varie conferenze e riunioni internazionali.

Dal 1999: Superiore Provinciale dei Verbiti in Giappone (secondo mandato dal 2002). Direttore esecutivo di Caritas Japan. Membro del comitato per la formazione permanente del clero della diocesi di Nagoya. Prima dell'insediamento come arcivescovo di Tokyo nel 2017, ha servito come vescovo di Niigata dal 2004, quando è stato nominato per la prima volta come vescovo.

Il Cardinale Kikuchi ha dichiarato che questa nomina non è solo un riconoscimento personale, ma un segno di speranza per la Chiesa in Giappone e in Asia. La sua missione rafforza l’impegno per il dialogo e la pace, ampliando la voce della Chiesa asiatica nel panorama mondiale.

Nella suggestiva cornice della storica Chiesa di San Nicola in Carcere a Roma, si è svolta una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Padre Antonio Luigi Piccolo, Rettore Generale dell'Ordine della Madre di Dio. L'evento, profondamente sentito dalla comunità, è stato un momento di intensa preghiera e riflessione sulla figura del Santo Patrono.

Padre Piccolo, ispirandosi alla vita di San Nicola, ha esortato i presenti a riscoprire il significato profondo della fede operosa e del servizio cristiano. "San Nicola – ha ricordato il Rettore – incarna l'essenza del pastore buono, radicato in Dio e proteso verso gli uomini, esempio di carità e generosità".

La riflessione si è soffermata sulla duplice vocazione di San Nicola: essere un vero pastore e vivere una fede operosa. Padre Piccolo ha sottolineato come la santità del Vescovo di Mira non risieda solo nella sua devozione, ma nella sua capacità di tradurre l’amore per Dio in azioni concrete a favore dei bisognosi. "Non possiamo limitarci a una fede ritualistica – ha aggiunto – dobbiamo essere uomini di Dio, radicati nella relazione personale con Cristo".

La celebrazione ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, raccolti in un clima di profonda spiritualità. I presenti sono stati invitati a riflettere sul significato della cura verso il prossimo e sull'importanza di essere "sentinelle vigilanti" nelle proprie comunità.

Al termine della Liturgia, Padre Thomas Edassery, Rettore della Chiesa di San Nicola in Carcere, ha rivolto un sentito ringraziamento a Padre Piccolo per la profondità e il coinvolgimento della sua omelia. Ha esteso la sua gratitudine anche ai presbiteri e ai fedeli presenti, incoraggiandoli a seguire l'esempio di San Nicola, simbolo di santità, generosità e servizio al prossimo. La sua vita ci ispira a vivere una fede sincera, che si traduce in gesti concreti di amore e solidarietà verso gli altri.

Il prossimo 16 dicembre 2024, presso la storica Chiesa di Santa Maria in Corteorlandini a Lucca, si terrà un incontro di Avvento, promosso dall'Arcidiocesi di Lucca in collaborazione con l’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio.

L’evento, dal titolo “Sotto il tuo manto: 450 anni con Maria, fermento di speranza”, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il 450° anniversario della fondazione dell’Ordine e intende offrire un momento di approfondimento culturale, musicale e spirituale, nel segno della devozione mariana.

Programma dell’evento

  • Relazione del dott. Michele Pappalardo
    Il dott. Pappalardo presenterà un intervento dedicato al ruolo dei Chierici Regolari della Madre di Dio come promotori della vita comunitaria del clero nella Toscana dell’età moderna, con uno sguardo alla loro eredità culturale e pastorale.
  • Concerto della Cappella Musicale di S. Maria in Campitelli
    La serata sarà arricchita dall’esibizione della Cappella Musicale di Santa Maria in Campitelli, diretta dal Maestro di Cappella Vincenzo Di Betta. L’ensemble proporrà un repertorio di musica sacra del XVI secolo, con particolare attenzione alle opere di Giovanni Pierluigi da Palestrina, in un omaggio musicale che richiama l’epoca e lo spirito del fondatore dell’Ordine, San Giovanni Leonardi.
    Sotto la guida del Maestro Di Betta, noto per la sua esperienza nella direzione e interpretazione della polifonia rinascimentale, l’evento offrirà un’esperienza unica di grande intensità artistica e spirituale. Il programma accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso le straordinarie armonie della tradizione musicale sacra, evocando la profonda connessione tra arte e fede.
  • Meditazione di p. Rosario Piazzolla, OMD
    Padre Rosario Piazzolla, Chierico Regolare della Madre di Dio, concluderà l’incontro con una riflessione intitolata “Sempre la ritroverete. La familiare presenza di Maria”. La meditazione offrirà una prospettiva profonda sulla Vergine Maria, mettendo in luce non solo il suo ruolo di guida e ispirazione spirituale, ma anche la sua maternità universale e la sua costante protezione verso l’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, che da 450 anni si affida al suo manto come segno di speranza e rifugio.

Informazioni utili

  • Data: Lunedì 16 dicembre 2024
  • Ora: 16:30
  • Luogo: Chiesa di Santa Maria in Corteorlandini, Lucca
  • Ingresso: Libero

L’incontro rappresenta un’occasione preziosa per riscoprire le radici spirituali e culturali legate alla figura di Maria e alla missione dei Chierici Regolari. L’invito è rivolto a tutti coloro che desiderano prepararsi al Natale attraverso un’esperienza di riflessione, bellezza artistica e preghiera.

 pdf Locandina 

convegno Lucca Sotto il tuo manto

Martedì 5 novembre, nel Santuario parrocchiale di Santa Maria in Portico in Campitelli, sarà celebrata una Santa Messa di suffragio per ricordare tutti i religiosi defunti, benefattori, affiliati e madrine OMD. La celebrazione, presieduta da Padre Antonio Luigi Piccolo, Rettore Generale dell'Ordine della Madre di Dio, avrà inizio alle ore 18:30.

Questo momento di raccoglimento sarà dedicato alla memoria di tutti coloro che hanno contribuito con il proprio servizio, il proprio sostegno e la propria fede a sostenere l'Ordine della Madre di Dio e la sua missione.

Invitiamo la comunità e tutti coloro che desiderano unirsi in preghiera a partecipare a questa Celebrazione di suffragio, per rendere omaggio ai nostri cari defunti e rinnovare il ricordo di chi ci ha preceduti nel cammino di fede.

Pagina 1 di 172
© 2025 Ordine della Madre di Dio. All Rights Reserved. Powered by VICIS